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Allarme albergatori veneti “Le lingue straniere sono una priorità”

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I giovani in cerca di lavoro valutino l’importanza di imparare una seconda lingua

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Venezia – “Un’offerta turistica di qualità com’è quella veneta non può dimenticare uno degli elementi più qualificanti del suo personale come la conoscenza delle lingue parlate dai clienti. Se circa 18 milioni di turisti che l’anno scorso sono venuti da noi parlano il tedesco, noi dobbiamo conoscerlo, e questo vale anche, almeno, per l’inglese, ma non solo. Condivido il richiamo e la preoccupazione degli albergatori delle spiagge e invito i nostri giovani a considerare l’importanza di conoscere una seconda lingua, sia essa studiata a scuola o attraverso altri mezzi come il web, senza che siano peraltro necessari lunghi e costosi viaggi a Londra, Berlino o in qualche altra parte del mondo per farlo”.

Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia recepisce l’allarme lanciato dagli albergatori del litorale, che faticano a trovare personale che conosca a dovere una lingua straniera, a cominciare dal tedesco, parlato (tra tedeschi e austriaci) da circa il 43% dell’intero flusso turistico straniero in Veneto.
“Da un lato – dice Zaia – bisogna migliorare la nostra offerta scolastica e formativa pubblica indirizzandola, nel caso delle lingue, su quelle che più servono per lavorare in molti settori della nostra economia; dall’altro però occorre anche buona volontà e sguardo di prospettiva da parte dei nostri giovani”.
“Senza buona volontà – aggiunge Zaia – si fa poca strada e non si può aspettare che il lavoro e le occasioni cadano dal cielo. Se c’è spirito di sacrificio anche imparare una lingua per quanto ci è necessario non è un problema insormontabile. Io stesso, che non avevo possibilità economiche, ho studiato l’inglese lavorando, senza muovermi da casa e seguendo un corso gratuito on line, che ancora oggi utilizzo per tenermi in allenamento. Le sirene dell’estero attraggono oggi più che mai – aggiunge Zaia – ma non dobbiamo dimenticare che per uno che ha successo, tanti altri finiscono per fare gli sguatteri nei pub o per tornare a casa con le pive nel sacco avendo fatto passare inutilmente anni preziosi”.
“Nel caso del turismo – conclude Zaia – le occasioni di successo sono qui, a pochi chilometri, a portata di mano e, come dicono gli albergatori, per professionalità legate a stipendi di un’entità non trascurabile. Basta saperle cogliere e mi auguro davvero che i nostri giovani, in tante occasioni esempi di impegno e concretezza, sappiano esserlo anche in questo caso”.

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