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LEU Trentino, domenica 18 febbraio a Imèr incontro con i candidati Valer e Calì: “Alla ricerca di buone ragioni per votare”

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Si terrà domenica 18 febbraio, alle ore 16.30 a Imer l’incontro pubblico di presentazione dei candidati di Liberi e Uguali nel collegio uninominale del Primiero: Antonella Valer, candidata alla Camera dei Deputati e Vincenzo Calì, candidato al Senato della Repubblica

 

 

Imèr (Trento) – L’incontro, dal titolo “Alla ricerca di buone ragioni per votare”, si svolgerà presso le Ex Sieghe di Imèr e sarà l’occasione per i cittadini e le cittadine per incontrare e conoscere i candidati di Liberi e Uguali, e per loro di conoscere più da vicino la realtà del Primiero, e illustrare le modalità di voto, e ricordare l’importanza di andare a votare in un momento di incertezza quale quello presente.

Una Costituzione da leggere

Come in tutti i loro incontri di presentazione, Valer e Calì doneranno a tutti i partecipanti all’incontro una copia della Costituzione Italiana, quale patrimonio da proteggere ma anche quale ricchezza da riscoprire e attuare fino in fondo.

Chi sono i candidati

Antonella Valer, 46 anni, candidata alla Camera: “Non ho esperienze politiche nelle istituzioni, ma “faccio politica” nella mia vita di tutti i giorni: ho sempre creduto nella partecipazione attiva dei cittadini e delle cittadine alla vita delle loro comunità, nella funzione essenziale dell’educazione, e nell’importanza della formazione per la democrazia. Credo nella politica come la definiva Lorenzo Milani: “Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Uscirne da soli è avarizia. Uscirne tutti insieme è politica.”

Vincenzo Calì, 72 anni, candidato al Senato: “Di Antonella condivido la spinta ideale: promuovere la partecipazione attiva dei cittadini e delle cittadine alla vita democratica del nostro Paese. La mia esperienza parte con la partecipazione attiva ai movimenti che segnarono gli anni sessanta; oggi, in un momento storico in cui vediamo con quali difficoltà le giovani generazioni si trovano ad affrontare le sfide del mondo nuovo, della spinta contestativa di allora è rimasta la volontà di non arrendersi di fronte alla crisi di partecipazione, il senso del dovere di portare il proprio contributo a far sì che il dettato dell’art. 3 della Costituzione, che abbiamo difeso con il referendum, non rimanga lettera morta. Amo il Trentino di cui sono cittadino dal lontano 1968 e alla cui valorizzazione ho dedicato gran parte della mia attività, all’Università e al Museo storico della città capoluogo.”

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