La chiusura delle scuole musicali, in seguito all’emergenza sanitaria di questi ultimi mesi, non ha impedito, seppure in nuova forma, lo svolgimento delle lezioni strumentali che, a seguito di una tempestiva riorganizzazione, sono state rese possibili, grazie alla didattica telematica
Primiero (Trento) – Questo diverso approccio ha garantito anche alla scuola musicale di Primiero di mantenere il contatto con i suoi allievi e di proseguire, anche se in modo alternativo, la sua attività.
Sicuramente il nuovo mezzo ha costituito una sfida per studenti e docenti in quanto gli stessi hanno dovuto subito confrontarsi con i vincoli che una lezione di questo tipo comporta, sia per quanto concerne il mantenimento di una corretta postura dei ragazzi, sia per l’accordatura degli strumenti (che spesso nei primi anni è curata dal docente), sia dal punto di vista musicale.
Le lezioni online, oltre a non restituire un suono perfettamente fedele, hanno il grande limite del ritardo creato dalla rete che non consente di poter suonare e cantare insieme, è pertanto necessario lavorare puntando su aspetti alternativi e facendo leva su una maggiore autonomia.
In questa nuova ottica si svolti anche i saggi finali che quest’anno sono proposti nella forma del video concerto. Ogni allievo ha registrato la sua esecuzione che è stata poi assemblata all’interno di un vero e proprio saggio di classe.
La musica che unisce
L’impossibilità di fare musica d’insieme non ha scoraggiato i ragazzi che hanno comunque voluto cimentarsi in dei duetti che sono stati registrati individualmente e uniti grazie ad un paziente lavoro di montaggio audio-video.
Pur perdendo in parte l’efficacia musicale e di aggregazione che solo il suonare e cantare insieme possono dare, queste collaborazioni costituiscono sicuramente un apprezzabile tentativo per essere ancora vicini e fare gruppo.
Un esempio del lavoro svolto dalle classi strumentali della Scuola Musicale di Primiero, è quello dell’Ensemble Coro Femminile, che in questo senso ha voluto dare il suo contributo attraverso la registrazione del brano “An Irish Blessing” di James Moore.
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