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Europa-Regioni: Olaf, Italia quarta per irregolarità fondi Ue

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Nel 2018, 4.117 segnalazioni e 21 richieste recupero risorse

NordEst – L’Italia è quarta nell’Ue per irregolarità nella gestione dei fondi strutturali europei: 4.117 operazioni di finanziamento sono state segnalate come frodi o irregolarità, con un impatto finanziario del 1,33% del totale dei pagamenti Ue.

Emerge dal rapporto annuale dell’Ufficio europeo antifrode (Olaf) presentato a Bruxelles. La gestione dei fondi Ue 2014-2018 caratterizzata dal maggior numero di irregolarità e frodi è della Spagna (10.995 segnalazioni), seguono la Romania (5.563), la Polonia (5.103), l’Italia (4.117) e l’Ungheria (2.886). Guardando però all’impatto finanziario di queste infrazioni sul totale dei pagamenti Ue, le cose migliorano.

La percentuale italiana, infatti, pari all’1,33%, è molto al di sotto della media europea (2,01%), e inferiore anche a molti altri Paesi Ue che hanno fatto registrare meno irregolarità ma con un impatto finanziario più significativo sul totale dei fondi. Su tutti, la Slovacchia, dove sono state segnalate 1.649 irregolarità, ma con un impatto finanziario del 19,29%.

Complessivamente, le indagini dell’Olaf concluse con la raccomandazione delle autorità nazionali di recuperare le risorse erogate sono state 21 in Italia. Peggio hanno fatto Romania (66 casi chiusi con raccomandazioni), Ungheria (52), Bulgaria (27), e Polonia (22).

Le priorità dell’Italia nel nuovo piano dei fondi europei 2021-2027 interessano lo sviluppo delle Regioni del Sud, con un occhio di riguardo al problema immigrazione, e delle zone di montagna, sulla cui valorizzazione in termini di sostegno da parte dell’Ue si sta lavorando in questi mesi. Lo ha detto il direttore generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri del Dipartimento per gli Affari regionali, Francesco Tufarelli, intervenendo alla tavola rotonda ‘I fondi europei oggi e domani’ al 29/o Forum Economico di Krynica Zdròj (Polonia), la cosiddetta Davos dell’Est Europa con oltre 4.500 partecipanti tra politici, esperti di economia e manager. “Nel nuovo assetto – ha spiegato all’ANSA Tufarelli – il piano dei fondi europei 2021-2027 privilegia il Sud, come ai tempi si privilegiava l’Est, anche per i problemi dell’immigrazione, che sono stati trasfusi in questo piano: se esce così come è stato proposto ci sarà una premialità per il Sud anche per il discorso dei migranti. La montagna è una proposta tipicamente italiana che sta già crescendo all’interno anche dei lavori della Macroregione Alpina (Eusalp, ndr) e che potrebbe essere presentata alla Commissione Europea a novembre quando l’Italia lascerà la presidenza della stessa macroregione che ha avuto nel 2019. Però chiaramente è una cosa ancora allo studio tenendo conto del fatto che abbiamo un Paese che ha quattromila Comuni montani su ottomila”.

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