Primo Piano Primiero Vanoi Belluno

Pedalando verso il Trentino: il Bellunese ipotizza un piano di opere da 11 milioni di euro

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Per il momento si tratta solo di ipotesi progettuali ma il preventivo per il collegamento ciclabile con Valsugana e Primiero potrebbe essere presto una delle priorità anche del territorio Feltrino

La stretta gola dello Schenèr con il lago (foto Liliana Cerqueni)

 

 

NordEst – Un progetto da 11 milioni di euro per collegare la ciclabile della dorsale Feltrina con Valsugana e Primiero San Martino di Castrozza, sognando quindi la vicina ciclabile Venezia – Monaco. Una prima ipotesi progettuale e di spesa, è stata realizzata dall’ingegner Faccinetto, su incarico dell’Unione montana feltrina.

Il progetto rientra nella scheda “ciclismo e viabilità” a valere sui fondi Odi (di confine) e si propone di realizzare le ciclovie delle direttrici da Arsié fino a Bribano e da Busche fino ad Alano di Piave, e da Fonzaso fino a Val Rosna.

L’obiettivo quindi, è quello di creare un nodo di collegamento tra la ciclabile che scende dalla Germania e che transita in Valsugana e un collegamento di Primiero con la ciclabile che sale dalla provincia di Treviso. I costi totali della dorsale sarebbero di oltre undici milioni di euro. Nel Feltrino è in corso un confronto su questa importante ipotesi progettuale, di fondamentale importanza per tutti i comuni di confine e con importanti ricadute turistiche.

Procede intanto anche lo studio delle opere future per mettere in sicurezza la viabilità dello Schener. Ci sono nove milioni della Provincia autonoma di Trento, tre della Regione Veneto e altrettanti messi a disposizione dai comuni di confine, finalizzati alla realizzazione urgente della galleria Pala Rossa, intervento che prevede un chilometro di tracciato.

La conferma del via libera al progetto di messa in sicurezza dello Schener, era arrivato anche nei giorni scorsi dalla Comunità di Primiero durante il Consiglio che ha approvato il Documento di programmazione e il bilancio di previsione, oltre al nuovo piano sociale.

  • In breve

Cure palliative, al via il progetto sperimentale a Feltre e nel Vanoi – La fase sperimentale a Feltre e Canal San Bovo: saranno seguiti i pazienti senza possibilità di guarigione grazie a Mano Amica e Usl Dolomiti. Si tratta di un progetto per l’avvio delle cure palliative agli ospiti non oncologici delle case di riposo di Feltre e Canal San Bovo. Nei prossimi mesi l’associazione Mano Amica, l’Usl Dolomiti e le due case di riposo indicate per la fase sperimentale, dovranno elaborare un piano operativo. Un’iniziativa innovativa per l’intero territorio. L’associazione Mano Amica metterà i fondi per l’avvio sperimentale e i formatori, le case di riposo metteranno il personale a disposizione e la volontà di garantire le migliori condizioni di fine vita a chi è malato perché molto vecchio e affetto da polipatologia. Feltre si conferma ancora una volta tra i pionieri di un territorio “senza dolore”, i cui padri fondatori di vent’anni fa, sono Gino Gobber, Cristina Luise e Albino Ventimiglia e oggi riproposti dall’attuale responsabile Roberta Perin.

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