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30 aprile, la data che cambiò il mondo: dalla morte di Hitler alla nascita del Web

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Il 30 aprile sono accaduti molti fatti, alcuni dei quali a ben vedere hanno cambiato il mondo

di Ervino Filippi Gilli

NordEst – Il primo evento che voglio ricordare è il suicidio di Adolf Hitler e della moglie Eva Braun nel bunker di Berlino. Malato del morbo di Parkinson e tossicodipendente da anfetamine che gli venivano somministrate dal medico personale, il Fürer era ormai così scollegato dalla realtà da pensare che fosse ancora possibile che nell’aprile del 1945 la Wermacht vincesse la guerra.

Tragici di quei giorni sono i filmati in cui viene mostrato un Hitler che non riesce a controllare il tremore del braccio mentre saluta alcuni bambini di 12-14 anni armati di Panzerfaust, piccoli soldati che sarebbero stati mandati a morire di lì a poco nel vano tentativo di fermare l’Armata Rossa (e qui magari un paragone con i bambini soldato dell’Africa o dell’Isis si potrebbe anche fare …)

Al posto di Hitler venne nominato presidente del Reich l’Ammiraglio Karl Döniz, tristemente famoso in quanto ideatore della guerra sottomarina dell’atlantico e della famosa strategia degli attacchi “a branco di lupi” dei sottomarini contro i convogli di rifornimento che dall’America raggiungevano l’Inghilterra.

WWW

Una ricorrenza di altro tono, è quella del 30 aprile 1989: ventotto anni fa l’annuncio che avrebbe cambiato il nostro modo di vivere.

E’ infatti del 30 aprile 1989 la notizia che il CERN (dal francese Conseil européen pour la recherche nucléaire il Consiglio Europeo di Ricerca Nucleare) avrebbe reso disponibile per tutti il World Wide Web 

Un po’ di storia

L’idea di scambiare informazioni tra chi lavorava a diversi esperimenti è alla base del progetto di Tim Berners_Lee e Robert Cailliau che ha portato alla nascita del progetto ENQUIRE nel 1980 che si evolverà nel 1989 nel WWW, ovvero il primo brauser sviluppato proprio da Berners_Lee.

Il progetto ENQUIRE era basato su quello che noi conosciamo come ipertesto, ossia una concatenazione di documenti messi tra loro in correlazione mediante parole chiave: l’ipertesto può essere visto come una rete in cui i documenti costituiscono i nodi ed i collegamenti tra nodi formano le maglie. Ed è proprio su questo concetto di nodi e concatenazione che si sviluppa il Web come lo conosciamo ora.

Chi è un nativo digitale, non può nemmeno immaginare cosa abbia significato l’invenzione del Web: è il mondo che si apre, sono le notizie che circolano ovunque, è una miniera di dati inimmaginabile e subito disponibile, è la possibilità di farsi conoscere o di collegarsi istantaneamente con ogni parte del mondo.

La differenza tra il prima ed il dopo Web, è la stessa che c’è tra il mangiadischi degli anni sessanta che ci portavamo in giro assieme ai raccoglitori di dischi a fisarmonica e l’iPod, in cui migliaia di brani musicali sono stipati in una scatola di fiammiferi; è la stessa che passa tra una libreria stracolma di libri cartacei ed un cd in cui tutti i volumi sono contenuti in pochi centimetri quadrati di plastica e silicio. E si potrebbero fare infiniti esempi …

E’ chiaro che ogni cosa bella ha anche il suo rovescio della medaglia: omicidi postati sul Web, atti di violenza utilizzati a fine propagandistico, l’utilizzo di sistemi di controllo informatico sulle persone,la disinformazione e le notizie spazzatura.

E qui sorge il solito dilemma: è colpa di chi fabbrica il coltello o è colpa di chi lo usa come arma e non come posata? Il Web è una opportunità e sta a chi lo usa saperlo sfruttare al meglio.

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