NordEst

Onna, Inaugurata la chiesetta delle Grazie e un nuovo villaggio

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L’inaugurazione della nuova chiesetta – C’era una piccola folla a celebrare l’avvenimento al quale hanno partecipato anche numerosi cittadini trentini, in particolare dalla Val di Sole che con il Comitato volontari ha reso possibile la costruzione dell’edificio religioso. "Ringrazio a nome di tutti il Trentino nella persona del presidente Dellai – ha esordito la presidente Stefania Pezzopane – perchè siete venuti qui in punta di piedi, ma con lo zaino carico di concretezza". Accanto a lei anche i vescovi delle diocesi di Trento e L’Aquila, Luigi Bressan e Giuseppe Molinari, l’assessore provinciale alla solidarietà internazionale Lia Beltrami e molti rappresentanti dei mondi del volontariato e dell’economia trentina.

"Ogni volta che ci troviamo assieme a voi – ha detto il presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai – ci sentiamo in famiglia, e siamo contenti di aver potuto offrire un piccolo contributo alla ricostruzione, non solo materiale ma anche delle relazioni di solidarietà. Lo abbiamo potuto fare solo perché, accanto ad un apparato di protezione civile sul quale la pubblica amministrazione ha scommesso con convinzione, si è messo in moto tutto il Trentino, attraverso la diocesi, attraverso il mondo del volontariato, attraverso le nostre imprese e le diverse associazioni. E’ vero: ci siamo mossi in punta di piedi, perché la sobrietà e la concretezza sono tratti caratteristici della nostra comunità, certi che in un momento così drammatico occorresse rispondere non con le parole ma con i fatti".

Dellai si è poi detto convinto che i rapporti nati in questi mesi dureranno nel tempo. "Non bastano le strutture fisiche – ha concluso – non basta costruire case, scuole e chiese. Bisogna anche ricostituire lo spirito civile e vorremmo essere utili anche lì, convinti che questo sia il dovere di un territorio che ha la fortuna di essere autonomo ma proprio per questo motivo sa di doversi far carico di grandi responsabilità". E’ toccato all’assessore Lia Beltrami, ricordare brevemente la genesi del progetto (vedi comunicato a parte) nato su impulso del Comitato Volontari Val di Sole, con la collaborazione della Federazione trentina della cooperazione, del Consorzio dei Comuni trentini e della Caritas del Trentino. Progettata dall’architetto Sergio Giovanazzi, la chiesa è abbellita all’esterno da una pavimentazione in porfido donata dall’ESPO mentre accanto all’altare è stata collocata la statua di San Vigilio donata dall’arcivescovo Bressan.

Il villaggio a Villa Sant’Angelo
– Nell’ambito degli interventi promossi a favore delle popolazioni terremotate d’Abruzzo, la Provincia autonoma di Trento si è assunta l’onere della realizzazione di un nuovo insediamento abitativo nel Comune di Villa Sant’Angelo. L’intervento è realizzato in accordo con il Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri che ha nominato con specifico decreto la Provincia autonoma di Trento quale “soggetto attuatore”.

Il Comune di Villa Sant’Angelo è un paese di circa 450 abitanti, posto a sud della città dell’Aquila, nella valle del fiume Aterno. L’evento tellurico del 6 aprile scorso ha danneggiato pressoché irreparabilmente la quasi totalità degli edifici del centro storico sia di Villa Sant’Angelo che della sua frazione Tussillo, provocando purtroppo la morte di 17 persone.

Si è dovuto intervenire per dare un nuovo alloggio a buona parte della popolazione realizzando 94 nuovi edifici in legno, in un’area collinare esterna all’abitato appositamente espropriata dall’Amministrazione Comunale.
I nuovi alloggi, disposti su una superficie di circa 4 ettari, sono suddivisi per tipologie, in particolare ne sono stati realizzati 48 dotati di una stanza, 44 dotati di due stanze e 2 dotati di tre stanze. Detti alloggi sono completati da soggiorno con angolo cottura, bagno e ripostiglio.

Le opere sono iniziate i primi giorni di luglio ed hanno visto impegnati sia tecnici e operatori dipendenti provinciali, che imprese e professionisti esterni all’Amministrazione. Settimanalmente si sono alternate squadre composte mediamente da 6-8 unità (1-2 tecnici, 6-7 operai o cantonieri).
Di seguito si dà conto delle principali attività:

Movimento terra. Sono stati impegnati:
– mezzi d’opera e operatori della Provincia;
– nolo a caldo della ditta Eredi Grisotto Rodolfo di Canal San Bovo.

Platee di fondazione. Sono stati impegnati:
– mezzi d’opera e operatori appartenenti al Servizio bacini montani, al Servizio gestione strade, al Servizio foreste e fauna della Provincia;
– l’impresa Nascitti di Avazzano e INCO di Pergine Valsugana.

Edifici in legno, la costruzione “chiavi in mano” è stata assegnata tramite specifici appalti alle Imprese:
– Trentino Legno di Storo;
– Consorzio Trentino Casa in Legno di Trento;
– Legno Più Case S.p.A. di Brione.

Urbanizzazioni e sottoservizi:
– i sottoservizi sono stati affidati dal Comune di Villa Sant’Angelo, con specifico atto, alla Soc. Coop. Citigas di Giulianova (TE).

Sistemazioni esterne e varie. Sono stati impegnati:
– mezzi d’opera, tecnici e operatori appartenenti al Servizio gestione strade, al Servizio infrastrutture stradali e ferroviarie e al Servizio prevenzione rischi della Provincia;
– impresa Zappa Benedetto s.r.l. di Sulmona (AQ), tramite specifico contratto.

La Direzione Lavori è stata affidata all’ing. Alessandro Zanoni, responsabile del Progetto Speciale grandi opere civili della Provincia.
Il Coordinamento della sicurezza sia in fase progettuale che di realizzazione è stato affidato al geom. Stefano Farina dell’omonimo Studio con sede a Ponte Arche.

Complessivamente la realizzazione del nuovo insediamento che si chiamerà “Borgo Trento” avrà un costo pari a circa 8.750.000 Euro e sarà definitivamente concluso il 5 dicembre 2009.

I dati della nuova chiesa di Onna –
Il piano del nuovo insediamento di Onna colloca i due spazi pubblici, "poli urbani" dell’insieme, alle due estremità di un asse ideale, parallelo alla strada più occidentale. Lo spazio destinato alla chiesa si trova nella parte nord-est del sito, tra due vie, e interessa un vasto lotto rettangolare che misura 26 metri per 47 metri. Il piano colloca opportunamente il fabbricato della nuova chiesa sul lato est del lotto in modo da lasciare un ampio spazio pubblico verso la strada interna.

Il progetto si muove a partire da alcune considerazioni preliminari:
a) come è noto, la chiesa di Onna, di notevole pregio architettonico, è stata gravemente danneggiata dal sisma: sarà necessario un tempo piuttosto lungo per il suo restauro;
b) in questo frattempo è necessario assicurare alla popolazione un luogo di culto che non mostri evidenti segni della provvisorietà, ma che abbia in sé quei caratteri che lo definiscano come "luogo sacro", come "chiesa" appunto;
c) pertanto il nuovo fabbricato non sarà caratterizzato dalla tipologia della "sala polivalente", ma dovrà apparire ed essere sentito dalla popolazione come "chiesa";
d) questo obiettivo sarà raggiunto più facilmente se esso sarà in grado di richiamare alla memoria qualcuna delle "forme tipiche" che caratterizzano il territorio aquilano (forma della facciata, absidi, ecc.).

Criteri architettonici
a) evidenza degli elementi "tradizionali" dell’edificio sacro: protiro – aula – altare;
b) evidenza del "percorso" ideale, dell’ingresso, luogo del raduno della comunità, all’altare, luogo dove è presente la divinità;
c) rafforzamento degli elementi di raccordo con il tessuto urbano (e quindi con la comunità), quali sagrato, campanile, chiostro laterale;
d) capacità di esprimere una visione positiva attraverso l’uso di volumi semplici e di proporzioni convenienti.
Questi contenuti saranno realizzati attraverso forme molto sintetiche, simboliche: l’uso di un solo materiale per l’esterno e l’interno, il legno, nelle essenze del larice e dell’abete lasciati naturali, unificherà con grande forza l’articolazione dei volumi architettonici.

Descrizione dell’intervento
Gli elementi di fondo del progetto, nella loro successione spaziale, sono:
a) il portico occidentale, profondo metri 2,10, e la facciata larga metri 7,20 ed alta altrettanto, realizzata con alcune travature di larice verticali e orizzontali in numero sufficiente per suggerire il ricordo delle facciate medioevali;
b) l’aula, sull’esterno larga metri 7,20, alt metri 4,45, lunga metri 11,60, coperta con tetto a due falde e capriate a vista;
c) l’abside a semi-ottagono, larga metri 4,60, profonda metri 3,85, alta metri 8,40, si innalza sopra il colmo del tetto dell’aula realizzando una grande apertura luminosa che, invisibile dall’aula, inonda di luce l’altare;
d) sacrestia ed ufficio parrocchiale, più bassi, sono collocati a sud dell’abside e dell’aula: su di essi si sviluppa il portico meridionale che a sua volta disegna, attorno all’albero esistente, un semi-chiostro, aperto sulla piazza antistante;
e) un campanile a pianta triangolare, realizzato con la stessa tecnica delle facciate, completa l’articolazione dei volumi;
f) infine il progetto propone di organizzare il vasto spazio attorno alla chiesa su due elementi di fondo: il sagrato che si identifica con la "piazza" del nuovo borgo nella parte occidentale; un’area a verde, a settentrione e a oriente.

Realizzazione chiesa: Comitato Volontari Val di Sole
Realizzazione pavimentazione esterna: Ente Sviluppo Porfido del Trentino
Progetto architettonico: arch. Sergio Giovanazzi
Verifiche statiche e antisismiche: prof. ing. Albino Angeli
Responsabile sicurezza: Studio Stefano geom. Farina

Per la Provincia hanno collaborato alla realizzazione le seguenti Strutture: Dipartimento Protezione civile e infrastrutture, Servizio Geologico, Servizio Prevenzione rischi, Servizio Infrastrutture stradali e ferroviarie, Servizio Gestione strade; Servizio Utilizzazione delle acque pubbliche e Servizio Foreste e fauna.
Costo stimato: 230.000 euro

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