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Collegamento San Martino Rolle, investimento da 30 milioni di euro, punto “critico” malga Fosse: osservazioni alla VIA entro il 2 luglio (PROGETTO)

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Sala congressi piena di gente per la presentazione a San Martino di Castrozza. Governatore Fugatti pacato, conferma: “Impegno a reperire le risorse”

La stazione interrata a malga Fosse. Durante la serata non sono mancate le domande sulla viabilità: tunnel o strada per collegare Rolle? Il dibattito sembra ancora aperto, anche se la variante stradale sembra ormai la soluzione definitiva

 

San Martino di Castrozza (Trento) – Uscendo dalla sala congressi di San Martino di Castrozza i commenti della popolazione sembravano davvero convergere su un’unica linea: “E’ tempo di passare dalle parole ai fatti. Sarà la volta buona, ci riusciremo, dopo tanti anni di attesa?”

Tanta gente da tutta la valle, ha raggiunto la sala congressi per ascoltare le parole del presidente della Provincia, Maurizio Fugatti – a detta di molti più pacato del solito -, ha però confermato la volontà della Provincia di sostenere con decisione l’opera.

“Il progetto nasce per iniziativa delle precedenti amministrazioni, con tappe che sono state finanziate dal 2015 in poi – ha sottolineato il governatore trentino – crediamo che il protocollo d’intesa del 2015 e poi aggiornato lo scorso anno sia la base per portare questo territorio ad essere competitivo rispetto ad altre realtá ed attrattivo sia nella stagione invernale sia in quella estiva, fu quindi un protocollo che voleva puntare seriamente al rilancio. Noi siamo stati qui per gli Stati Generali della Montagna ed è stato un forte momento di condivisione, ci siamo fatti la giusta idea di cosa vuole questa comunità, ora siamo al passaggio definitivo con il collegamento. Gli investimenti richiesti sono importanti ma riteniamo che, se questa comunità ha iniziato questo percorso e ci ha messo anche risorse proprie, che una amministrazione provinciale debba impegnarsi a trovare le risorse, cosa che faremo nei prossimi due o tre anni. Sono 30 milioni di euro ma riteniamo che sia un progetto nodale e centrale per tutto il Primiero e che potrà renderlo veramente competitivo. C’è la nostra volontà di reperire le risorse, non sarà facile ma ci impegniamo a farlo”.

L’assessore Achille Spinelli a fine serata ha confermato l’intento della Provincia di finanziare il progetto su più anni, attraverso i fondi di Trentino Sviluppo con la partecipazione dei privati. Ma ci saranno davvero i fondi, si sono chiesti in molti al termine dell’incontro, sotto una pioggia battente?

La stessa domanda che fino a pochi mesi fa, lo stesso presidente Fugatti si poneva dai banchi della minoranza, nel 2018.

Investimento da trenta milioni

Trentino Sviluppo stima che per la realizzazione del collegamento serviranno 3 anni (un anno per le fasi progettuale e autorizzativa, un’altro anno circa per l’appalto e la realizzazione delle opere edili ed uno per le opere elettromeccaniche e la messa in servizio) con un investimento complessivo di circa 30 milioni di euro e importanti costi di gestione.

Il progetto complessivo con il posizionamento dei ‘piloni’ tra San Martino di Castrozza e Passo Rolle

Manca innevamento a Rolle

Ancora da definire, però, sono gli altri step di completamento del progetto, vale a dire l’innevamento programmato, la valorizzazione di Malga Fosse, i parcheggi e la “sistemazione” compessiva di passo Rolle (zona nord con zona sud).

“Si deve andare avanti passo dopo passo – ha detto a questo proposito Fulvio Rigotti, vicepresidente di Trentino Sviluppo – ripielogando tutti gli step che hanno portato al progetto”.

Il punto più “critico” (soprattutto dal punto di vista ambientale e paesaggistico) è quello di Malga Fosse: la stazione, come si è detto, sarà completamente interrata per minimizzarne l’impatto ed i materiali e attrezzature per realizzare i lavori saranno portati in quota esclusivamente tramite elicottero. Il materiale di scavo sarà reimpiegato in loco per la realizzazione della nuova pista di rientro e di valli tomo a difesa della stessa dal pericolo di valanghe.

Il pubblico in sala

Il progetto in sintesi

“Il collegamento funiviario proposto – ha spiegato Gianni Baldessari, coordinatore del gruppo di lavoro di Trentino Sviluppo che ha elaborato il progetto – si presenta come un’interpretazione moderna che tiene conto sia dell’evoluzione tecnologica e soprattutto pianificatoria”. L’idea progettuale, che costituisce la base di partenza per lo sviluppo dell’intero progetto, è quella di collegare – come è noto – San Martino di Castrozza e Passo Rolle tramite una telecabina decaposto.

Le ski aree non dovranno più essere viste come singole aree sciistiche accessibili esclusivamente tramite i mezzi privati dai rispettivi parcheggi di arroccamento ma come unico comprensorio con diverse porte di accesso facilmente raggiungibili dal centro abitato.

Il progetto, prevede la realizzazione di un collegamento funiviario di lunghezza complessiva pari a 4.650 metri, suddiviso in tre tronchi (Bellaria-Pra delle Nasse, Pra delle Nasse – Malga Fosse, Malga Fosse – passo Rolle) e cinque stazioni (Bellaria, Pra delle Nasse, Malga Fosse che sarà completamente interrata, sbarco intermedio Cimon e passo Rolle) caratterizzate da un unico disegno architettonico; per salire in telecabina fino a passo Rolle, superando un dislivello totale di 500 metri, si impiegheranno 16 minuti con una portata oraria di 1500 persone (anche se la linea è dimensionata per 1800 persone/ora). A completare il progetto la previsione di una pista di rientro, larga e “dolce”, da Malga Fosse a Pra delle Nasse.

Gli interventi

Daniele Depaoli, sindaco di Primiero San Martino di Castrozza ha ricordato: “Il tempo è scaduto, Primiero e San Martino hanno bisogno di questo collegamento, una delle tappe dello sviluppo di questo territorio. Sono fiducioso, questa è la più grande occasione, ma anche l’ultima, che abbiamo per portare in porto il progetto, dobbiamo essere uniti.”

Roberto Pradel, presidente Comunità Primiero: “Il progetto ha la possibilità di arrivare in porto, è sostenibile, può essere volano di sviluppo e unire le categorie economiche, un motore non solo per gli albergatori di San Martino ma per tutti gli operatori di fondovalle. Sono certo che l’Amministrazione provinciale saprà onorare gli impegni”.

La razionalizzazione della mobilità

Uno dei punti qualificanti del progetto, consentirà allo sciatore ospite di un hotel o residente in seconda casa di raggiungere lo Skicenter a piedi o con i mezzi pubblici, che collegheranno velocemente il centro a tutte le aree sciistiche, mentre lo sciatore domenicale che arriva a San Martino di Castrozza con la propria automobile potrà parcheggiare direttamente nei piazzali esistenti oppure usufruire di uno dei nuovi parcheggi in prossimità del centro e raggiungere gli impianti sempre utilizzando i bus navetta.

L’Assessore Roberto Failoni ha precisato: “Anch’io vengo da un luogo turistico e so cosa significa aspettare tanti anni per vedere realizzato un investimento ritenuto utile, chi viene dal mondo del lavoro sa che nel pubblico i tempi sono un po’ diversi. Le aspettative sono molte, la cifra non è da poco, ma crediamo che questa sia una delle soluzioni per il Primiero, la sfida più grande sarà ora quella di andare in simbiosi con la Provincia, i Comuni e anche gli imprenditori. Funzionano le zone che sono tra loro collegate, ma dobbiamo lavorare molto anche sulla qualità delle strutture e dei servizi ed anche sull’aspetto dei nostri paesi; non è sufficiente che la Provincia faccia uno sforzo formidabile ma occorre che anche i privati si muovano per presentare i paesi al meglio”.

Infine l’Assessore Achille Spinelli ha confermato: “Vi è una forte spinta politica della Giunta provinciale alla realizzazione di quest’opera. I bilanci provinciali non sono più così ricchi come un tempo, ma se programmiamo bene riusciremo, spero, a fare questo intervento, a condizione che tutti in questa fase credano ad un progetto di sviluppo del territorio, gli operatori pubblici ci devono credere anche in termini di innovazione, così come ci devono credere i privati. Si tratta di un investimento che cambia una prospettiva fino ad ora un po’ debole, questo territorio ha bisogno di credere un po di più nel proprio futuro.”

Valeria Ghezzi, presidente di Anef ha concluso: “Questa volta mi pare che la strada sia quella giusta, come valle ci siamo. Questo investimento cambierà la vita a tutti noi, innescherà un volano e anche chi adesso esita si muoverà. Essere accompagnati per noi è importante.”

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2 Replies to “Collegamento San Martino Rolle, investimento da 30 milioni di euro, punto “critico” malga Fosse: osservazioni alla VIA entro il 2 luglio (PROGETTO)

  1. Le soluzioni adottate dell’equipe di progettazione sono sicuramente condivisibili e compatibili con la presenza del Parco.
    Criticità:
    1.- il finanziamento del progetto della funivia (se inteso come mobilità alternativa, deve essere a totale carico della PAT, alla stessa stregua di una strada);
    2.- i costi di gestione (a mio giudizio i ricavi sono molto sovrastimati);
    3.- non è stato presentato un progetto complessivo di valorizzazione dell’area in oggetto (razionalizzazione e adeguamento funzionale dell’area sciabile di passo Rolle, innevamento della pista di rientro Malga Fosse-S.Martino, collegamento con l’area Colverde-Rosetta, percorso ciclopedonale passo Rolle-S.Martino, pista di rientro dall’area di passo Rolle: il Piano di Parco del 1995, ne prevedeva due: una dall’abitato di passo Rolle e l’altra dalla forcella fra cima Tognazza e cima Cavallazza-presso l’impianto Paradiso, alla Busa Bela) Scalet Mario coprogettista Piano Parco anno 1995

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