Il patrimonio dell’ente, che sul finire del 2013 ammontava a 7.468 milioni arriverà a -4.529 milioni a fine anno
Mestre (Venezia) – I conti dell’Inps sembrano messi molto male. L’istituto di previdenza sociale, infatti, prevede per l’anno in corso un risultato di esercizio negativo di quasi 12 miliardi di euro, ovvero 11.997 milioni; di conseguenza, il patrimonio dell’ente, che sul finire del 2013 ammontava a 7.468 milioni, vira in negativo, collocandosi a quota -4.529 milioni alla fine dell’anno.
Tuttavia, i dati presenti nel bilancio di previsione non includono il provvedimento tecnico contenuto nella legge di Stabilità volto ad annullare gli effetti delle passività pregresse derivanti dall’aver inglobato l’Inpdap; esse, infatti, ammontavano a circa 25,2 miliardi di euro. Nel bilancio si fa, inoltre, presente che “a fronte del trasferimento definitivo delle anticipazioni concesse dallo Stato fino all’esercizio 2011 pari a 25.198 milioni di euro di cui 21.698 per anticipazioni di bilancio e 3.500 per anticipazioni di tesoreria previsto dalla legge di Stabilità il risultato economico di esercizio nel 2014 passa da un disavanzo di 11.997 milioni a un avanzo di esercizio di 13.201 milioni”. Di conseguenza, il patrimonio netto dell’istituto si incrementerebbe notevolmente, passando a 20.669 milioni di euro.
L’Inps ha, inoltre, fatto presente che, per effetto della riforma Fornero, che ha radicalmente inasprito i requisiti per l’accesso al regime previdenziale, si è determinato un notevolissimo calo degli assegni erogati.
Le nuove pensioni, nel 2013, sono state 649.621 contro le 1.146.340 del 2012 (-43%).