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Imprese trentine e famiglie in difficoltà, Casse Rurali in utile: 111 milioni nel primo semestre

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L’andamento del primo semestre del 2022 delle dodici Casse rurali trentine, in linea con quello registrato dal risultato complessivo del gruppo Cassa Centrale Banca, evidenziano utili  molto positivi. Famiglie e imprese in Trentino invece, registrano pesanti difficoltà, paragonabili al periodo della nascita della prima Rurale, voluta da don Lorenzo Guetti. Corsi e ricorsi della storia

NordEst – Nonostante il periodo di grande dificoltà per imprese e famiglie in Trentino, così come nel resto d’Italia, per le banche i conti volano. Aumentano invece le concessioni di credito alle famiglie. L’andamento del primo semestre del 2022 delle dodici Casse rurali trentine, in linea con quello registrato dal risultato complessivo del gruppo Cassa Centrale Banca, evidenzia una dinamica più che positiva dei principali indicatori.

La raccolta complessiva – informa una nota – è in crescita (+2,3% su base annua), soprattutto quella diretta (+4,5%), con una leggera flessione dei crediti alle imprese (-2%) e un aumento di quelli alle famiglie (+4%).

Cresce anche la liquidità disponibile, con un rapporto tra impieghi e raccolta diretta che scende al 70,5%. L’utile del primo semestre si attesta a 111 milioni, con una variazione positiva del 52,5% rispetto a un anno fa. Il conto economico semestrale porta dati positivi su tutte le voci più significative: margine di interesse (+53,3%) e le commissioni nette (+7,8%). Il margine di intermediazione, con un risultato di 271 milioni per il primo semestre, migliora complessivamente del 17,5% su base annua. In ulteriore flessione i costi operativi (-1,4%), con una riduzione più evidente delle spese per il personale (-5,6%).

Il principale indicatore di solidità patrimoniale delle Casse rurali si conferma ai vertici del sistema bancario: Cet1 al 23,9%, leggermente superiore al dato medio dell’intero gruppo Cassa Centrale (22,3%). Anche la qualità del credito continua a migliorare: i crediti deteriorati registrano una diminuzione del 13,8% su base annua, che vale una riduzione di oltre 100 milioni da giugno 2021 a giugno 2022. Ancora più significativa la riduzione delle sofferenze (-23,3%) rispetto a metà 2021. Tendenza confermata anche dal dato riferito alle svalutazioni dei crediti in portafoglio, che nei primi sei mesi del 2022 sono pressoché dimezzate (-48,7%) rispetto allo stesso periodo del 2021.


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