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Ospedali di comunità, carenza medici e tempi di attesa: il punto dell’Ulss 1 Dolomiti

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La carenza di medici resta una delle maggiori problematiche che anche gli ospedali trentini si ritrovano ad affrontare, così come avviene nel Bellunese e in molte altre province

Feltre (Belluno – In merito alla carenza dei medici – spiega l’Ulss 1 – la Direzione Generale dell’Ulss Dolomiti si sta impegnando e sta perseguendo tutte le strade possibili per far fronte alla carenza di medici, che ricordo essere conseguenza di una errata programmazione nazionale, e quindi poter continuare a garantire i servizi ai cittadini in un territorio con le note caratteristiche orografiche disagiate.

«Questa Direzione usa ed userà ogni strumento lecito e possibile per garantire i servizi sanitari presenti in tutti e 5 gli ospedali della provincia. L’ANAAO propone, ed è una richiesta irricevibile in quanto comporterebbe un taglio dei servizi ai cittadini, di ridimensionare gli ospedali nodi di rete ma non è questa la volontà della Regione Veneto e della Ulss Dolomiti», spiega il Direttore Generale Adriano Rasi Caldogno, «Non c’è nessuna intenzione di privatizzare, l’investimento nella sanità pubblica è concreto e assai rilevante».

Ospedali di comunità

Le strutture intermedie sono in corso di attivazione, secondo un preciso cronoprogramma che si sta rispettando e che si concluderà a dicembre 2020, compatibilmente con i lavori di ristrutturazione che interessano gli ospedali di Agordo e Lamon.

In particolare, al San Martino di Belluno sono previsti 15 posti letto di Ospedale di Comunità: da novembre 2019 ne sono stati attivati 14. Si sta organizzando il trasferimento di un altro servizio per avere ulteriori stanze libere e attivare l’unico posto letto mancante.

Gli ospedali di Comunità di Auronzo, Alano e 4 posti letto ad Agordo sono già attivi. Entro l’anno sarà attivato l’ospedale di Comunità di Feltre. Rimangono in fase di progettazione la URT di Lamon e l’ampliamento dell’Ospedale di Comunità e URT di Agordo legati agli importanti lavori di ristrutturazione che interessano le strutture. I posti letto di Lungodegenza non sono stati chiusi.

Tempi di attesa

L’Ulss Dolomiti è impegnata in tutte le sue componenti per dare risposte ai bisogni di salute degli assistiti nei tempi decisi dal medico prescrittore dell’esame con l’attribuzione della classe di priorità alla prestazione richiesta.

Secondo gli ultimi dati disponibili, aggiornati ad ottobre, l’Ulss Dolomiti riesce ad offrire ai cittadini un appuntamento per le prestazioni richieste in classe B (10 giorni) e in classe D (30 giorni) nel rispetto delle classi di priorità che viene accettato nel 96% dei casi e quindi trovando una soluzione anche logistica favorevole per la persona assistita. Se consideriamo anche l’accettazione della seconda proposta, arriviamo al 99% della soddisfazione dei bisogni di salute. Questo implica una sforzo organizzativo importante da parte del CUP, che richiede agende aggiuntive ai medici in base alle necessità, e dei medici stessi disponibili per prestazioni aggiuntive oltre al normale servizio.

Il CUP è sempre impegnato per venire incontro alle esigenze, anche geografiche, dei singoli assistiti. Inoltre, si precisa che la libera professione, che un diritto riconosciuto al medico dalla normativa nazionale, viene svolta dai medici fuori orario di servizio, in via residuale e con canali di accesso distinti da quelli istituzionali. Le TAC effettuate a Cortina nel 2019 sono state 89 su un totale di 12.081 TAC eseguite in Ulss Dolomiti. Il dato si commenta da solo.

Ospedale di Cortina. Le decisioni riguardanti la gestione dell’Ospedale di Cortina derivano da precise e ponderate scelte programmatorie adottate dalla regione Venete con il parere favorevole della V commissione consiliare, attraverso le schede di dotazione ospedaliera, con la volontà di potenziare il polo anche in vista dei prossimi importanti impegni che attendono Cortina come i mondiali e le Olimpiadi. La sperimentazione avviata nel 2002 ha dato un esito chiaro: non è sostenibile una gestione pubblica di una struttura di quel tipo a Cortina. I posti letto per gli ospedali dell’Ulss Dolomiti, indipendentemente da Cortina, sono commisurati alle reali necessità, variate anche in base ai nuovi approcci della medicina e all’evoluzione delle tecniche che consentono ricoveri più brevi rispetto al passato (si pensi ad esempio alla riduzione dei tempi post intervento con la laparoscopia rispetto alla chirurgia tradizionale) e alle dotazioni di personale. Il picco influenzale è una evenienza particolare e circoscritta che non può essere usata come criterio di programmazione.

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