NordEst

Assalto in Burundi, ucciso da ribelli cooperante veronese

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Un volontario italiano, di origini veronesi, Francesco Bazzani, e una suora croata, Lukrecija Mamic, sono stati uccisi a Kiremba, nel sud-ovest del Burundi, in un assalto di alcuni uomini armati contro una missione nella localita’ di Ngozi, mentre una religiosa bresciana, suor Carla Brianza, e’ rimasta ferita.
 
L’agguato e’ avvenuto nella casa Ancelle della Carita’, vicino all’ospedale voluto e costruito dai volontari bresciani oltre 40 anni fa in cui lavorava il cooperante ucciso. Il commando armato cercava denaro. I due presunti killer, 20 e 24 anni, sono stati arrestati. Secondo fonti della agenzia missionaria Misna, si tratta di uno studente e di uno sbandato. Nei loro confronti la polizia ritiene di avere prove certe, visto che sono stati trovati in possesso della refurtiva, 4mila euro rubati nel convento.
 
E uno di loro e’ ferito a una gamba, una conseguenza dello scontro a fuoco con la polizia. Dopo l’irruzione nel convento – secondo la ricostruzione fornita dal Nunzio apostolico in Burundi, mons. Franco Coppola, contenuta in una nota diffusa dalla sala stampa vaticana – i banditi sono infatti scappati, usando una vettura delle suore e sequestrando suor Brianza e Francesco Bazzani. Poi, venuti a contatto con le forze dell’ordine, hanno abbandonato la vettura, nella quale i militari hanno trovato Bazzani ormai morto e la suora gravemente ferita. Il volontario aveva 59 anni ed era originario di Cerea, un grosso comune del veronese. In Burundi era arrivato nel gennaio del 2010 come volontario dell’Ascom, l’associazione per la cooperazione missionaria, con sede a Legnago.
 
A ucciderlo, ha riferito Giovanni Gobbi, presidente di questa onlus, e’ stato un colpo di fucile al bacino. Al momento dell’irruzione dei rapinatori si trovava nell’abitazione delle suore per puro caso: stava cercando di individuare la causa di un black out elettrico, un guasto alla linea probabilmente causato degli stessi rapinatori. L’uomo, separato dalla moglie, viveva a Kiremba assieme alla sua nuova compagna, l’italiana Lucilla Volta, 52 anni.
 
Bazzani tra l’altro aveva gia’ subito una rapina ad opera di malviventi locali, rimanendo ferito, circa 6 mesi fa, sempre nei pressi di Kiremba. La suora italiana ferita, originaria di Pontoglio (Brescia), e’ stata sottoposta ad un intervento chirurgico nella notte e non e’ in pericolo di vita. A contatto con i banditi si e’ ribellata, mostrando molto sangue freddo. Nel tentativo di difendersi, infatti, e’ riuscita ad afferrare il fucile che uno dei malviventi le stava puntando contro, e pur rimanendo gravemente ferita a una mano con un machete, e’ riuscita a salvarsi la vita. Al momento le autorita’ locali escludono che l’episodio abbia matrice politica.
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