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Trento, reddito di garanzia per 7.422 nuclei familiari

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La risposta dell’assessora Borgonovo Re a un’interrogazione del consigliere Giovanazzi

euro

Trento – Gli attuali interventi di erogazione economica esistenti nel sistema di welfare del Trentino sono 87, così suddivisi: uno regionale, 67 nel settore socio-assistenziale (di cui 20 consistenti in erogazioni finanziarie dirette e 47 in servizi per la fruizione dei quali è richiesta la compartecipazione dell’utente), 12 nel settore socio-sanitario (la metà dei quali consiste in erogazioni finanziarie dirette e l’altra metà in servizi per i quali è richiesta la compartecipazione dell’utente), 4 interventi di politica del lavoro consistenti in erogazioni, 3 interventi di edilizia abitativa pubblica (dei quali uno consistente in erogazione finanziaria diretta e 2 in servizi per la fruizione dei quali è richiesta la compartecipazione dell’utente). I dati sono racchiusi nella risposta che l’assessora alla salute e alla solidarietà sociale Donata Borgonovo Re ha dato all’interrogazione 1041 del consigliere provinciale Nerio Giovanazzi, di Amministrare il Trentino.

Erogazione di 400 euro per otto mensilità

A proposito poi del reddito di garanzia l’assessora prosegue precisando che nel corso del 2013 ne hanno beneficiato 7.422 nuclei familiari. Di questi, 6.704 sono stati destinatari del reddito di garanzia “automatico”, che si basa su dati di povertà contingente, mentre i restanti 718 del reddito di garanzia “sociale”, rivolto ai nuclei con problematiche sociali complesse. L’erogazione media mensile riferita al reddito di garanzia “automatico” si attesta sui 400 euro mensili, per una durata massima dell’erogazione che di norma non supera le otto mensilità.

Prevenire l’ostilità con l’informazione “buona”

Infine, sempre rispondendo a una domanda del consigliere Giovanazzi, Borgonovo Re spiega che “la prevenzione di sentimenti di ostilità nell’opinione pubblica a fronte di presunte disparità di trattamento, dovrebbe essere attuata valorizzando l’informazione ‘buona’ e completa sugli interventi e i servizi del welfare provinciale”. “Questo – conclude l’assessora – è anche uno dei principali macro-obiettivi del Piano della Salute” per il quale è stato recentemente approvato dalla Commissione consiliare competente uno specifico disegno di legge proposto dalla Giunta, e “ad oggi si stanno studiando e valutando modalità e strumenti per potenziare e migliorare l’efficacia di quanto già messo in atto”.

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