Via libera dalla Giunta provinciale allo schema di accordo con la Protezione Civile nazionale per la missione ad Azraq, in Giordania
Trento – Missione umanitaria in Giordania a sostegno dei profughi siriani in fuga dalla guerra per la Protezione civile nazionale e quella trentina. L’intervento, richiesto dalla Commissione europea al Ministero degli Affari Esteri italiano, prevede l’allestimento di una costruzione prefabbricata che ospiterà un ospedale nel nuovo campo profughi di Azraq, dove sono attesi 130 mila rifugiati siriani.
Il Dipartimento della Protezione Civile nazionale ha affidato alla Protezione Civile della Provincia autonoma di Trento la progettazione e la realizzazione del nuovo centro sanitario. Due delibere proposte dal presidente Alberto Pacher e approvate ieri dalla Giunta provinciale autorizzano, nell’ambito di un accordo che verrà firmato nei prossimi giorni con il Dipartimento della protezione civile nazionale, la Protezione civile trentina a predisporre tutte le azioni necessarie e dispongono l’anticipo da parte della Provincia di Trento della somma necessaria (1.200.000 euro, a totale carico della Farnesina) all’allestimento della struttura prefabbricata modulare che ospiterà il centro sanitario.
Ad assicurare il capo della Protezione Civile nazionale Franco Gabrielli che la Provincia di Trento, individuata come “struttura operativa qualificata” per realizzare con prontezza interventi d’emergenza sia sul territorio nazionale che all’estero, era disponibile ad intervenire in Giordania è stato, i primi giorni di giugno, lo stesso presidente Alberto Pacher.
L’ospedale dovrebbe sorgere su una superficie di circa 1400 metri quadrati, nell’Azraq Refugee Camp che l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite (UNHCR) sta ultimando di allestire in territorio giordano, su una superficie desertica di circa 15 chilometri quadrati, e che aprirà ufficialmente il prossimo 1 settembre. I tempi per la sua realizzazione sono strettissimi: entro la fine di ottobre la struttura del nuovo centro sanitario, che sarà poi consegnato alla Federazione internazionale della Croce Rossa per la gestione specifica dell’attività di assistenza sanitaria, dovrà infatti essere pronto. Le condizioni in cui la Provincia di Trento si troverà ad operare sono di estrema urgenza: la gravità della situazione umanitaria in atto nella regione viene richiamata nello stesso schema di accordo con il Dipartimento della Protezione civile nazionale e ad essa fa riferimento la stessa dichiarazione dello stato di emergenza per il territorio della Repubblica Araba di Siria deliberata ieri dal Consiglio dei Ministri.
La proposta tecnica per la costruzione della struttura prefabbricata che ospiterà l’ospedale è stata messa a punto dalla Protezione Civile trentina dopo una missione congiunta ad Amman nel luglio scorso.
“La struttura – spiega l’architetto Fabio Andreatta, progettista – è composta da moduli prefabbricati in acciaio e si estende su una superficie complessiva di circa 1900 metri quadrati (1400 mq interni e 500 mq di spazi di accoglienza esterni) per una potenzialità complessiva di circa 130 posti letto ordinari più altri 6 per cure intensive, altrettanti in una sala travaglio e 2 in sala parto.
E sempre in questi giorni, come fa sapere il capo della Protezione civile trentina Roberto Bertoldi, si sta mettendo a punto il piano operativo per la missione in Giordania predisponendo gli appalti per le forniture. “Pensiamo che saremo pronti a partire verso la fine di agosto” la previsione di Bertoldi.