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Il Veneto trainerà la “ripresina” del Nordest, ma vero recupero ancora lontano

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Bortolussi: “Probabilmente ritorneremo ai livelli pre crisi non prima del 2018/2019″

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Mestre (VE) –  Nel 2014 tutti i principali indicatori economici del Nordest saranno preceduti dal segno positivo. Una inversione di tendenza, segnalano dalla CGIA, che delinea un quadro generale con tinte meno fosche di quelle apparse nel recente passato. Il Veneto, grazie anche alla sua dimensione economica, ne trainerà il rilancio, grazie all’export e a una riduzione maggiore degli altri del numero dei disoccupati.

“Certo – dichiara il segretario mestrino Giuseppe Bortolussi – la dimensione della ripresa sarà molto contenuta, tuttavia il tasso di disoccupazione subirà una leggerissima contrazione. Dopo alcuni anni, il numero dei senza lavoro scenderà di 4 mila unità: di questi, ben 3 mila saranno veneti. Un piccolissimo segnale che ci consente di guardare con moderato ottimismo al nuovo anno, soprattutto nelle province che hanno subito gli effetti più pesanti della crisi: come Vicenza, Treviso e Pordenone”.

Le buone notizie, fanno sapere dalla CGIA, non finiscono qui.

“Se dal 2007 ad oggi abbiamo perso 9 punti di Pil, quasi 24 punti percentuali di investimenti e la disoccupazione è più che raddoppiata – prosegue Bortolussi – il prossimo anno, invece, la ricchezza prodotta nel Nordest crescerà dello 0,9%, mentre gli investimenti registreranno un significativo +1,2%. L’export, che nel Triveneto registrerà un lusinghiero + 3,3%, nel Veneto aumenterà addirittura del 3,6%”.

Quando ritorneremo ai livelli pre crisi?
“Vista la situazione generale – conclude Bortolussi – è difficile fare delle previsioni di medio periodo. Tuttavia, molti istituti economici ritengono che, molto probabilmente, recupereremo i livelli del 2007 non prima del 2018/2019“.

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