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Carabinieri restituiscono opere d’arte rubate in Alto Adige

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Reliquiari ritrovati dal nucleo per tutela patrimonio culturale

NordEst – Nella Chiesa di Santa Margherita a Monguelfo (Bolzano), il comandante del Nucleo dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Napoli, maggiore Giampaolo Brasili, restituisce al parroco Paul Schwiebacher due reliquiari placcati in oro, dell’altezza di 116 cm, rubati il 27 dicembre 2010. Nella stessa occasione, alla presenza di Fritz Egarter, sindaco di Sesto, il magg. Brasili riconsegna due porta-dipinti in legno intagliato a padre Andreas Seehauser, rappresentante della parrocchia San Giuseppe, rubati il 26 dicembre 2009.

Attraverso una complessa indagine, i carabinieri hanno individuato ventinove persone. Quattro i ladri che organizzavano il ‘colpo’, da cui il nome dell’indagine “FourFour”, per il resto si tratta di ricettatori e acquirenti. L’attivissima banda criminale è ritenuta responsabile di 55 furti, molti dei quali si sono conclusi con lieto fine e beni restituiti, come il Tesoro di San Donato di Acerna (SA) e altri in tutta Italia, a Potenza, Matera, Occhiobello, per citarne soltanto alcuni.

Di fondamentale importanza è risultata la comparazione delle immagini degli oggetti sequestrati con quelle contenute nella “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, gestita dal Comando dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, che ha consentito di identificare le opere trafugate dalle chiese.

In breve

Il rifugio Europa, che per metà si trova in Italia e per metà in Austria, diventa davvero transfrontaliero. In futuro sarà infatti gestito da una fondazione internazionale dalla Provincia di Bolzano, il Land austriaco del Tirolo come anche dal Cai e Alpenverein tedesco. Lo ha annunciato il governatore altoatesino Arno Kompatscher in vista del vertice dell’Euregio, in programma giovedì a Stams, in Tirolo. In quell’occasione si parlerà anche della sede dell’Euregio che presto sarà inaugurata nella appena ristrutturata Casa della Pesa a Bolzano. Ad Innsbruck e a Trento – ha precisato Kompatscher – ci saranno invece due sportelli del Gect. Il presidente della Provincia di Bolzano sarà invece a Salisburgo per la conferenza Arge Alp per parlare della crisi causata dall’emergenza Covid, lo smart working e del lupo. “Chiediamo più autonomia nella gestione del lupo nei nostri territori, essendo consapevoli che la sensibilità nei territori rurali è diversa da quella dei centri urbani, come ha dimostrato il referendum in Svizzera che è stato bocciato proprio grazie ai no nelle grandi città”, ha aggiunto Kompatscher.

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