NordEst

Ferragosto, Oltre 40 milioni di italiani in vacanza: Iniziano i rientri

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Le statistiche di telefono blu – Oltre 40 milioni fuori di casa per Ferragosto, ma inqueste ore iniziano i primi rientri che fino a mercoledì riporteranno quasi 10 milioni di italiani nelle proprie abitazioni nelle città: 8 milioni in auto, 1 milione in treno (metà di questi solo pendolari ), 700 mila in aereo 150 mila in traghetto e nave, con flusso prevalente sud – nord. Ma al contrario dello scorso anno e dei precedenti 5, ben 30 milioni fino a domenica rimarranno in vacanza e di questi due terzi continueranno fino a fine mese. Bel tempo, caldo , prezzi in calo subito dopo ferragosto , le vacanze quest’anno saranno piu’ lunghe per tutti. Sono le stime diell’associazione dei consumatori Telefono Blu , che inoltre precisa come non siano affatto diminuiti i viaggi all’estero semplicemente fra i 4-5 milioni che lo scorso anno non si erano mossi quest’anno lo hanno fatto e in Italia.

Le mète preferite –
Per Ferragosto le preferite sono state le spiagge di coste ed isole: oltre il 60% seguono gli italiani che sono andati all’estero oltre il 21% (in crescita del 2% rispetto 2008 il 60% mediterraneo capitali europee zone di frontiera e nord africa e medio oriente mediterraneo ,il 40% soprattutto verso america centrale e sud ,nord america ,oceano indiano ,estemo oriente ) . Un 8 % circa in Montagna ,Città d’arte 6% ,Campagna Collina 3 % altri turismi minori ( ambientale ,religioso , spirituale , ecc.) 2%.  3,6 invece i miliardi spesi vai vacanzieri a ferragosto Vediamo i nodi del grande traffico: Dogane del Nord : Brogeda ,Ventimiglia ,del Brennero e del Friuli. Il traffico maggiore sull’area di Bologna (innesto a14 ,A1 e Brennero) in tutta la Liguria , poi le aree di Milano , Roma e Firenze , e al Sud Napoli . Negozi ancora chiusi fino a domenica prossima nelle città .

Telefono Blu raccoglie al centralino 199.44.33.78 le numerose proteste dei turisti e sta contestando i comuni che a Ferragosto hanno fatto multe ai turisti  per futili motivi non raccogliendo l’appello .

La crisi nelle vacanze – La crisi si fa sentire anche per il turismo, con un calo del 15% degli italiani in vacanza per la settimana di Ferragosto e il 20% di spesa dedicata ai viaggi in meno. ‘L’amore degli italiani per la vacanza – commenta l’associazione delle agezie di viaggio – resta, ovviamente, confermato, ma questo non basta a raddrizzare la stagione estiva che cade in piena depressione economica (al di la’ se siamo nella fase ascendente o discendente). Il primo dato importante e’ proprio che ‘c’e’ ancora posto a Ferragosto’ e questo la dice lunga: negli anni passati si era assistito pur in situazioni di crisi comunque ad un puntuale sold out per questo periodo’.

Il mare è il più richiesto –
Nello specifico del monitoraggio, il mare resta la vacanza piu’ richiesta: in Italia le regioni che reggono bene rispetto alla flessione sono Puglia e Sicilia e, in linea di massima, il ‘genere’ isole regge bene (specie Pantelleria e Lampedusa). Presenze consistenti, ma dato comunque in flessione pero’ per la Sardegna che e’ sempre stata una regina incontrastata in questi ultimi anni e specie per il periodo di Ferragosto.

Per l’estero Grecia, Spagna, Croazia, Tunisia, Egitto emergono per numeri e per ampiezza dell’offerta assorbendo una fetta consistente (circa il 40% degli italiani che si recano all’estero in questo periodo).

Ancora mare ovviamente per chi ha scelto Cuba, Santo Domingo, Capo Verde, Mauritius, Maldive, Seychelles, Thailandia, ma qui i numeri sono in termini assoluti meno consistenti e si registrano flessioni piu’ sensibili. Le capitali europee sono il secondo prodotto piu’ richiesto.

Capitali europee e Usa –
Parigi, Madrid, Barcellona, Berlino, Stoccolma, anche perche’ permettono proposte di viaggio piu’ modulabili sulle esigenze del cliente sia dal punto di vista della permanenza che del budget. Non solo, sono sempre di piu’ i clienti che richiedono alle agenzie di coniugare magari un volo low cost con un soggiorno se non di lusso, sicuramente con soluzioni originali e di atmosfera in una capitale europea. Sempre consistente poi la destinazione New York nonostante Influenza e incidenti aerei.

Montagna italiana –
Per quanto riguarda la montagna, gli italiani preferiscono le destinazioni nazionali che comunque registrano un lieve calo di preferenza (-2%). Si restringe anche il budget dedicato alle vacanze: il pacchetto medio in agenzia l’anno scorso nel periodo di Ferragosto era sui 900 euro che sono scesi a circa 700 per quest’anno. La flessione complessiva del mercato, spiega Assotravel, si spalma su tutte le destinazioni con alcune accentuazioni. Invariato poi il segmento lusso che pero’ con il proprio contributo, che sembra indifferente alla crisi, non riesce a raddrizzare una stagione negativa che ha il solo merito di essere meno in flessione di altri comparti produttivi.

Meno turisti anche dall’estero –
Per quel che riguarda i flussi dall’estero verso l’Italia, la crisi picchia duro sul turismo russo che in questi anni aveva spesso letteralmente salvato le stagioni di numerose destinazioni. Complessivamente assistiamo ad una flessione attorno al 5% di media, accentuazioni per il mercato inglese oltre per quello gia’ citato proveniente dalla Russia. Nostri punti di riferimento restano poi i tedeschi assieme ai francesi, in flessione poi anche gli spagnoli che pure avevano ‘scoperto’ l’Italia negli ultimi anni e continua anche la flessione del turismo giapponese al di la’ dei recenti episodi di cui si sono occupati i giornali. Le nostre citta’ d’arte reggono sostanzialmente bene tenuto conto che quello di Ferragosto non e’ esattamente il momento di picco stagionale. Si assiste ad una maggiore scoperta delle destinazioni minori da parte di turisti stranieri alla ricerca delle eccellenze enogastronomiche e della campagna italiana (come in Toscana). Mare Italia per gli stranieri sempre piu’ sotto attacco da parte delle destinazioni estere che circondano l’Italia e dove pure si recano gli stessi italiani.

I giovani viaggiano lo stesso –
Nonostante la crisi economica i giovani italiani continuano a viaggiare. Anzi la vacanza estiva continua a rappresentare un ‘punto fermo’ per i ragazzi e per gli adulti. Questo il bilancio di meta’ estate del Cts, Centro Turistico Studentesco e giovanile, relativo al mese di luglio.

Si conferma infatti un incremento delle partenze dei giovani (tra i 18 e i 35 anni), che continuano a prediligere le mete estere per trascorrere il periodo di villeggiatura. Per quanto riguarda le tratte di lungo raggio, si registra un notevole aumento delle partenze per la Thailandia (+9%) e per gli Stati Uniti favorevole per il cambio.

Nel Mediterraneo le mete preferite restano Grecia – con le isole di Mykonos, Santorini, Ios – e Spagna che registrano un incremento del 15%. Questi paesi, accanto ai prezzi contenuti e al mare cristallino, offrono anche lo splendore delle citta’ d’arte e numerose strutture per il divertimento, e continuano pertanto ad attrarre i giovani.

Positivo il trend anche per l’Italia che ha visto un incremento del 16% rispetto alla scorsa estate. Decisamente buono e’ anche l’aumento delle destinazioni Europee: Francia, Gran Bretagna, Olanda e Spagna registrano un trend positivo tra l’8 ed il 10%.

Malta e Uk per lo studio –
A discapito della nuova influenza A/H1N1 per i giovani la formula piu’ ‘gettonata’ e’ la scelta di una vacanza studio in Gran Bretagna e Malta: inglese e spagnolo le lingue piu’ richieste. Piacevole sorpresa in questo panorama che ‘tiene’ e’ l’affermarsi dell’ecovacanza. Parchi Naturali, Aree Marine Protette e Campi di ricerca registrano aumenti del 25%.

‘Nonostante tutto possiamo ritenerci soddisfatti del trend estivo – ha spiegato Fabio Savelloni, Direttore Vendite Cts – La situazione economica ha naturalmente portato maggior attenzione nella spesa per i viaggi, che si concretizza in una riduzione del numero dei viaggi fatti durante l’anno. Ma gli italiani alla settimana di vacanza al mare non ci rinunciano davvero, fosse l’unica. Molti aspettano le offerte last minute e last second, quelle da cogliere al volo per le destinazioni piu’ disparate a prezzi scontatissimi’.

‘I dati sul turismo nei parchi – conclude Savelloni – testimoniano che le Aree Protette sono diventate una realta’ economica importante. I Parchi e le Aree Marine Protette, oltre a custodire un patrimonio di biodiversita’, rappresentano anche uno strumento per lo sviluppo socio-economico di questi territori che possono trarre dal turismo di qualita’ un’occasione per dare un nuovo impulso all’economia e all’occupazione locale’.

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