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Prima seduta del nuovo Consiglio provinciale di Trento: fumata nera per il Presidente, in aula il ricordo di Giulia (VIDEO)

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Diciassettesima legislatura al via. Claudio Cia e Francesca Gerosa, di Fratelli d’Italia, seduti tra i banchi del consiglio ma non in giunta, nonostante la nomina ad assessori. Giulia Zanotelli era invece con i colleghi dell’Esecutivo. Resta lo stallo in Giunta provinciale a Trento fra Lega e FdI. Tensioni politiche anche in Alto Adige


 

Trento – Prima seduta del Consiglio provinciale della diciassettesima legislatura. La presidenza è stata assunta provvisoriamente da Lucia Coppola, in qualità di consigliera più anziana tra i presenti. Scrutatori invece, sono stati nominati i due consiglieri più giovani, Luca Guglielmi Mirko Bisesti. A seguire il giuramento di fedeltà alla Costituzione da parte del presidente e dei consiglieri. Non è mancato un messaggio di grande vicinanza alla famiglia di Giulia Cecchettin, evidenziando la necessità di fare di più anche in Trentino per combattere in tutte le sedi, ogni violenza contro le donne.

Rinviata l’elezione del Presidente

La prima seduta del Consiglio provinciale della diciassettesima legislatura ha visto il giuramento da parte dei Consiglieri. Dopo la richiesta della maggioranza rappresentata dalle parole dell’assessore Tonina, vista l’assenza di candidature per la figura di presidente del Consiglio, la presidente provvisoria Lucia Coppola ha sospeso la seduta. Si tornerà in Aula il 30 novembre alle 10.00.

La presidente Coppola: il ricordo di Giulia Cecchettin. Si è riunito questa mattina il nuovo Consiglio provinciale per la prima seduta della diciassettesima legislatura. A presiedere i lavori è stata, in veste di presidente provvisoria, Lucia Coppola (Alleanza Verdi e sinistra) che si è detta onorata di aprire la seduta del Consiglio, votato democraticamente dai cittadini il 22 ottobre (discorso completo in allegato). Le elezioni, ha ricordato, sono state caratterizzate da due eventi significativi: uno positivo,  il notevole aumento delle consigliere donne (da 9 della scorsa legislatura a 14), e uno negativo, rappresentato dalla forte diminuzione dei e delle partecipanti al voto. Coppola ha ricordato che tutti dovranno impegnarsi, nei diversi ruoli politici, in questa legislatura per far tornare nel popolo trentino maggior fiducia nelle istituzioni rappresentative e nella partecipazione popolare. La presidente provvisoria ha quindi espresso il suo miglior augurio di buon lavoro per il bene del Trentino,  sia alla maggioranza, sia all’opposizione. Ha citato le responsabilità derivanti dall’articolo 116 della Costituzione e dallo Statuto di Autonomia, quindi ha ricordato che domani, 25 novembre, sarà la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Ha in questo senso voluto esprimere vicinanza alla famiglia di Giulia Cecchettin a quelle di tutte le 106 donne che nel 2023 hanno perso la vita per mano maschile. Coppola ha parlato del femminicidio come di un fenomeno strutturale non emergenziale, in continuo aumento, che non è un destino ineluttabile, ma un fenomeno culturale che chiede pene certe, ma soprattutto prevenzione. La presidente ha detto di non voler chiedere un minuto di silenzio perché questo è il momento del rumore per Giulia e per le altre donne. Ha esortato al ripristino dei corsi di educazione all’affettività nelle scuole, a far in modo che dal Consiglio scaturiscano azioni politiche generative di uguaglianza e diritti per le donne. “Sarò l’ultima voce del vento, sarò l’ultima e questo è il mio canto, sarò l’ultima donna violata, sarò l’ultima donna ammazzata”, ha citato.

Il giuramento. Dopo la costituzione dell’Ufficio di presidenza provvisorio, con i consiglieri più giovani Luca Guglielmi (Fassa) e Mirko Bisesti (Lega), Coppola ha ricordato che l’assegnazione odierna dei posti è ispirata a ragioni organizzative e non definitiva. Si è poi passati all’appello al quale tutti i consiglieri hanno risposto con il giuramento di fedeltà alla Costituzione.

Tonina: alla prossima seduta con un nominativo. Sull’ordine dei lavori ha preso la parola l’assessore Mario Tonina (Patt) che ha ricordato che, tra le competenze affidategli, c’è nuovamente quella di curare i rapporti con Consiglio, un compito importante già svolto nella scorsa legislatura con rispetto di tutti i consiglieri che fanno parte dell’Aula, un compito che ha anticipato di voler continuare a fare allo stesso modo, nel migliore dei modi,  se non meglio, per ottenere giusti risultati.  Si è quindi è associato alle parole della presidente Coppola facendo riferimento al fatto di cronaca citato dalla presidente: perché ciò non accada più si deve lavorare nelle istituzioni e usando tutti gli strumenti possibili per riuscire a trasmettere i veri valori della vita. Ha quindi fermamente condannato la violenza sulle donne. Sull’elezione del presidente del Consiglio provinciale, prossimo punto previsto all’ordine del giorno, Tonina ha affermato che il ruolo è importante e strategico per il lavoro in Aula: si è impegnato per trovare un nominativo da condividere con tutta l’Aula. Ancora una volta, ha aggiunto, il presidente dovrà essere elemento di garanzia per tutti. Si è quindi impegnato a lavorare con il presidente Fugatti per far sì che nella prossima seduta si possa iniziare con l’elezione del presidente, del vicepresidente e dei segretari questori.

Valduga: la minoranza subisce la sospensione dei lavori. Francesco Valduga (Campobase) si è detto emozionato, un sentimento figlio della consapevolezza che in Aula le storie personali si intrecciano con la storia collettiva. Un’emozione figlia della consapevolezza dell’autonomia, del fatto che in Consiglio non si celebra solo la storia del passato, ma anche la possibilità di costruire il futuro. Valduga ha parlato della necessità del rispetto del lavoro dell’Aula: si avrà modo di parlarne e di lavorare assieme nell’elezione del presidente e dell’Ufficio di presidenza, nel corso dei lavori. Ha sottolineato che la sospensione dei lavori viene accettata obtorto collo perché la maggioranza non è pronta, perché ha bisogno di fare ancora considerazioni rispetto alla suddivisione dei ruoli e delle competenze. In qualche modo la minoranza, secondo Valduga, subisce la sospensione e sottolinea con preoccupazione come, a distanza di più di un mese dal voto, si sia ancora senza una proposta definitiva. Per il consigliere non si può non sottolineare con forza come questo sia il frutto di una serie di dinamiche ed equilibrismi nazionali, romani che poco hanno a che fare con il gusto dell’autogoverno caratteristico della storia del Trentino. Questo però, ha concluso, è il tempo dell’unire e non del dividere; se si vuole governare in modo efficace serve capacità di composizione e dialogo, in ciò sta la buona politica, al di là dei piccoli tatticismi che poco hanno a che fare con una buona politica e gestione del territorio. Quindi l’appello a fare in fretta, perché ne ha bisogno tutto il Trentino: è finito il tempo degli alibi, è iniziato quello della responsabilità.

Manica: Aula umiliata. Alessio Manica, ora ufficialmente capogruppo del Partito Democratico, ha ringraziato la presidente Coppola per le sue parole e augurato all’Aula un buon lavoro per i prossimi cinque anni. Ha parlato di un lavoro d’aula frutto del dialogo, di un confronto che deve essere serrato e franco, ma che deve portare a proposte per il Trentino. Si deve partire, ha aggiunto, con la consapevolezza che l’Aula è il luogo principe del territorio. Manica ha detto di aver apprezzato le parole dell’assessore Tonina e la sua volontà di comporre: non si può però non prendere atto che il Consiglio oggi non parte, non per colpa della minoranza, ma per l’incapacità della maggioranza. Il regolamento, ha continuato Manica, prevede che la figura del presidente sia costruita in un dialogo tra maggioranza e minoranza, perché ha un compito di garanzia, necessità perciò di qualcosa di più della semplice messa sul tavolo della minoranza di un nome. Invece oggi si arriva in Aula leggendo sulla stampa che il Consiglio è un organo di risulta, che il Consiglio non parte. L’Aula viene umiliata, ha aggiunto Manica, perché viene subordinata a un altro luogo, non si parte con il piede giusto: sarebbe stato giusto invece instaurare un dialogo su chi si voleva mettere sulla sedia più alta dell’emiciclo. Il consigliere ha infine voluto sottolineare che due assessori nominati con decreto sedevano nei banchi dei consiglieri in assenza di un accordo sulla Giunta e che nei banchi della Giunta sedeva una consigliera: anche sedendovi siete riusciti a umiliare l’Aula, ha detto.

Demagri: una ricomposizione passi dal confronto con le minoranze. Paola Demagri (Casa autonomia.eu) ha espresso l’auspicio di un lavoro serio e sereno per i prossimi cinque anni. Ha ringraziato la presidente Coppola per aver ricordato, prima del giuramento, gli eventi che hanno sconvolto il Paese negli scorsi giorni: per un attimo si è lasciata la politica al di fuori di ciò, anche se la politica dovrà occuparsi di queste questioni. Demagri ha detto di aver apprezzato le parole di Tonina sul metodo. Ha auspicato che anche le persone rielette cambino il loro metodo, utilizzato nella scorsa legislatura. La maggioranza ha deciso che oggi non si procede, che serve ancora tempo, ha aggiunto Demagri. Le giornate, ha detto la consigliera, sono di 24 ore, le possibilità di incontrarsi non sono mancate; forse c’è la non volontà di produrre effetti immediati sul Trentino e questo dispiace. Oggi si è offre per Demagri uno spettacolo indegno per i Trentini. Ha descritto come una scelta indecorosa quella di Zanotelli di sedere negli scranni della Giunta. Ha detto invece di apprezzare la coerenza degli altri due assessori che hanno deciso di sedersi in altro luogo. Si è detta indignata per quello che accade in questi giorni e ha auspicato una ricomposizione che passi anche per il confronto con le minoranze.

Degasperi: umiliante considerare l’Istruzione un assessorato minore. 
Filippo Degasperi (Onda) si è complimentato con il presidente Fugatti per il risultato elettorale, si è associato alle parole di Coppola. Subito dopo il voto ci si beava della nostra legge elettorale che consente una situazione differente da quella dell’Alto Adige, ha affermato, ma a un mese le cose non sono tanto diverse, anzi, ha detto rimarcando però la differenza nei numeri della partecipazione elettorale. Sotto il profilo della rapidità, ha aggiunto poi, non è la legge elettorale che fa la differenza. Degasperi ha quindi detto di voler prendere come un buon auspicio le parole dell’assessore Tonina, certo le riflessioni fatte sono condivisibili, ma si spera vengano rivolte soprattutto alla minoranza perché la maggioranza ha già dalla sua la forza dei numeri. Quel che è accaduto nel mese scorso non depone secondo Degasperi nel senso delle aspettative espresse da Tonina: si sarebbe potuto portare avanti un dialogo con la minoranza in questo mese. Il consigliere ha ricordato ancora l’importanza del confronto con la minoranza ed ha invitato a riflettere nel momento in cui si usano certi termini. Legittimo, ha detto, è confrontarsi e scontrarsi, ma leggere che certi ambiti come quello dell’Istruzione sono considerati assessorati minori o di consolazione è abbastanza umiliante per chi ci lavora, per la Provincia, perché è l’ambito in cui si dovrebbero coltivare le generazioni del futuro.

Paccher: presidente non nominato, non è la prima volta. Roberto Paccher (Lega) si è detto confortato dal clima collaborativo riscontrato, in cui si cerca di lavorare tutti assieme per dare vita a una legislatura che sia la più partecipativa per tutti. Ha ricordato che non è la prima volta che la prima seduta del Consiglio non vede la nomina del presidente e ha ricordato l’opposizione che durante la scorsa legislatura ha portato a rimanere senza il vicepresidente del Consiglio. Ha detto quindi di accogliere con ottimismo la richiesta di sospensione dell’assessore Tonina e ha auspicato un lavoro proficuo, comune, che faccia sì che l’Ufficio di presidenza e il presidente e la vicepresidenza siano autorevoli e che lavorino per bene dell’Aula e siano figure condivise.

Masè: una foto delle 14 consigliere contro la violenza sulle donne

Vanessa Masè (La Civica) si è congratulata con il presidente Fugatti e ricordato che quello del contrasto alla violenza sulle donne è stato anche durante la scorsa legislatura un tema su cui si è lavorato in maniera condivisa tra maggioranza e minoranza. Ha lanciato anche l’idea alle 14 consigliere di fare una foto simbolica con la sedia rossa esposta per la giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

Girardi: supplemento di tempo positivo. Christian Girardi (Fratelli d’Italia) si è detto convinto che con il senso di responsabilità che tutti condivideranno ci si potrà confrontare e lavorare per il bene del Trentino. È vero, oggi non si eleggerà il presidente del Consiglio, anche se magari tutte le forze avrebbero voluto concretizzare questo passaggio oggi. Comunque, ha aggiunto il consigliere, il senso di responsabilità di ognuno farà sì che nella prossima seduta la maggioranza si presenterà all’Aula compatta per lavorare per i prossimi cinque anni per i bisogni dei trentini. Girardi ha detto di comprendere le posizioni delle minoranze, ma si è anche detto convinto che un supplemento di tempo possa essere visto anche in maniera positiva.

Soini: sospensione, non è la prima volta che succede. Claudio Soini (Noi Trentino per Fugatti presidente) ha ringraziato Coppola per aver parlato del tragico caso che ha sconvolto il Paese. Si è associato alle parole dell’assessore Tonina, lo ha ringraziato per aver chiesto la sospensione: non è la prima volta che succede ed è importante condividere tutti assieme la figura del presidente del Consiglio che per i prossimi cinque anni dovrà rappresentare tutta l’Aula in maniera imparziale. In assenza di espressione di candidature per la presidenza del Consiglio provinciale, la presidente Coppola ha detto di non poter far altro che sospendere la seduta. La prossima si terrà giovedì 30 novembre alle 10.

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