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Dolomiti, Riaperta la strada di passo Fedaia. Esperti invitano alla prudenza in quota

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La strada era stata chiusa per precauzione, a causa del pericolo valanghe. Rimane comunque marcato, di grado 3 il pericolo valanghe

NordEst – Alla luce delle particolari condizioni che hanno determinato in questi giorni il distacco di valanghe in quota, prudenza e attenzione vengono raccomandati dal Servizio prevenzione rischi e Cue della Provincia autonoma di Trento, a quanti frequentano le montagne del Trentino. La neve fresca caduta nei giorni scorsi, accompagnata dal forte vento, ha determinato accumuli anche di grandi dimensioni che possono distaccarsi al passaggio di un singolo sciatore. La neve fresca e gli accumuli creati dal vento ricoprono un debole manto di neve preesistente, al cui interno si trovano strati fragili a cristalli angolari, soprattutto sui pendii ombreggiati al di sopra dei 2.200 metri circa, come pure sui pendii soleggiati al di sopra dei 2.500 metri.

Il manto nevoso rimane instabile. Per questo motivo si invita a consultare il bollettino valanghe aggiornato giornalmente da Meteotrentino assieme agli altri servizi meteo e valido per l’intero territorio dell’Euregio (link https://valanghe.report/bulletin/latest  ).

Nel pianificare le uscite bisogna porre molta attenzione ai report: l’attuale grado di pericolo 3, marcato, su una scala di 5 non deve ingannare: il distacco è possibile già con un debole sovraccarico soprattutto sui pendii ripidi indicati. Talvolta sono possibili alcune valanghe spontanee di grandi dimensioni e, in singoli casi, anche molto grandi. Le possibilità per le escursioni sono in definitiva limitate ed è richiesta una buona capacità di valutazione locale.

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