NordEst

Disabile trovato morto a Pordenone, Schianto in moto sulla Feltrina, Dj condannato

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PORDENONE/Disabile senza vita – Un disabile e’ stato trovato morto nel pomeriggio di lunedì nella sua abitazione a Pordenone, con ferite da taglio al collo. L’uomo – secondo le prime informazioni raccolte sul posto – e’ stato trovato nel suo letto con un telefono in mano. Il cadavere e’ stato scoperto dai Vigili del fuoco, entrati in casa su segnalazione del 118. Sul posto sono intervenuti gli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Pordenone.

PEDEROBBA/Schianto sulla Feltrina – E’ morto domenica pomeriggio lungo la Feltrina poco prima di arrivare alla trattoria "Al Pescatore", nel comune di Pederobba (Treviso), mentre con ogni probabilità stava rientrando alla propria abitazione con un gruppo di centauri suoi amici. La vittima è un giovane di Crocetta del Montello di soli 27 anni, Marco Poloniato residente in via Marconi. Per più di tre ore la frequentatissima strada Feltrina è rimasta chiusa al traffico e le auto fatte dirottare su strade alternative.
L’ incidente è avvenuto verso le 16.30. All’uscita di una semicurva molto insidiosa la moto di Marco Poloniato, che proveniva dal Bellunese, dopo una disperata frenata – sull’asfalto evidenti le tracce lasciate dalle ruote della moto – è piombata su una Kia condotta da B.A., 39 anni di Mel (Belluno), ma nato a Caerano (Treviso), che rientrava a casa con l’intera famiglia. Quando sul posto è arrivata l’ambulanza del Suem per il centauro non c’era più niente da fare.

TRENTO/Dj condannato  – Una notte per "correre in auto", guidare "senza cinture di sicurezza e bere" per divertirsi. È l’invito che un dj di Trento, nelle sue serate in discoteca aveva più volte rivolto ai clienti del locale. Ma l’euforia di quelle frasi, pronunciate al microfono e trasmesse in diretta live dalla discoteca via radio, sono costate allo speaker una condanna per istigazione alla disobbedienza delle leggi sulla sicurezza e ordine pubblico. La sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Trento è stata confermata anche dalla Cassazione. Dj Vincenzo, condannato alla pena sospesa di 4 mesi di carcere, ha fatto ricorso in Cassazione sostenendo che si trattava di "messaggi pronunciati in un contesto ludico e scherzoso" e che comunque "il mancato rispetto dei limiti di velocità e dell’obbligo di indossare le cinture erano illeciti amministrativi" che non si potevano, quindi riferire alle leggi sull’ordine pubblico la cui violazione invece è reato. Ma la Prima sezione penale della Cassazione ha respinto il ricorso.

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