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Farina bianca, di semola di grano duro e integrale: quali sono le differenze?

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La cucina, si sa, è una delle più grandi passioni degli italiani

NordEst – In molti si cimentano ogni giorno tra piatti e fornelli, cercando di mettere in pratica qualche ricetta letta su Internet o consigliata dagli amici. In questo senso, la farina è uno degli ingredienti più usati, visto che è presente in diverse preparazioni. In questo senso, può essere utile rispondere alla seguente domanda: qual è la differenza tra farina bianca, di semola di grano duro e integrale?

Farina bianca

La farina bianca, a dispetto del suo aspetto candido, è la meno pura di tutte. D’altronde il colore bianco è il risultato di una serie di processi e di trasformazioni, che hanno lo scopo di raffinarla parecchio. Il colore più scuro delle farine integrali deriva da un processo di lavorazione meno profondo, che non riesce ad eliminare del tutto il crisma, ovvero l’elemento che conferisce alla farina il suo colore scuro. A livello nutrizionale la farina bianca, quindi quella raffinata, ha un contenuto di fibre molto più basso. Per quanto riguarda le preparazioni, solitamente la farina bianca viene utilizzata spesso per la pizza, anche se c’è chi usa impasti integrali o con semole speciali.

Semola di grano duro

Oramai la farina realizzata con la semola di grano duro la si può trovare ovunque, e la si può utilizzare in molti modi diversi. Su questa pagina ad esempio trovate la ricetta del pane di semola di grano duro, che viene preferito ad altre tipologie di ricette proprio per via delle sue proprietà nutrizionali. Al contrario della farina bianca, quella di semola viene ottenuta tramite la macinazione di determinate qualità di frumento, meno farinoso ma ricco di fibre. Per quanto riguarda l’ottenimento, alcune di queste farine vengono prodotte tramite la macinazione a pietra.

Farina integrale

Anche la farina integrale (qui trovate i diversi tipi, insieme ad altre varianti) rappresenta un grande classico in cucina, e oggi la si usa per una vasta gamma di preparazioni, dalle piadine fino ad arrivare al pane e alla già citata pizza. Rispetto alla farina di semola, in tal caso il prodotto viene ottenuto dalla macinazione di frumento tenero e non duro, anche se possono esistere diversi livelli di raffinazione (al punto che si parla in certi casi di “farina bianca integrale”). Questo tipo di farina ha delle caratteristiche nutrizionali molto interessanti, dato che è ricca di fibre, carboidrati e vitamine. Da sottolineare, comunque, che la farina integrale va trattata con sapienza, perché è poco adatta per i prodotti da forno, per via di una minore lievitazione e di un peso superiore.

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