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Zaia: “Preoccupati da possibilità di infettarsi di nuovo. Mascherina salva la vita”

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Il governatore del Veneto nel giorno del 25 aprile, ricorda Tina Anselmi, primo ministro donna, fondatrice del Servizio sanitario nazionale e il giorno del patrono San Marco. Sul virus invece sottolinea: “C’è apprensione e pressione. Obbligo mascherina? Attendiamo linee guida, ma salva la vita”. Coronavirus, sito Palazzo Chigi: “Chi abita al mare può fare il bagno”

NordEst – “Sono 17391 i positivi, 162 più di ieri. Tuttavia, spesso ci si concentra sul numero dei contagiati, non in realtà un grande indicatore. Il vero tema sono i ricoverati, coloro che sono nelle terapie intensive. Lo screening e la ricerca del positivo è direttamente proporzionale al numero dei tamponi che vengono effettuati. I ricoverati sono 1234, 55 in meno rispetto a ieri, 8722 le persone in isolamento, 129 le terapie intensive, una in meno rispetto a ieri, i dimessi sono 2435, 63 in più rispetto a ieri e in numero maggiore rispetto ai ricoverati. I morti sono 1053 negli ospedali, 27 in più, 1288 in totale”. E’ il bollettino annunciato in diretta Facebook dal governatore della Regione Veneto Luca Zaia.

“Resta la pressione e l’apprensione rispetto alla possibilità che ci possa reinfettare in maniera importante. E’ una fase di convivenza che dobbiamo affrontare con responsabilità, con molta lucidità, sapendo che atti eroici possono diventare pericolosi”, continua il governatore. “Abbiamo sempre preoccupazione del fatto che molti possano interpretare gli ultimi provvedimenti in direzione di una liberazione totale. Non sarà così. Conviveremo ancora con la mascherina, con il distanziamento sociale, il liquido igienizzante per le mani, i guanti, con comportamenti che diventeranno ordinari. E’ fondamentale la collaborazione di tutti in questa fase”.

Poi le regole della ripartenza: “L’uscita di casa si fa individualmente. I cibi da asporto si prenotano on line o al telefono, si esce da casa da soli, si ritira e si torna a casa a consumare, non in strada. Fino al 4 maggio sarà così”.

“Attendiamo le linee guida, ma sappiamo che la mascherina salva la vita. Dei diecimila medici degli ospedali testati, dove il distanziamento sociale era zero coi pazienti, solo l’1,3% è stato contagiato. Questo grazie ai dispositivi, alle mascherine”, ha detto ancora Zaia rispetto al possibile obbligo dell’uso della mascherina.

  • La conferenza stampa di Zaia

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Pubblicato da Luca Zaia su Sabato 25 aprile 2020

In breve

Due nuovi decessi a Belluno. Costituita una task force di infermieri per il servizio di Assistenza domiciliare che si occupa dei bisogni assistenziali dei pazienti covid positivi a domicilio e nelle case di riposo. Per potenziare l’offerta dedicata a pazienti a bassa intensità di cura l’Ulss Dolomiti ha deciso di aumentare i posti letto ospedalieri per pazienti covid positivi ad Agordo (per un totale di 30 posti letto) e a Belluno (per un totale di 48 posti letto a bassa intensità). Nella mattinata di sabato 25 aprile, nell’ospedale San Martino di Belluno si sono verificati due nuovi decessi di pazienti positivi al Coronavirus, entrambi residenti in provincia di Belluno. Si tratta di un uomo di 93 anni e di una donna di 86 anni.

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