NordEst

Farmacie di Confine, E’ urgente l’accordo tra Trentino e Bellunese

Share Button
E’ urgente l’accordo tra le province vicine – Un bellunese, tornando a casa da un ospedale altoatesino, entra nella  sua farmacia di fiducia e presenta la ricetta per alcuni farmaci. Il  farmacista è costretto a negarglieli e suggerirgli di recarsi dal suo  medico per farsi riscrivere la prescrizione. La scena si ripropone  quasi quotidianamente nei paesi di confine tra la provincia bellunese  e quelle di Trento e Bolzano.

La norma a livello nazionale non  permette “sconfinamenti” di ricette tra regione e regione, salvo  apposite intese a livello locale. L’accordo c’è con il Friuli Venezia  Giulia e con la Lombardia è appena stato firmato. Manca per gli altri  confini.

Una situazione al limite –
“I cittadini di Padola, così come quelli di Lamon, questa intesa tra  Veneto e province autonome la aspettano da anni – spiega Roberto  Grubissa, presidente di Federfarma Belluno, – nel frattempo la Regione  Veneto e Federfarma Veneto sono riusciti a stipulare l’intesa con la  Lombardia per agevolare i cittadini che si recano nelle farmacie di  confine tra Verona e Mantova. Auspichiamo quindi che l’iniziativa  della giunta regionale e dell’assessore Sandro Sandri prosegua anche  per i casi che riguardano farmacie e cittadini bellunesi. Se l’intesa  con Trento e Bolzano andrà a buon fine, le farmacie faranno la loro  parte spedendo le ricette al servizio sanitario regionale dal quale  quella ricetta proviene ed evitando perdite di tempo per i cittadini,
per i medici e per i farmacisti”.

Federfarma è già al lavoro –
“Servirebbe anche da noi un accordo simile siglato tra Veneto e  Lombardia – commenta Pietro Mattiuzzi dalla sua farmacia di Padola,  Comelico Superiore – perché sono molti i bellunesi che si rivolgono  agli ospedali di San Candido, Brunico e Bressanone e che poi si  presentano nella farmacia del loro paese non sapendo che qui la loro  ricetta non serve. Casi del genere ci capitano quotidianamente. Le  ricette fatte al di fuori del Veneto sono a totale carico del  cittadino. E’ un problema di ordine burocratico”.

Federfarma Belluno raccoglierà le segnalazioni dei farmacisti che operano a ridosso del confine interregionale e si attiverà a livello  regionale per sollecitare l’iter che può portare all’atteso protocollo  d’intesa a favore delle farmacie dei confini dolomitici.

Share Button

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *