Primiero Vanoi

L’abbraccio di Primiero a mamma Chiara Zanetel, scomparsa a soli 43 anni: raccolta fondi della classe 1975

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L’intera comunità si stringe al dolore della famiglia di Chiara, scomparsa troppo presto a causa di un male incurabile. In questi giorni non manca il grande affetto dei molti amici e della classe 1975

Primiero (Trento) – Ciao, cara Chiara.

Quel tuo sorriso unico, rimarrà indelebile dentro di noi. Nel cuore della tua famiglia e negli occhi dei tanti che ti hanno incontrata in questi anni. Sempre dolce, gentile, solare e pronta a combattere con tutte le tue forze fino alla fine. Una leonessa che ha scelto di vivere la vita, anche e soprattutto nei momenti più difficili.  L’ultimo saluto a Chiara, in una chiesa gremita, si è tenuto a Mezzano.

La classe 1975 colpita al cuore per la perdita della cara Chiara vuole in questo difficile momento essere vicina ai figli, Linda e Alessio e lo fa attivando presso la Cassa Rurale Dolomiti di Fassa, Primiero e Belluno, un deposito per la raccolta di fondi. Tutti colo che intendessero contribuire possono unirsi a noi con un’offerta da versare sul conto IT12I0814035050K01017741903 presso la Cassa, intestato alla famiglia di Chiara Zanetel.

Mamma Chiara non c’è più

di Raffale Bonaccorso (dal quotidiano Trentino) 

Ha finito di soffrire sabato sera all’’Hospice “Le Vette” dell’Ospedale di Feltre, portata via da uno di quei mali subdoli che non hanno pietà neanche di una mamma e che l’ha tolta ai suoi due figli proprio nel momento in cui hanno più bisogno di una guida materna; al papà Gino ora resta il compito di supplire anche l’affetto materno e guidare il cammino dei due figli come, con infinita sofferenza, gli ha chiesto in questi ultimi giorni la moglie Chiara.

“Ama la vita perché è l’unico regalo che non riceverai due volte”. Questo quanto è scritto nella prima pagina del profilo Facebook di Chiara Zanetel, 43 anni, di Primiero, sposata con Gino Bond di Mezzano, mamma di Linda 15 anni e di Alessio 12 anni. Basata questo per capire con quale animo Chiara ha affrontato da madre, da leonessa, da grande donna, gli ultimi giorni di vita. Sempre con il sorriso, sempre con una calma e una rassegnazione esemplare, da lasciare stupiti chiunque.

Dal giorno del suo trasferimento all’Hospice “Le Vette” dell’Ospedale di Feltre, dove era ricoverata da un mese e dove i medici, i suoi familiari e soprattutto lei, avevano capito della ineluttabilità del suo destino, a 43 anni, nel pieno della vita, ha affrontato quanto le restava da vivere con una forza d’animo incredibile. Ha preso il coraggio a due mani e ha chiesto dei suoi due figli per spiegare loro, insieme a Gino, cosa le stava succedendo, cosa sarebbe loro spettato da lì a poco… uno strazio. E lei sempre con il sorriso, a fare coraggio, a fare raccomandazioni, a dare consigli, a dare sicurezze. Una grande donna. Una grande madre. Una grande moglie.

Ai suoi ha poi chiesto di scegliere la foto e le parole da mettere nell’epigrafe; la canzone con la quale ha voluto essere ricordata. E tanto altro di quello che lei non avrebbe più potuto fare. Questo quanto c’è nella sua epigrafe: “E come un girasole giro intorno a te, che sei il mio sole anche di notte; e metti le tue mani grandi su di me, mi tieni stretta così forte…”.

Ora il pensiero di tutti è per Linda e Alessio che sapranno fare tesoro delle raccomandazioni della mamma Chiara e per Gino che, fortificato da questa tragedia, saprà affrontare con la stessa forza d’animo della sua amata moglie, la vita che per lui e i suoi figli in ogni caso deve continuare, sicuro di avere la concreta solidarietà dei suoi familiari e della comunità che non ha mai fatto mancare il proprio sostegno in altri casi di reale difficoltà.

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