NordEst

Euregio Tirolo, Alto Adige e Trentino insieme per il primo incontro del Gect

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Prima riunione ufficiale a castel Tirolo del Gect, il gruppo europeo di cooperazione territoriale costituito dall’Euregio Tirolo, Alto Adige e Trentino. I Gect, come noto, sono i soggetti, dotati di personalità giuridica, individuati dal regolamento europeo, fin dal 2007, per consentire a territori che appartengono a Stati diversi di attivare progetti di cooperazione cofinanziati dall’Unione europea.
La prima riunione si è aperta con la seduta della Giunta, nella quale siedono i presidenti dei tre Governi territoriali, Lorenzo Dellai per il Trentino, Luis Durnwalder per l’Alto Adige-Suedtirol e Guenther Platter per il Tirolo.

A seguire la riunione dell’assemblea, di cui fanno parte, oltre ai tre presidenti, alcuni esponenti delle rispettive Giunte e Consigli provinciali. "Questa giornata apre due dimensioni di lavoro comuni – ha detto Dellai – la prima è quella più concreta, operativa, e riguarda le cose da fare assieme.
La seconda è di natura politico istituzionale, e si rivolge ad un orizzonte autenticamente europeo, nel quale l’Euroregione dovrà collocarsi con un valore politico e istituzionale ancora più marcato e più definito, nell’interesse dei tre nostri territori ma anche della stessa Europa, oggi in crisi di legittimazione proprio per l’assenza dei popoli e delle regioni. "

 
"Questo è l’inizio di un percorso ovviamente tutto da costruire – ha detto il presidente Lorenzo Dellai nel prendere la parola a castel Tirolo, in chiusura dei lavori, nel corso della conferenza stampa comune – . Abbiamo approvato dei documenti che costituiscono le basi anche giuridiche per lo sviluppo futuro di questa collaborazione. Tuttavia vorrei sottolineare come l’importanza dei questo incontro non stia solo in questi documenti, stia anzi soprattutto nel fatto che apriamo una prospettiva nuova e molto ambiziosa, che dischiude orizzonti ancora molto lontani. Ci sono due dimensioni nel nostro lavoro comune: la prima è una dimensione operativa, che riguarda le cose concrete che possiamo e dobbiamo portare avanti assieme.

Già questo è un livello molto importante, ci saranno delle attività specifiche che potremo fare attraverso il Gect, con il bilancio che approviamo, e ci saranno tante altre iniziative comuni che attraverso il Gect potremo realizzare mettendo in sinergia azioni che vengono e rimangono finanziate dalle rispettive istituzioni, le Province autonome di Trento e Bolzano e il Land Tirol. Quindi il Gect è importante anche per questo, perché genera un effetto moltiplicatore che amplifica la portata delle decisioni e degli interventi realizzati singolarmente dai tre territori.

C’è però anche un secondo ambito, un secondo livello, e riguarda la dimensione politico-istituzionale del nostro lavoro. Abbiamo scelto com’è noto questa formula, per dare concretezza al progetto dell’Euregio, perché altre formule, anche più ‘forti’, non erano al momento realizzabili. Quindi partiamo con il Gect, ma l’orizzonte è quello di una vera regione europea, con un valore politico e istituzionale ancora più marcato e più definito. 
Siamo tre territori, ognuno con dei punti di forza e di debolezza; penso che il nostro stare assieme, al di là delle cose concrete che vogliamo realizzare, sia nutrito anche dalla consapevolezza di questa profonda radice comune che ci unisce. Mettendoci assieme, i nostri punti di forza potranno essere utilmente esaltati e i punti di debolezza superati. 
 
Sappiamo infine che c’è un lavoro importante da fare sul piano della comunicazione: la nostra esperienza non potrà decollare se rimarrà solo confinata all’ambito delle istituzioni. E’ necessario coinvolgere l’opinione pubblica, la popolazione, i giovani in particolare. Anche i simboli possono aiutare: serve un logo, un inno, una bandiera comune, servono segni che possano sottolineare la nostra peculiarità, la nostra ‘casa comune’. Serve la consapevolezza di una storia comune, pur nel rispetto delle singole identità, per proiettarci efficacemente verso il futuro e costruire una regione europea plurinazionale, plurilinguistica, multiculturale." 
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