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“Pasubio 1915 – 1918”, nuova mostra al Museo di Rovereto

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La mostra – Propone un percorso a ritroso nel tempo, dall’oggi fino alle vicende storiche che portano alla Prima guerra mondiale attraverso foto, documenti, oggetti, video, memorie testimoniali che illustrano le condizioni di vita dei soldati (decimati anche dalle valanghe e dalle frane), la logistica e i mezzi di sostentamento, approvvigionamento e comunicazione.
 
La mostra – al via sabato 7 luglio, aperta dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18 nel Castello, sede del museo – è un viaggio a ritroso nel tempo, dall’oggi (contrassegnato da significativi lavori di recupero del patrimonio storico ma anche da una vasta sentieristica che porta in quota a ridosso delle prime linee) al periodo, tra il 1915 e il 1918, quando sul massiccio al confine tra Trentino e vicentino venne combattuta una cruenta guerra di posizione tra italiani e austro-ungarici che provocò circa 10 mila morti su una forza impiegata complessiva di poco meno di 100 mila soldati dei due eserciti. Un bagno di sangue in una situazione che si contraddistinse per le condizioni climatiche spesso proibitive e la più lunga guerra di mine di tutto il fronte europeo.
Tanto che nel 1922 la parte sommitale del Pasubio venne proclamata dal governo “zona sacra” al pari del Monte Grappa, del Sabotino e del San Michele. 
 
Il percorso della mostra – La mostra dà conto – attraverso foto, documenti, oggetti, video, memorie testimoniali – delle condizioni di vita dei soldati (decimati anche dalle valanghe e dalle frane), della logistica, dei mezzi di sostentamento, approvvigionamento e comunicazione, delle opere stradali realizzate e di quelle necessarie per garantire il rifornimento di energia e idrico. Vennero predisposti infatti impianti idrici per sopperire alla mancanza d’acqua (il Pasubio è una montagna arida), realizzate linee elettriche, costruite teleferiche per portare uomini e materiali nelle varie postazioni, scavate mulattiere e strade camionabili tra cui, ad opera degli italiani, la strada delle 52 Gallerie, costruita nel 1916, lunga 6555 metri di cui 2280 in galleria. In definitiva la mostra intende mettere in evidenza i numerosi aspetti della guerra in montagna, le sue peculiarità, la considerazione ormai acquisita che il Pasubio deve gran parte della sua fama all’esser stato un campo di battaglia tra i più tormentati della Prima guerra mondiale. Zona di guerra alla quale Eugenio Montale, soldato in Vallarsa nella prima parte del conflitto, dedicò la poesia Valmorbia, in cui ricorda “le notti chiare” e la “terra ove non annotta”. 
 
Escursioni sui sentieri della storia – Le escursioni guidate sono un servizio dell’Apt di Rovereto e della Vallagarina per chi è interessato a conoscere il territorio. “Sui sentieri della storia” è una proposta che, attraverso la guida degli accompagnatori di territorio, permette di imparare a “leggere” il Pasubio e le altre montagne che furono teatro della Grande Guerra. Per partecipare alle escursioni è necessario prenotarsi all’Apt entro le ore 12 del giorno precedente l’uscita (tel. 0464 430363). La quota d’iscrizione è di 8 euro (fino ai 12 anni gratis; i più piccoli devono essere accompagnati da almeno un adulto). Il prossimo appuntamento è per domenica 8 luglio. In programma la traversata del Pasubio, dove si infranse la Strafexpedition. Il ritrovo è fissato per le 6,45 allo stadio Quercia. La lunghezza da percorrere è di 18 chilometri, il dislivello è di circa 1000 metri. Il percorso è ritenuto impegnativo. Rientro nel tardo pomeriggio.
 
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