Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è giunto all’Altare della Patria per rendere omaggio ai caduti con la deposizione della corona al Milite Ignoto, per le celebrazioni del 4 novembre, Giorno dell’Unita nazionale e della Giornata delle Forze armate
#4Novembre Tradizionale sorvolo delle #FrecceTricolori sull’Altare della Patria
Roma – Terminata la cerimonia di deposizione e dopo il sorvolo della Pattuglia Acrobatica Nazionale sull’Altare della Patria, il Capo dello Stato, con il Ministro Pinotti e il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Claudio Graziano, ha proceduto alla consegna delle Croci di “Cavaliere” dell’Ordine Militare d’Italia allo Stendardo del 1° Reggimento Aviazione dell’Esercito “Antares” e alla Bandiera di Guerra del 1° Reggimento Carabinieri Paracadutisti “Tuscania”.
Al termine, un paracadutista della Sezione di Paracadutismo del Reparto Attività Sportive dell’Esercito è atterrato al centro di Piazza Venezia con la bandiera nazionale di circa 250 metri quadrati. A suggellare questo momento, il sorvolo della Pattuglia Acrobatica Nazionale che ha disegnato il Tricolore sul cielo di Roma.
In Piazza Venezia, erano presenti il Presidente del Senato della Repubblica, Pietro Grasso, la Presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini, il Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, il Presidente della Corte Costituzionale, Paolo Grossi, il Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Claudio Graziano, le alte cariche civili e militari, i Presidenti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma e rappresentanti di studenti delle scuole di Roma.
Tra gli altri, era schierata una rappresentanza degli assetti militari di Esercito, Marina, Aeronautica, Carabinieri e Guardia di Finanza che sono stati impiegati nell’ambito delle operazioni di soccorso alle popolazioni colpite dal sisma.
Ecco le motivazioni delle decorazioni:
Stendardo del 1° Reggimento Aviazione dell’Esercito “Antares” – Unità dell’Aviazione dell’Esercito impiegata, sin dalla sua costituzione, in tutte le missioni Nato e ONU di supporto alla pace e intervento umanitario al servizio della comunità internazionale e delle popolazioni in difficoltà, si adoperava costantemente, con abnegazione e straordinario spirito di sacrificio, al fine di assicurare il successo delle operazioni. I militari del reggimento, sostenuti da elette virtù militari, conducevano, nei difficili contesti dei teatri operativi all’estero, numerosi interventi a protezione delle unità nazionali e straniere, partecipando con coraggio a molteplici conflitti a fuoco. Sul suolo patrio si rendevano, altresì, protagonisti di numerose azioni di soccorso in risposta alle calamità naturali occorse, riscuotendo il plauso delle massime autorità politiche e militari. Fulgido esempio di reggimento di eccellenza, costituito da personale sorretto da preclare doti umane nonchè da elevatissime capacità tecnico-professionali, dava lustro alla Forza Armata e all’Italia in ambito internazionale. (Kurdistan, Albania, Somalia, Mozambico, Macedonia, Kosovo, Bosnia, Iraq, Afghanistan e Territorio nazionale 1991 – 2016) .
Bandiera di Guerra del 1° Reggimento Carabinieri Paracadutisti “Tuscania” – Reggimento Carabinieri Paracadutisti, impiegato in numerose operazioni all’estero per il mantenimento della pace, in aree geografiche caratterizzate da elevata instabilità socio-politica e diffusa violenza, nel solco delle più fulgide e gloriose tradizioni militari dell’Arma, forniva così prova di altissima professionalità, grande coraggio e totale abnegazione consentendo, in particolare, in territorio iracheno, di garantire importanti interessi nazionali e di mettere in salvo in più occasioni molte persone – civili, diplomatici e appartenenti alle forze di sicurezza alleate – esposte a incombenti e gravi pericoli. Tali operazioni venivano effettuate a manifesto e continuo rischio dei propri militari. I successi riscossi nelle attività operative e in quelle di supporto alla popolazione e alle istituzioni locali, quali le libere elezioni politiche del 2005, la ricostruzione delle corti giudiziarie e l’istituzione di una nuova polizia nazionale, venivano incondizionatamente riconosciuti in ambito internzionale e contribuivano a rafforzare il prestigio dell’Arma dei Carabinieri e dell’Italia. (Baghdad, An Nasiriyah, Ar Rifay e Suk Ash Shuyuk – Iraq, anni 2003 – 2005).