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Base jumper precipita e muore su Cima Tofino

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Indagini dei carabinieri di Riva del Garda. Altro soccorso anche sulle Dolomiti di Brenta

Riva del Garda (Trento) – Un base jumper residente ad Arco (Tn) di 46 anni, ha perso la vita nel primo pomeriggio di sabato dopo essersi lanciato con la tuta alare dal corno di Pichéa nell’Alto Garda. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata poco prima delle 13 da parte di altri base jumper, suoi compagni, che dopo il lancio lo hanno visto impattare contro la parete rocciosa sul versante meridionale del monte Tofino. Con la vela aperta è rimasto impigliato a uno spuntone di roccia in parete in posizione precaria.

La Centrale Unica di Trentino Emergenza, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino meridionale del Soccorso Alpino e Speleologico, ha chiesto l’intervento dell’elicottero. Una volta individuato il base jumper, l’elicottero ha verricellato in parete il Tecnico di elisoccorso, a una distanza di sicurezza per evitare che la vela si gonfiasse, facendo precipitare l’uomo a terra. Il Tecnico di elisoccorso ha attrezzato un ancoraggio e con due tiri di corda ha raggiunto l’uomo, trovato privo di vita. In una seconda rotazione, altri due operatori della Stazione di Riva del Garda sono stati elitrasportati in parete per aiutare nelle operazioni di recupero della salma. Dopo la constatazione del decesso da parte del medico e il nullaosta delle autorità, il corpo senza vita del base jumper è stato verricellato a bordo dell’elicottero e trasferito alla camera mortuaria di Riva del Garda.

Soccorso anche sulle Dolomiti di Brenta

Un escursionista è stato elitrasportato all’ospedale Santa Chiara di Trento con possibili politraumi dopo essere scivolato per circa 30 metri sul ghiaccio della Vedretta degli Sfulmini nelle Dolomiti di Brenta, mentre stava percorrendo da solo il sentiero 323. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata poco prima delle 12 da parte dello stesso escursionista.

La Centrale Unica di Trentino Emergenza, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino occidentale del Soccorso Alpino e Speleologico, ha chiesto l’intervento dell’elicottero che ha verricellato sul posto il Tecnico di elisoccorso e l’equipe sanitaria. Dopo essere stato stabilizzato, l’infortunato è stato recuperato a bordo dell’elicottero con il verricello e trasferito all’ospedale Santa Chiara di Trento. Non è stato necessario l’intervento degli operatori della Stazione di Madonna di Campiglio, pronti a dare supporto all’equipaggio dell’elisoccorso in caso di bisogno.

Attenzione al ghiaccio in quota

Il Soccorso Alpino e Speleologico Trentino raccomanda di fare attenzione in questo particolare periodo dell’anno, caratterizzato da temperature relativamente alte anche in quota durante il giorno e temperature che scendono durante la notte, rendendo il ghiaccio ancora più scivoloso. Si ricorda di affrontare le escursioni dove c’è la possibilità di trovare ghiaccio con l’adeguata attrezzatura.

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