Tra i premiati anche un socio con 83 anni di iscrizione
Trento – All’Auditorium Santa Chiara di Trento la “Giornata celebrativa del 150/o della Sat”, con i riconoscimento per i soci da oltre 50 anni (sono ben 92). Tra i premiati anche un socio con 83 anni di iscrizione. Premiate anche le sezioni con oltre 90 anni di costituzione e le sezioni Cai che insieme a Sat hanno soffiato 150 candeline. La Sat può contare su tre soci con 80 anni di iscrizione, altri tre soci con 81 anni di iscrizione e addirittura un socio con 83 anni di iscrizione Sat.
Un riconoscimento – precisa la Sat – è stato dato anche alle sezioni con 90 anni e oltre di vita: Arco, Lavis, Riva del Garda, San Michele all’Adige, Rovereto, Sosat, Susat, Borgo Valsugana. E ancora alle sezioni Cai che insieme a Sat hanno soffiato 150 candeline: la sezione Cai della Valtellina, la sezione Cai Chieti Maiella, la sezione CaI Biella.
In occasione dell’anniversario della fondazione si è tenuto anche un concerto che ha unito i cori della Sat e della Sosat. “Guardare alla Sat in una prospettiva di futuro significa dare speranza nel tenere viva e accesa la luce dell’intelletto. Abbiamo la responsabilità di prenderci cura delle fragilità che ci circondano. Tutela, rispetto, impegno implicano misura, attenzione, saggezza; significano anche intuizione, idee, studio. E allora guardiamo in avanti per vedere la Sat del futuro”, ha detto nel suo intervento la presidente Anna Facchini.
La giornata all’Auditorium Santa Chiara di Trento, è stata dunque una “Giornata Celebrativa” davvero speciale, articolata in due momenti: al pomeriggio le premiazioni e i riconoscimenti SAT per i soci; alla sera la celebrazione dell’anniversario della fondazione condivisa con la comunità trentina e che ha visto la partecipazione del giornalista e scrittore Marco Albino Ferrari e il concerto che ha unito i cori della SAT e della SOSAT.
Antonio Montani, presidente generale CAI: “Come Presidente generale del Club alpino italiano festeggio i 150 anni della Società Alpinisti Tridentini in una giornata che nasce con l’intento di celebrare e ringraziare i soci di lunga data, con almeno 50 anni di appartenenza alla SAT e le Sezioni che hanno almeno 90 anni. Con la sua storia costellata di imprese alpinistiche, attenzione all’ambiente e diffusione della cultura di montagna, la Società Alpinisti Tridentini rappresenta un esempio importante per tutto il CAI”.
A portare i saluti della Provincia autonoma di Trento, l’assessore Roberto Failoni. Così il sindaco di Trento Franco Ianeselli: “Nello scorrere di tutti questi anni, la SAT, con il prezioso apporto delle sue Sezioni, ha interpretato il territorio difendendone le peculiarità, coltivandone la cultura più autentica e segnando i modi di una convivenza con l’ambiente alpino fatta di reciproco rispetto. Il suono della voce ci permette di riconoscere una persona. Così, attraverso l’amalgama delle voci del Coro della SAT tutti noi riconosciamo e ritroviamo i legami con la nostra terra, i profili dei nostri ricordi, dei nostri affetti. Rappresentate una delle anime più autentiche e vere del Trentino e siamo orgogliosi di voi”.
Intensa la riflessione di Marco Albino Ferrari che ha voluto offrire anche lui una considerazione sul futuro: “Come sarà la montagna domani? Ci troviamo in un periodo di vertiginosa trasformazione. E come sempre in questi casi compete con la nostalgia un impulso a guardare avanti per immaginare con ansia il nostro futuro. Noi umani fatichiamo nelle transizioni, preferiamo le certezze della stabilità e abbiamo fretta di raggiungerla. Liberiamo la fantasia con propositi e utopie. Come sarà la montagna, domani? Intanto la vita si innalza, insegue nuovi spazi, nuove temperature miti. E a volte ce la fa”.