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GOVERNO/Berlusconi:”Pronti ad aprire ai moderati”

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Fini sfiducia Berlusconi – ‘Alla fine la decisione sarà sottoscritta da tutti, Fli non si dividerà’, assicura il presidente della Camera. Da Moffa c’è una proposta ‘per aprire un paio di tavoli e una volta avviati i tavoli dovremo astenerci… Ma se non c’è accordo sull’agenda economia e su quale priorità per la crescita o per la legge elettorale che si fa? Presentiamo un’altra mozione?’, spiega Fini.

"Ormai da qualche tempo" c’è una "doppia personalità – rileva Fini – che caratterizza Berlusconi" e per questo ormai non "possiamo più fidarci delle sue parole". Il presidente della Camera è convinto che in Parlamento "Berlusconi dirà tutto quello che ci vogliamo sentir dire, farà un discorso tutto latte miele, ma noi non ci fidiamo più, perché il "pomeriggio fa un discorso di apertura, salvo insultarci la mattina".

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"Siamo in presenza oggettiva di crisi politica" e se il governo "dovesse salvarsi con un pareggio o un voto in più – sottolinea – sarà ugualmente in crisi. Il governo tirerà a campare e l’Italia vivrà un momento difficile con un governicchio".

Il problema, secondo il presidente del Camera, è che ‘Berlusconi non vuole governare, vuole rimanere a Palazzo Chigi, che è una cosa diversa’. Finché c’è ‘il legittimo impedimento’ per lui è ‘fondamentale stare a Palazzo Chigi’.

Con la sfiducia ci sarà la possibilità di "dar vita a un nuovo governo di centrodestra, altro che ribaltone". Un governo guidato magari da Giulio Tremonti? "Tremonti è il ministro cardine dell’attuale esecutivo, sarebbe un nuovo governo di centrodestra. Ma io non voglio fare nomi, a me interessano i programmi, le cose da fare".

Quanto poi all’apertura di un fascicolo sulla presunta compravendita di parlamentari, il presidente della Camera difende i giudici: "E’ un’ingerenza se la magistratura verifica" se c’è corruzione in Parlamento? "Io credo sia un’affermazione di legalità mentre ambienti vicini a Berlusconi pensano sia un’ingerenza. Questa è un enorme differenza tra noi e loro. E’ paradossale che si dica ingerenza. Qui si parla di mutui da pagare, non di opinioni…", conclude Fini.

Quindi approfitta per chiarire che ‘chi ha scelto Fli ha fatto una scelta ideale’ non per interesse personale, perché ‘chi oggi ha qualche interesse da difendere sta con Berlusconi’.

Incalzato sui numeri dalla Annunziata il leader di Futuro e Libertà esclude che Silvio Berlusconi possa prendere la fiducia con uno scarto ampio. Che alla Camera incassi la fiducia per ‘dieci voti non ci crede nemmeno chi crede a Babbo Natale, nemmeno mia figlia Carolina…’.

Alla giornalista che insiste per fare una scommessa e mette sul ‘piatto’ le sue dimissioni da presidente della Camera, Fini replica: ‘Siccome sono in politica da tanto tempo e ho 59 anni…’. Ma se Berlusconi avesse dieci voti di vantaggio?, insiste Annunziata: ‘Non credo a Babbo Natale… E visto che non ci credo, accetto la scommessa’, replica Fini sorridendo. E spiega: ‘Mi posso dimettere anche domani se qualcuno mi dimostra che sono stato di parte nella gestione dei lavori della Camera. Chiunque sa che ho un ruolo politico fuori da Montecitorio, ma all’interno della Camera nessuno può contestarmi nulla’..

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