Valsugana Tesino Belluno

Kit Estate: un’iniziativa di Prodeco Pharma in collaborazione con Seaqual per ripulire i mari

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Prodeco Pharma in collaborazione con Seaqual ha lanciato un’iniziativa per ripulire i mari dalla plastica. Il tema è attuale e coinvolge larga parte del pianeta. Purtroppo a soffrirne, oltre noi umani, è la vita marina e terrestre degli animali

NordEst  Per questo motivo con Kit Estate si vogliono premiare i punti vendita di Prodeco Pharma, raccolti in farmacie, parafarmacie ed erboristerie partner, affinché partecipino all’iniziativa. La collaborazione sarà caratterizzata dal ricevimento della certificazione di Ambassador Seaqual Initiative. In più riceveranno in omaggio un kit completo di borsa e telo mare interamente riciclati.

La sensibilizzazione verso un uso più consapevole e meno invasivo della plastica è una prerogativa di Seaqual, oltre al riutilizzo dei materiali, con l’intenzione di dare vita a nuovi oggetti di uso quotidiano.

La collaborazione tra Prodeco Pharma e Seaqual

Prodeco Pharma ha sempre puntato sul benessere e la sostenibilità. A mancare era la salvaguardia degli ambienti marini, e grazie alla collaborazione con Seaqual l’obiettivo si è concretizzato.

D’altro canto, Seaqual Initiative è una comunità votata a ripulire i mari dalla plastica, sebbene il suo lavoro non termini con il recupero. Poiché riadatta i rifiuti in filato per realizzare accessori di uso quotidiano come borse, asciugamani e teli mare, nonché vari gadget.

La collaborazione è nata nel 2022 e in quell’occasione venivano premiati i clienti con un telo mare e un altro prodotto in omaggio se pubblicizzavano con delle foto l’acquisto di due prodotti relativi alla campagna d’estate.

Quest’anno si è voluto premiare i punti vendita che aderiscono all’iniziativa, perché grazie al loro contributo è possibile rilanciare un mercato sostenibile e rispettoso dell’ambiente marino e terrestre.

I numeri relativi all’inquinamento della plastica negli oceani e nel mare

L’inquinamento da plastica negli oceani e nei mari è una preoccupazione crescente, con numeri impressionanti, difficili da ignorare. Un recente studio dell’Ocean Conservancy, in collaborazione con il McKinsey Center for Business and Environment, ha rivelato che, secondo le stime, ogni anno entrano negli oceani 8 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica.

Ciò equivale a scaricare nell’oceano un camion della spazzatura pieno di plastica ogni minuto. Lo studio ha anche rilevato che entro il 2050 negli oceani potrebbe esserci più plastica che pesci, in termini di peso.

I numeri dell’inquinamento da plastica negli oceani non si limitano alla quantità di rifiuti. L’impatto di questo inquinamento sulla vita marina è altrettanto preoccupante.

Secondo la National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), i detriti di plastica possono impigliare e soffocare gli animali marini, oppure possono essere scambiati come cibo dagli stessi.

L’ingestione di plastica può causare la morte. Uno studio pubblicato nel 2020 ha stimato che fino al 90% di tutti gli uccelli marini ha ingerito plastica. Purtroppo, questo fenomeno non è limitato a una particolare regione o Paese. È un problema globale con conseguenze di vasta portata.

La Great Pacific Garbage Patch, situata tra le Hawaii e la California, è uno degli esempi più noti di inquinamento da plastica. Copre un’area di circa 1,6 milioni di chilometri quadrati ed è composta da oltre 1.800 miliardi di pezzi di plastica per un peso di oltre 80.000 tonnellate. La maggior parte di questi rifiuti proviene dall’Asia e dal Nord America.

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