Dai dati 2021 confrontati con il 2019 calo del settore del 40,3%
Trento – “Se il 2020 è stato definito l’annus horribilis, il peggiore mai registrato dal settore turismo, con oltre 63 miliardi di euro di mancati incassi a livello nazionale, il 2021 invece si è confermato essere un anno ‘a corrente alternata’.
Siamo passati, infatti, dall’incubo della mancata stagione invernale, che ha visto il totale azzeramento dei nostri fatturati, a fronte però di costi fissi che abbiamo dovuto comunque sostenere, ad una stagione estiva che, seppur al di sopra delle aspettative, è potuta iniziare solo nel mese di giugno e non è riuscita a ridurre in maniera sensibile le perdite nei bilanci delle nostre aziende.
I dati 2021 confrontati con il 2019, ultimo anno pre pandemico, descrivono un meno 34% di arrivi e meno 35,2% di presenze. Guardando al solo comparto alberghiero il bilancio è ancora più pesante, facendo segnare un meno 40,3% del movimento complessivo”. Così il presidente dell’Asat Giovanni Battaiola è intervenuto durante la sua relazione annuale in assemblea.
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