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Trentino, nuova tragedia in montagna: muore precipitando dalla ferrata Marangoni di Monte Albano a Mori

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Ancora una tragedia in montagna: 58enne muore precipitando dalla ferrata Marangoni di Monte Albano, sopra Mori. Sabato è deceduto un 40enne in deltaplano a Levico Terme

La ferrata Marangoni sul Monte Albano a Mori [ph Comune di Mori]

 

Mori (Trento) – Un escursionista trentino di 58 anni, è deceduto precipitando dalla ferrata Marangoni di Monte Albano, sopra Mori. Ha perso la vita precipitando per circa 150 metri sul Monte Albano. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze è arrivata poco prima delle 13 da parte di un altro escursionista che, appena terminata la ferrata di Monte Albano (Mori), ha visto la persona ultimare il tratto attrezzato e precipitare poco dopo dal sentiero nel vuoto.

La Centrale di Trentino Emergenza ha chiesto l’intervento dell’elicottero, mentre in piazzola si preparavano gli operatori della Stazione della Vallagarina. L’elicottero ha verricellato in parete il Tecnico di elisoccorso con l’equipe sanitaria. La vittima si trovava su una cengia in parete, circa 150 metri più a valle del sentiero soprastante. Il medico, purtroppo, non ha potuto fare altro che constatare il decesso dell’uomo.

Con una seconda rotazione, gli operatori della locale Stazione della Vallagarina del Soccorso Alpino sono stati elitrasportati in quota per le operazioni di recupero della salma. Una volta ottenuto il nullaosta delle autorità, la salma è stata recuperata ed elitrasportata al campo sportivo di Mori e successivamente affidata alla famiglia.

 

 


In breve

Recuperati due escursionisti bloccati sul Sassolungo. Si è concluso intorno alle 22.45 di sabato 14 ottobre un intervento notturno via terra in soccorso di due alpinisti, illesi ma in difficoltà lungo un ripido canalone a valle della forcella del Dente nel gruppo del Sassolungo in Val di Fassa, a circa 2.650 di quota. I due uomini – residenti a Bolzano del 1994 e del 2000 – stavano rientrando quando si sono spaventati per una scarica di sassi. Preoccupati anche per l’arrivo del buio, hanno chiamato il Numero Unico per le Emergenze 112 poco dopo le 19. La Centrale Unica di Trentino Emergenza ha chiesto l’intervento dell’elicottero, mentre una squadra della locale Stazione Alta Val di Fassa si preparava in piazzola. A causa delle condizioni meteo avverse, con la presenza di nebbia in quota l’elicottero non è decollato. Una squadra di cinque soccorritori della Stazione Alta val di Fassa si è quindi incamminata a piedi, attivando il tracciamento GPS per essere seguiti da valle poiché la nebbia fitta rendeva difficile l’orientamento. Intorno alle 21 la squadra ha raggiunto i due alpinisti che si trovavano nel canale, ancorati ad una sosta. Dopo aver attrezzato le calate in corda doppia, i soccorritori hanno accompagnato i due a valle fino al sentiero e poi fino alla macchina. Per loro non c’è stato bisogno di alcun ricovero in ospedale. L’operazione si è conclusa intorno alle 22.45.

 

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