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PRIMIERO AL VOTO 8 MAGGIO/L’ex Consigliere Marco Depaoli non sarà sindaco a Primiero: “Ecco perchè non mi sono candidato”

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“In questo momento di passaggio storico per Primiero – spiega Depaoli – , insieme ad un gruppo di persone molto motivate e preparate, ci siamo seriamente attivati per portare un contributo con l’obiettivo di coagulare attorno ad un progetto visioni diverse, dialogando anche con altre compagini intenzionate a concorrere nella imminente tornata elettorale”

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Uptdellaidepaoli2_14693Primiero (Trento) – Tra le candidature più attese in questa consultazione comunale a Primiero San Martino di Castrozza, c’era proprio quella dell’ex consigliere provinciale Marco Depaoli (a sinistra con Lorenzo Dellai), che non è riuscito però a chiudere il cerchio. Ci ha provato fino alla fine – forse con troppi tentennamenti e qualche sgambetto in casa UPT -, ma poi ha lasciato il campo libero, non senza amarezza che emerge dalle sue riflessioni sulla mancata candidatura. La sconfitta maggiore però, è probabilmente dei partiti e della politica locale che si rivela completamente assente.

Un duro colpo per l’intera coalizione di centrosinistra (UPT- PD – PATT) che proprio in uno dei maggiori comuni al voto, non riesce a proporre un progetto condiviso, quando fino a poco tempo la stessa valle esprimeva uno dei consiglieri provinciali di peso in Trentino (oltre che presidente del Consiglio regionale). A questo punto sarà interessante capire dove finiranno i voti dell’UPT e del resto della coalizione, ma soprattutto quale sarà il futuro dei partiti sul territorio. Resta alto anche il rischio di un possibile astensionismo, per molti primierotti indecisi. 

Depaoli: “Non intendiamo condizionare o compromettere”

“L’obiettivo – scrive Marco Depaoli dopo la sua mancata candidatura locale – era di costruire una sintesi politica e promuovere un progetto organico per un convinto e concreto rilancio sia del nuovo Comune che dell’intero Primiero. Da ciò secondo noi, non si può prescindere se si vuole uscire dalle secche in cui siamo finiti in questi ultimi anni. Personalmente sentivo il dovere di mettermi in gioco; molte persone mi hanno chiesto con insistenza di mettere a disposizione esperienza e impegno proprio in questa delicata e importantissima fase di passaggio istituzionale, caratterizzata però da una forte incertezza nei contenuti economici.

Dalle analisi elaborate nel nostro gruppo è emerso peraltro come in valle siano presenti personalismi e logiche di potere che a volte condizionano pesantemente qualsiasi sforzo volto al raggiungimento del bene comune e che potrebbero vanificare nel tempo ogni tentativo di confronto attraverso una dialettica chiara e leale. L’obiettivo del gruppo, formato anche da molti giovani, era di mettersi a disposizione per promuovere prioritariamente coesione, condivisione e collaborazione fattiva.

Vista però la situazione di Primiero anche dal punto di vista economico, non abbiamo ritenuto opportuno alimentare con la mia candidatura ulteriori divisioni e lacerazioni che avrebbero soltanto inasprito questo difficile momento. A conoscenza dell’ipotesi di un progetto recentemente condiviso e concordato con la Provincia, sostenuto anche da una larga fetta di imprenditori locali, non intendiamo condizionare o compromettere in nessun modo la sua realizzazione.

Inoltre dal canto mio – continua l’ex consigliere provinciale – , considerata la situazione nel suo complesso, non potevo permettere che il mio impegno e quello di tante altre persone fosse interpretato o, peggio ancora, strumentalizzato come la ricerca della poltrona o del potere fine a se stesso. Abbiamo ritenuto perciò utile sospendere il nostro lavoro in previsione del turno elettorale, garantendo comunque la nostra disponibilità.

La fusione dei Comuni

Riconosciamo certo il merito agli amministratori uscenti di aver portato a compimento il progetto della fusione dei quattro comuni, ma ricordiamo anche che, se il quorum ridotto fosse esistito nel passato, l’assetto istituzionale di oggi sarebbe ben diverso e da diversi anni.

‘Il gran rifiuto’

In questi ultimi anni alcuni amministratori locali si sono spesso impantanati in uno sterile scontro, arrivando addirittura a rinunciare e a restituire in toto l’importante finanziamento di 33 milioni di euro già deliberato da parte della Provincia. Tale finanziamento era stato stanziato dopo un lungo iter volto a sostenere un intervento completamente a carico dell’ente pubblico proprio per non andare a gravare sulle condizioni già critiche delle molte aziende locali.

Questo “gran rifiuto” – sottolinea Depaoli – purtroppo è avvenuto senza attivare con la PAT la doverosa negoziazione di altre importanti opere alternative (come il tunnel del Passo Rolle) accontentandosi solo degli intenti contenuti nel nuovo Protocollo. L’obiettivo forse era quello di tagliare con tutto quello che derivava dal passato, con il risultato di buttare al macero anche quelle opportunità che in questo momento potevano costituire una forte risorsa. Ciò poteva rappresentare sicuramente un buon inizio e sarebbe bastato per ridare fiducia ai cittadini, spinta alle imprese locali e soprattutto credibilità a un territorio che risulta sempre più isolato e ripiegato su se stesso. Avrebbe garantito prospettive certe a Passo Rolle, evitando il degenerare nella situazione attuale, che comporta per davvero il rischio per Primiero di vedersi sfilare dalla vicina Val di Fiemme questo angolo di incomparabile bellezza.

ACSM, autonomia a rischio?

In questi ultimi tempi leggiamo che rischiamo pure di perdere l’autonomia di ACSM, una realtà che rappresenta e sintetizza l’orgoglio primierotto oltre che l’impegno e la lungimiranza di tanti nostri amministratori del passato. Sarebbe un’ennesima grave perdita per il territorio che forse non ha saputo far fruttare al meglio tale opportunità indirizzandola verso obiettivi forti e visibili. Personalmente Primiero mi ha dato tanto; grazie ai tanti elettori che mi hanno sostenuto ho potuto arrivare ai vertici delle istituzioni regionali, ho anche avuto la soddisfazione di constatare che quando Primiero è unito può, alla pari, se non meglio, di tanti altri territori trentini. La mia soddisfazione è quella di aver potuto rappresentare un territorio che allora era apprezzato e riconosciuto per coesione sociale e capacità propulsiva.

Primiero si trova in uno stato di forte ed evidente difficoltà economica: molti nostri giovani purtroppo non vedono opportunità e il tasso d’emigrazione in questa fascia di età continua ad aumentare più che in altre realtà del Trentino. Sono comunque convinto che Primiero – conclude Marco Depaoli – , oltre a essere una valle bellissima con un patrimonio ambientale unico riconosciuto a livello mondiale, ha ancora tante opportunità e risorse inespresse su cui fondare il proprio sviluppo e realizzare nuove prospettive per le giovani generazioni, a patto che insieme riusciamo a costruire la necessaria fiducia, perché solo così si potranno affrontare le sfide del futuro e crescere tutti insieme”.

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3 Replies to “PRIMIERO AL VOTO 8 MAGGIO/L’ex Consigliere Marco Depaoli non sarà sindaco a Primiero: “Ecco perchè non mi sono candidato”

  1. « Una volpe affamata, come vide dei grappoli d’uva che pendevano da una vite, desiderò afferrarli ma non ne fu in grado. Allontanandosi però disse fra sé: «Sono acerbi.»

  2. Ma come? prima dichiara che vuole candidarsi per riunificare, e poi dice che non si candida per non dividere ulteriormente. Le sconfitte si accettano, soprattutto da chi è in politica da 40 anni… L’attacco all’autonomia dell’ACSM fu fatto dalla PAT anche nel 2008. Allora le amministrazioni unite resistettero, succederà così anche adesso… Riferimento ad ACSM: A parte che “versus” vuol dire “contro”… e non verso… Ricordo che le concessioni scadranno nel 2020… senza di quelle non c’è trippa per gatti…

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