Fra chi ancora deve mettersi a tavolino per spulciare quesito su quesito non mancano i dubbi e i timori per una compilazione imprecisa ed errata. Direttamente all’Istat o anche in rete – luogo che rappresenta la novità di questo 15/o censimento nazionale – prendono forma le ‘ansie da risposta’. Come, ad esempio, chi chiede: "sul questionario bisogna indicare a che ora si va al lavoro. Ma io faccio i turni. Come devo fare?". C’é la mamma preoccupata: "Mio figlio ha scarabocchiato il questionario. Cosa faccio, ne chiedo un altro?".
E la coppia in disaccordo: "Io e mia moglie viviamo insieme ma siamo residenti in due case diverse; ora lei non vuole mettermi sul censimento". Curiosa la protesta di chi vorrebbe censire un animale: "dobbiamo dire quanti gabinetti abbiamo ma non si può censire il mio cane". E poi dubbi più ordinari concentrati anche qui sulla richiesta finale, ‘che fare’?: "se rispondo male ci sono sanzioni?"; "nel mio condominio hanno consegnato il questionario a tutti, tranne che a me"; "se l’intestatario del questionario è morto?", "ho cambiato residenza". In rete – blog, facebook e siti – si scrive molto del censimento. Sono per lo più indicazioni per la compilazione. Ma non solo.
Un abitante dell’Aquila scrive dello "sbando" della sua città e non capisce il senso della rilevazione: in questo "contesto – scrive su un sito – devi dichiarare quanti wc disponi e quanti cellulari in famiglia. Non c’era altro di più serio da fare?".
Per chi ancora avesse dubbi, continua ad essere attivo, e lo sarà fino al 29 febbraio 2012, il numero verde dell’Istat, 800069701, oltre al sito censimentopopolazione.istat.it. Prosegue intanto (fino al 22 ottobre) la consegna alle famiglie dei plichi con i questionari; quasi 20 milioni quelli già arrivati. Dal 21 novembre, inoltre, scenderanno in campo i rilevatori comunali per cui le famiglie che a quella data non avranno ancora restituito il questionario potranno consegnarlo anche a loro e ricevere, se necessario, aiuto nella compilazione.