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Cgil sull’incidente di Gosaldo: “Da ottobre sindacalisti attendono Prefettura Belluno per incontro, servono più controlli”

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Dolore nell’Agordino e nel vicino Primiero dopo la tragica scomparsa giovedì mattina di Paolo Marcon, padre di tre figli, dipendente di una ditta trentina

Una veduta di Sagron Mis in Trentino, dove sono avvenuti altri due gravi incidenti nei boschi

 

NordEst – Sebastiano Grosselle segretario generale di Flai Cgil di Belluno e Mauro De Carli segretario generale Cgil Belluno hanno diffuso una nota in merito all’incidente sul lavoro che ha causato la morte di Paolo Marcon, dipendente di una ditta di Primiero in Trentino, giovedì 7 aprile, nel territorio di Gosaldo. «Non possiamo non rinnovare il grido di allarme rispetto alle condizioni di sicurezza del lavoro in questo settore», scrivono i sindacalisti.

I precedenti in zona

Altri infortuni nei boschi

A ottobre dell’anno scorso sono accaduti due gravi infortuni, di cui uno mortale, che si sommano agli altri occorsi nel contesto dei lavori di esbosco nelle foreste colpite dalla tempesta Vaia che ha pesantemente colpito il nostro territorio», scrivono i sindacalisti bellunesi.

«Operare in un contesto di bosco danneggiato da un evento di questa natura, come dalle prime notizie sembrerebbe essere accaduto anche in questa circostanza, richiede un’attenzione ancora maggiore rispetto al normale. La nostra organizzazione ha già denunciato nei mesi scorsi le condizioni di lavoro in cui normalmente si opera nel nostro territorio esponendo pesanti dubbi sul fatto che le operazioni di esbosco siano svolte sempre in condizioni di sicurezza, questo nuovo episodio non fa che confermare quanto denunciato!».

Urgente incontro in Prefettura

Già dall’ottobre scorso i sindacalisti attendono una convocazione in Prefettura a Belluno. «Vanno sicuramente aumentate le forme di controllo anche e soprattutto attraverso l’implementazione del personale dello Spisal, ma riteniamo sia anche necessario che sia fatta un’approfondita verifica circa la puntuale applicazione nei cantieri boschivi di tutta la normativa sulla sicurezza e, inoltre, riteniamo necessario istituire una forma di controllo “a monte” rispetto alla formazione e alla dotazione tecnologica per le imprese chiamate a operare sull’esbosco in contesti di bosco schiantato».

«Oltre a questo registriamo che anche la richiesta di insediamento della Sezione Territoriale della Rete del Lavoro Agricolo di Qualità, richiesta sottoscritta da tutte le parti sociali del settore agricolo ancora a Novembre scorso all’attenzione dell’Inps provinciale, giace ancora inascoltata. La Sezione Territoriale, istituita con la Legge 199 del 2016, potrebbe rappresentare un ulteriore organo di controllo rispetto alle condizioni sia di regolarità che di sicurezza in cui operano i lavoratori anche del settore boschivo, ma ad oggi ancora non abbiamo avuto risposte. Una cosa è certa», è la conclusione: «questi tragici eventi non sono praticamente mai frutto di fatalità imprevedibili su cui non si possa fare nulla, ma nella stragrande maggioranza dei casi conseguenza della mancanza di un’opportuna prevenzione e di un’organizzazione del lavoro non adeguata ai fattori di rischio. Su questi aspetti si può e si deve fare molto di più e meglio e in questo senso lavoreremo affinché sia invertita una tendenza tragica e non accettabile».

 


In breve

Dopo il sinistro che si è verificato, giovedì 7 aprile, nella zona del chilometro 12 della strada provinciale 3 «Val Imperina», in comune di Gosaldo, con conseguenti indagini e accertamenti da parte dell’autorità giudiziaria, il gestore Veneto Strade ne ha ordinato la chiusura. E’ prevista l’interdizione totale al transito fino a revoca. Il provvedimento interessa il tratto dalla progressiva km 11+700 alla progressiva km 12.

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