NordEst

Le Chiese del Triveneto pregano insieme nel Giorno del Creato (VIDEO)

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http://www.webdiocesi.chiesacattolica.it/cci_new/s2magazine/objects/obj_14196/files/creato%202009/Locandina%20A4%20-%20work%20in%20progress.JPGLa giornata del Creato – Si è svolta martedì mattina nel Primiero e in serata a Merano, all’insegna di un “rinnovato impegno con l’attenzione per quel bene indispensabile alla vita di tutti che è l’aria”, la quarta Giornata per la salvaguardia del creato.

In Trentino la Giornata per la salvaguardia del creato è stata celebrata con un’iniziativa congiunta delle diocesi di Trento, Bolzano-Bressanone, Belluno e Como – che erano rappresentate dai rispettivi vescovi: L. Bressan, K. Golser, G. Andrich e D. Coletti – della Chiesa Greco-Ortodossa (con l’Archimandrita A. Fasiolo) e della Comunità Evangelico-Luterana (con il Pastore M. Burgenmeister).

GUARDA IL VIDEO DELLA GIORNATA

L’appello dei vescovi italiani – Attraverso la Commissione per i Problemi sociali e il Lavoro, la Giustizia e la Pace, nonché quella per l’Ecumenismo ed il Dialogo – invitano le comunità cristiane a riflettere “sulla necessità di respirare aria più pulita e sul nostro contributo personale perché ciò avvenga”.

La mattina a Villa Welsperg – Dopo i discorsi dei rappresentanti del Parco di Paneveggio Pale di San Martino e del direttore del Parco bellunese, oltre che del presidente degli allevatori trentini, la parola è passata ai rappresentanti delle Chiese presenti.

La preghiera a passo Cereda – Successivamente, i Vescovi del Triveneto e i rappresentanti delle altre Chiese presenti, hanno visitato la sede del Parco e si sono diretti a passo Cereda. Verso le 12 si è tenuta la celebrazione ecumenica nella Cappella di passo Cereda, seguita dalla camminata verso malga Fossetta con la lettura dell’appello alla responsabilità per il creato.


Il messaggio – “La crisi ecologica – scrivono nel Messaggio – è conseguenza del peccato se la rete delle relazioni con il creato appare lacerata e se gli effetti sul cambiamento climatico sono innegabili, se proprio l’aria – così necessaria per la vita – è inquinata da varie emissioni, in particolare da quelle dei cosiddetti gas serra”.

Di qui l’appello ad “un profondo rinnovamento del nostro modo di vivere e dell’economia, cercando di risparmiare energia con una maggiore sobrietà nei consumi, per esempio nell’uso di automezzi e nel riscaldamento degli edifici, ottimizzando l’uso dell’energia stessa – a partire dalla progettazione degli edifici stessi – e valorizzando le energie pulite e rinnovabili”.

A tale proposito, il Messaggio ricorda quanto Papa Benedetto disse lo scorso anno a Bressanone, quando ha richiamato ad uno stile di vita più essenziale, come espressione di “una disciplina fatta anche di rinunce, una disciplina del riconoscimento degli altri, ai quali il creato appartiene tanto quanto a noi che più facilmente possiamo disporne; una disciplina della responsabilità nei riguardi del futuro degli altri e del nostro stesso futuro”.

 
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