Primo Piano

​Abbattuta in Trentino l’orsa KJ2, animalisti all’attacco: “Boicottiamo prodotti trentini” (VIDEO)

Share Button

Enpa, Trentino terra intollerante: “Quello che si è consumato in Trentino, ovvero l’uccisione dell’orsa, è un vero e proprio delitto, un crimine contro gli animali, la natura, la biodiversità”. L’orsa KJ2, abbattuta sabato sera, aveva ferito un uomo14

Trento – Non tardano ad arrivare sui social le prime dure reazioni del mondo animalista e ambientalista, in seguito all’uccisione dell’orsa.

Le dure reazioni del mondo ambientalista

Enpa, Trentino terra intollerante  – “Quello che si è consumato in Trentino, ovvero l’uccisione dell’orsa, è un vero e proprio delitto, un crimine contro gli animali, la natura, la biodiversità e in spregio ai milioni di cittadini italiani che hanno chiesto di lasciare in pace l’orsa, per chiarire le dinamiche dell’incidente in cui l’orsa sembra essere stata vittima di una aggressione e trovare soluzioni alternative alla troppo facile deriva dell’abbattimento”. Lo dice l’Enpa. “Invece la Provincia di Trento”, spiega l’Ente nazionale per la protezione degli animali, “ha preferito non ascoltare nessuno, e ha di fatto autorizzato una caccia all’orsa, per mera vendetta o per altre incomprensibili finalità. Nella storia del nostro Paese è stato toccato il punto più basso sulla tutela degli animali, una sconfitta per il mondo scientifico e politico, totalmente incapace e sordo, o spinto da altri interessi nel promuovere le uccisioni di animali che in Trentino sono ostaggio di politiche cruente e crudeli, finanziate anche cospicuamente dalle tasse dei contribuenti italiani, che pagano profumatamente politici senza competenze e capacità di soluzioni. Tanto basta perché i cittadini decidano di non recarsi più in Trentino né acquistare alcun prodotto di quella terra, avvelenata dall’intolleranza verso gli animali, dalla malapolitica, e anche, oltretutto, inquinata”.

Aidaa, boicottare i prodotti trentini – “Eravamo preoccupati per la vita dell’orsa KJ2 e purtroppo puntualmente quello che avevamo pensato si è avverato, gli assassini hanno colpito ancora e ieri sera hanno ucciso KJ2 l’orsa che rappresentava a loro dire un pericolo per la comunità umana”. Lo dice l’associazione Aidaa che “da subito sospende tutte le attività associative in segno di lutto per quanto accaduto ed invita tutti gli italiani al boicottare da subito i prodotti trentini, ed a disdire le vacanze o i soggiorni programmati nella provincia autonoma di Trento”. A livello legale Aidaa, spiega una nota, “domani stesso annuncerà le iniziative che intende mettere in pratica per contrastare questo fenomeno assurdo dell’abbattimento degli orsi (e in prospettiva dei lupi) e per far condannare a livello europeo le attività assassine messe in pratica con i decreti del presidente Ugo Rossi”. “Ce lo aspettavamo e non hanno mancato di compiere l’ennesimo barbaro inutile omicidio. Chi ha ordinato questo omicidio dell’orsa non è un uomo è un barbaro, comunque legalmente parlando l’uccisione di KJ2 non resterà impunita da subito via al boicottaggio e poi tutte le pratiche utili per fermare legalmente e isolare la mano assassina di animali di Ugo Rossi per il quale chiederemo anche la condanna del parlamento Europeo”, afferma il presidente Lorenzo Croce.

Movimento animalista – “Non è bastato nel 2014 il caso dell’orsa Daniza uccisa dall’anestesia mentre tentavano di catturarla – commenta Michela Vittoria Brambilla, presidente del Movimento animalista – nonostante gli appelli, gli avvertimenti, gli ammonimenti, i ricorsi, l’amministrazione provinciale di Trento ancora una volta ha dato prova di prepotenza e crudeltà, dichiarando e portando fino in fondo una guerra all’orsa KJ2 terminata, come purtroppo avevamo previsto, con la morte dell’animale. Va da sé – prosegue – che invocheremo chiarezza in tutte le sedi, politiche e giudiziarie e non cesseremo di farlo finché non sapremo tutto quello che c’è da sapere, finché non saranno individuati i responsabili, finché i responsabili non pagheranno. Nulla, però, potrà restituire la vita a KJ2, rea di essere se stessa un animale selvatico che reagisce alle offese dell’uomo con le unghie e con i denti. La responsabilità di questa morte ricade interamente su chi l’ha voluta e preordinata, ben sapendo che non era necessaria”.

L’annuncio dei Verdi – E Luana Zanella, esponente dell’esecutivo dei Verdi, annuncia: “Denunceremo il presidente della Provincia di Trento, Ugo Rossi, per l’uccisione dell’Orsa KJ2, visto che si è constatato che l’animale era ricercato solo per aver risposto all’aggressione di un uomo con il suo cane il 22 luglio”.

La cattura e l’abbattimento

“Nella serata di sabato 12 agosto – si legge nella nota della Provincia di Trento – , gli agenti del Corpo forestale hanno proceduto all’abbattimento dell’orsa KJ2 in attuazione dell’ordinanza emessa dal presidente della Provincia per garantire la sicurezza delle persone.

Ciò è stato possibile grazie alle precedenti attività di identificazione genetica e successiva cattura e radiocollarizzazione ai fini della riconoscibilità dell’animale. Il documentato indice di pericolosità dell’esemplare, culminato nel ferimento di due persone, ha richiesto l’attuazione dell’ordinanza nel più breve tempo possibile.

Sempre in funzione della prioritaria sicurezza delle persone continueranno in maniera intensiva tutte le attività condotte per ridurre il rischio di incidenti (informazione, comunicazione, prevenzione, monitoraggio e presenza sul territorio)”.

L’ultimo caso

Il Trentino, infatti, cercava ufficialmente l’orsa che il 22 luglio scorso aveva ferito un uomo che passeggiava con il suo cane in un bosco in zona laghi di Lamar.

La stessa orsa era stata protagonista di un altro episodio di incontro con un escursionista che era rimasto ferito a Cadine, nel 2015. L’abbattimento è stato possibile grazie alle precedenti attività di identificazione genetica e successiva cattura e radiocollarizzazione ai fini della riconoscibilita dell’animale.

La stessa orsa era stata protagonista di un altro episodio di incontro con un escursionista che era rimasto ferito a Cadine, nel 2015.

L’abbattimento è stato possibile grazie alle precedenti attività di identificazione genetica e successiva cattura e radiocollarizzazione ai fini della riconoscibilita dell’animale, spiega una nota della Provincia di Trento.

Ascolta l’intervista al governatore Rossi

Share Button

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *