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Le previsioni di produzione di mele per la stagione 2016/2017

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Il punto della situazione da Assomela

mela

NordEst – Ad Amburgo, in Germania, i produttori melicoli europei si sono riuniti come di consueto in occasione del Prognosfruit per presentare e commentare le previsioni di produzioni di mele per la stagione entrante.

Le stime di produzione per il 2016 prevedono un raccolto di mele in Europa di 12.005.000 ton. Si stima dunque una diminuzione del 3% rispetto al raccolto consuntivo dello scorso anno che ammontava a 12.325.000 ton.

A causa di gelate primaverili, si prevedono cali consistenti della produzione in Austria, dove si

registra un critico -88%, Slovenia, dove si stima un raccolto in diminuzione dell’83% ed in Croazia (-65%). Anche per altri paesi tradizionalmente produttori il raccolto si abbasserà rispetto alloscorso anno: -18% per il Belgio, -20% per il Portogallo -14% per l’Ungheria dopo il pesante caloche aveva caratterizzato anche il raccolto dello scorso anno.

Segno negativo si prevede anche per il terzo produttore di mele in Europa, la Francia, per la quale si stima un raccolto in discesa del 7%, anche se perfettamente il linea con la produzione degli ultimi 3 anni.

In Germania, dopo il raccolto non entusiasmante della scorsa stagione, la produzione attesa è superiore dell’8% rispetto all’anno passato e dovrebbe così superare il milione di tonnellate.

Dovrebbe crescere ancora il raccolto della Polonia: dopo la produzione record di 3.979.000 ton. del 2015, per il 2016 si stima una produzione superiore a 4 milioni di ton. con un aumento rispetto alla scorsa stagione del 4%. Grecia, Regno Unito e Spagnasegnano un aumento della produzione, rispettivamente del 9%, 3% e 6%.

Con una primavera con temperature favorevoli e bassi livelli di piovosità, la fioritura è stata in generale molto buona.

Forti grandinate e gelate hanno colpito soprattutto i paesi del Nord Est Europa nei primi mesi dell’estate determinando un drastico calo della produzione. La grandine ha interessato vaste aree della Polonia, che comporterà una minore disponibilità di mele da tavola.

Nelle restanti zone per ora, a parte qualche danno dovuto al maltempo, non si prevedono grosse criticità per i frutti che dovrebbero essere dunque di buona qualità.

In generale quindi, considerati i recenti danni da grandine, la quota di mele destinate al consumo fresco sarà inferiore a quello dello scorso anno, con una maggiore quota di raccolto che verràdestinata alla trasformazione.

L’andamento varietale

In Europa dovrebbero calare praticamente tutte le varietà “tradizionali”: per la Golden Delicious ci si aspetta un calo del 7%, per la Fuji del 9% e per la Gala del 4%. Dovrebbero scendere anche Red Delicious del 2%Granny Smith del 4% Jonagold dell’11%. Si stima invece segno positivo per Cripps Pink, che con il +7% dovrebbe raggiungere il raccolto più consistente di sempre, la Braeburn (+3%) e le nuove varietà che fanno registrare un importante +14%.

La crescita del gruppo delle nuove varietà conferma un positivo indirizzo verso l’innovazione con nuove varietà di elevata qualità organolettica ed apprezzate dai consumatori.

Uno sguardo alla situazione italiana

Per l’Italia si prevede una produzione sostanzialmente identica a quella della scorsa stagione. Per il 2016 infatti si stima un raccolto di 2.281.814 ton.

Gli andamenti della produzione per la stagione entrante sono diversi per le regioni italiane: per Alto Adige e Trentino ci si aspetta un calo del 3%. Per il gruppo delle altre regioni, invece, si prevede un aumento della produzione dell’8% rispetto alla scorsa stagione.

Le dinamiche varietali sono illustrate in tab. n. 4. Calano le varietà tradizionali, tra cui Golden

Delicious (-4%), Red Delicious (-2%), Fuji (-3%). Un abbassamento piuttosto marcato si prevede per la Granny Smith (-10%).

Un lieve aumento è previsto per la varietà Gala (+3%), mentre crescono in modo significativo la

Cripps Pink (+18%), che torna così vicino ai livelli di produzione del 2014 dopo il calo della scorsa stagione, e le cosiddette “altre varietà” (+27%) che comprendono in modo particolare nuove varietà club.

La raccolta piena inizierà regolarmente entro la metà di agosto con le varietà e nelle aree più precoci, in leggero ritardo rispetto allo scorso anno, ma in linea con le ultime stagioni.

Per ora i calibri sono nella norma, la qualità dei frutti ottima e non si segnala nessun problema fitosanitario specifico. Dal punto di vista organolettico e qualitativo la situazione al momento è giudicata molto buona.

La grandine ha interessato solo aree piuttosto limitate, con danni mediamente leggeri. Tenuto conto dell’andamento climatico degli ultimi mesi si prevede che la quantità di mele da destinare alla trasformazione sarà leggermente inferiore rispetto alla scorsa stagione.

Le prospettive per stagione 2016/2017

Premettendo che le informazioni che provengono da Prognosfruit vanno analizzate nell’ambito di un contesto generale e tenendo conto di una serie di elementi che potrebbero influenzare il mercato, i dati presentati sono in grado di fornirci un quadro di riferimento abbastanza chiaro per la stagione entrante.

Il volume di mele disponibile nella zona comunitaria, pur restando elevato, si riduce rispetto alla stagione precedente.

Il prolungamento della chiusura del mercato russo e la instabile situazione economica e politica nei principali paesi Nord Africani rimangono elementi importanti per la commercializzazione delle mele, che potrebbero influire sfavorevolmente sul corso della stagione 2016/2017.

A favore giocano peraltro la vendita totale delle mele dell’annata precedete, che consentirà di iniziare la stagione entrante nelle migliori condizioni ed una disponibilità di mele da tavola ridotta rispetto rispetto alla campagna precedente.

Da considerare anche la progressiva maggiore disponibilità di varietà moderne ed apprezzate dal mercato ed il ruolo dell’industria di trasformazione, che potrebbe rappresentare una valvola disfogo interessante per i frutti di bassa qualità.

Anche in questa stagione l’esportazione oltre i confini potrebbe, tra l’altro, essere sostenuta da un tasso di cambio favorevoleper gli operatori europei ed italiani.

Infine, state la pressione interna nel bacino Europeo e il tasso di cambio sfavorevole per operatori di paesi “terzi”, non si prevede un aumento della importazione da paesi dell’Emisfero Sud.

In questo contesto le aspettative per la stagione commerciale 2016/2017 restano ragionevolmente positive, soprattutto per la forte organizzazione del sistema melicolo italiano, che rappresenta un fattore di competitività determinane, in particolare per guidare il processo di innovazione varietale e per l’esportazione.

L’export è infatti una chiave preziosa per gli operatori italiani che devono essere sostenuti quanto più possibile nell’apertura di nuovi canali in paesi fino ad ora preclusi agli scambi commerciali del settore.

Dai dati illustrati a Prognosfruit si rileva infatti come la presenza di mele italiane in paesi potenzialmente importanti, come in Cina ed in Estremo Oriente, sia del tutto marginale. Altri paesi, come la Francia, gli USA, altri competitors dell’Emisfero Sud e recentemente la Polonia, hanno già una presenza più strutturata in tali aree.

Nel prossimo futuro l’impegno del sistema produttivo melicolo orienterà ancora maggiore energia verso l’export, ma per un effettivo successo resta indispensabile un vero approccio di sistema, partendo da una chiara scelta politica di base, per un preciso e maggiore coinvolgimento delle strutture ministeriali competenti ed anche degli organismi specializzati in promozione,compreso il sistema fieristico nazionale.

Assomela s.c. è il Consorzio delle Organizzazioni di Produttori di mele italiani che rappresenta l’80% della produzione melicola nazionale, a cui si associano le OP VOG (Marlene), VIP, il Consorzio From e VOG Products della Provincia di Bolzano, Melinda, La Trentina e Mezzacorona della Provincia di Trento, COZ e Nord Est della Regione Veneto, Melapiù della Regione Emilia Romagna, Rivoira e Lagnasco della Regione Piemonte, Melavì della Regione Lombardia e Friulfruct della Regione Friuli.

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