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Emergenza idrica a NordEst: Zaia invia opere urgenti al Governo per 400 milioni, tra le priorità la “Diga sul Vanoi”

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Lo rende noto un comunicato della Regione Veneto


 

NordEst – “La pioggia di questi giorni non basta – scrive il governatore veneto, Luca Zaia – , ma aiuta, soprattutto in agricoltura. Il problema è che mancano le riserve idriche che d’inverno si formano grazie alla neve che quest’anno è stata molto scarsa. Questo è un problema che è diventato ormai molto frequente, richiedendo nuove soluzioni e nuove opere. Ricordo che a marzo il cuneo salino aveva iniziato a risalire e, per farvi fronte, abbiamo messo in campo interventi straordinari. Oggi ho trasmesso al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti un dettagliato piano degli interventi da oltre 2 miliardi euro, tra i quali ne abbiamo indicati sei urgenti per un importo di oltre 400 milioni di euro. Serviranno a mettere in sicurezza il territorio, gestire meglio la rete idrica, costruire riserve d’acqua ed evitare gli sprechi attuali dovuti a infrastrutture idrauliche vetuste”. Così il Presidente della Regione del Veneto annuncia di avere trasmesso l’elenco di opere e interventi di urgente realizzazione per il contrasto della scarsità idrica e per il potenziamento e l’adeguamento delle infrastrutture idriche al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT).

“Agli interventi urgenti vanno aggiunti i numerosi interventi alla rete acquedottistica in tutto il territorio regionale – sottolinea il Governatore del Veneto – sono opere e interventi specifici che servono a garantire l’acqua potabile in tutto il territorio regionale soprattutto in caso di siccità prolungata come quella dello scorso anno. L’obiettivo è garantire il servizio idrico a tutti i livelli, soprattutto nelle zone più a rischio”.

Gli interventi urgenti

  • Realizzazione di una galleria scolmatrice presso la Diga di Bastia (Belluno) per il recupero della limitazione di invaso dovuta a rischio esondazione a valle per 20.000.000 euro;
  • Interventi sulla diga del Corlo ad Arsiè (BL), con modifica degli scarichi   per l’utilizzo dell’invaso in funzione di laminazione delle piene per un importo di 88.000.000 euro;
  • Realizzazione di un bacino di invaso sul Torrente Astico (bacino di Meda) nel Comune di Velo d’Astico (VI) per un importo di 80.000.000 euro;
  • Lavori di adeguamento dello sbarramento antisale alla foce dell’Adige con bacinizzazione del fiume per contenimento dell’acqua dolce a monte dello stesso Cavanella d’Adige (VR) per un importo di 40.000.000 euro;
  • Sistema integrato di opere per il contrasto alla risalita del cuneo salino ai fini della tutela della risorsa idropotabile, irrigua e ambientale nei sistemi fluviali del Veneto Orientale nei Comuni di Caorle, Eraclea e Concordia Sagittaria per un importo di 25.000.000 euro.

In breve

 

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One Reply to “Emergenza idrica a NordEst: Zaia invia opere urgenti al Governo per 400 milioni, tra le priorità la “Diga sul Vanoi”

  1. Tutta questa situazione è surreale.
    Intanto grazie alla Vocedelnordest, UNICO giornale regionale trentino che si occupa con serietà e costanza del tema. Il silenzio assordante delle istituzioni locali e trentine e della stampa regionale è inquietante e fa veramente pensare. Il consigliere Marini (delle Giudicarie!) unico politico che si è occupato del tema. Istituzioni locali e politci limitrofi nel silenzio più assoluto. Complimenti! COs’è? Paura, mancanza di idee, menefreghismo, sudditanza o manifesta incapcità?
    Si può essere contrari o favorevoli a quest’opera (personalmente penso siano più i lati negativi che positivi, ma tant’è) però bisogna parlarne. La stampa deve informare a livello regionale, i politici devono informarsi e informare, devono fare il loro lavoro esporsi e prendersi responsabilità. E’ una diga, progettata su territorio trentino (e non su Lamon, come scritto oggi sul Corriere del Veneto). Ci sono amplissime e oggettive problematiche geologiche, per non parlare poi di altre questioni collaterali ambientali e climatiche. Parlare di un nuovo Vajont non è azzardato.
    Ma la gente non è informata, questo è il dramma. Le istituzioni tacciono e si occupano delle piccole miserie di bottega mentre un progetto enorme, che ha valenza di Comunità di Primiero e di territorio provinciale (e interregionale), passa sotto traccia. Che misera figura state facendo, cari amministratori locali e provinciali? Non esistono solo gli impianti da sci, le fioriere, il corten, le cataste di legna o il coliving. Ci sono temi leggermente più sostanziosi che sono passaggi storici e segnano per sempre le Valli. Manca coraggio, manca iniziativa, lungimiranza, visione complessiva di territorio. E mentre anche il più popoloso comune del Primiero scende, sempre nel silenzio assoluto, sotto i 5000 abitanti (un’emorragia assoluta) e i comuni litrofi se la passano pure peggio… i veneti ci vogliono piantare qui l’ennesima diga.
    Hanno fatto una guerra mondiale per prenderci l’oro blu (idroelettrico) e il porto di Trieste, oggi il più importante d’Italia. Vediamo di conservare almeno il “diritto di parola” sulle NOSTRE acque e sul nostro territorio. Politici, sveglia!

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