Piazza San Marco sommersa e acqua in Basilica. Il sindaco: ‘Danni per centinaia di milioni’. Duramente colpito anche il teatro La Fenice. Mattarella chiama i sindaci di Venezia. Disagi per la neve sulle Dolomiti: in Alto Adige, in 39mila senza corrente
NordEst – Il maltempo ha colpito duramente la città di Venezia in queste ore con l’alta marea ad un metro e 87 – la seconda misura nella storia della Serenissima subito dietro ai 194 centimetri del 1966 – ma la situazione è ancora molto critica a causa del forte vento.
VENEZIA. ZAIA FORMALIZZA RICHIESTA DI STATO DI EMERGENZA NAZIONALE
NUOVA PERTURBAZIONE TRA GIOVEDÌ E VENERDÌ 15, PRE-ALLARME PER FORTE VENTO SUL LITORALE VENETO E IN QUOTA, ABBONDANTI NEVICATE IN QUOTA E ALLERTA VALANGHE
MALTEMPO. ZAIA, “SCENARIO APOCALITTICO SU VENEZIA E LITORALE. DICHIARATO LO STATO DI CRISI. PREOCCUPAZIONE PER LE PROSSIME ORE”
SITUAZIONE DRAMMATICA A VENEZIA, PELLESTRINA E LUNGO IL LITORALE. ATTESA PER L’ARRIVO DELLA NUOVA PUNTA DELLA MAREA
Premier Conte a Venezia
In diretta da Venezia dopo la riunione con le autorità locali
Pubblicato da Giuseppe Conte su Mercoledì 13 novembre 2019
Ci sono anche due morti: due persone sono decedute nell’isola di Pellestrina. All’anziano di 78 anni, rimasto fulminato mentre cercava di far ripartire le elettropompe nella sua casa allagata, si è aggiunto un secondo abitante dell’isola, trovato deceduto anche lui in casa, probabilmente per cause naturali.
#Venezia #AcquaAlta 10:30, 130 i #vigilidelfuoco al lavoro da ieri sera per gli allagamenti e soccorsi alla popolazione causati dal #maltempo in tutta la provincia. Nel video la ricognizione aerea dell’elicottero Drago sull’isola di #Pellestrina pic.twitter.com/rUT6KNhwW2
— Vigili del Fuoco (@emergenzavvf) November 13, 2019
#Venezia #AcquaAlta, #vigilidelfuoco al lavoro per allagamenti, battelli che hanno rotto gli ormeggi. Interventi stanotte per l’incendio di alcune cabine elettriche allagate. Soccorse persone rifugiate sugli imbarcaderi #13Novembre 8:00 pic.twitter.com/SOmPT07vhf
— Vigili del Fuoco (@emergenzavvf) November 13, 2019
I danni in città sono pesanti: gondole e barche strappate dagli ormeggi e spinte sulle rive, tre vaporetti affondati, altre imbarcazioni alla deriva.
#Quirinale: il Presidente #Mattarella ha telefonato ai sindaci di #Venezia e #Matera per informarsi sull’evolversi della situazione #maltempo
— Quirinale (@Quirinale) November 13, 2019
Acqua alta anche all’interno della Basilica di San Marco: dal comando della Polizia municipale si apprende che tutta la cripta è stata sommersa e dentro la basilica, nel momento di picco di marea, si misurava dalla pavimentazione quasi un metro e 10 di acqua.
#13novembre #AcquaAlta #Venezia #Venice Traghetto per l'isola di Pellestrina, colpita dal maltempo e dall'acqua alta eccezionale. A bordo i mezzi di soccorso per gli interventi urgenti. Il video è di Barnaba Ungaro
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In Calle delle Razze, vicino a piazza San Marco, è ancora incastrato un motoscafo spinto a terra da una tromba d’aria che, verso mezzanotte, si è abbattuta sull’area marciana mentre infuriava la mareggiata. E’ stato proprio il vortice di vento a 100 km orari a fare una strage di gondole e altre imbarcazioni. Tutte le scuole in città oggi restano chiuse. Sono però regolarmente in funzione i vaporetti dell’Actv.
Gravi i danni provocati dall’acqua alta eccezionale alla Basilica di San Marco, gioiello di Venezia. Dal comando della Polizia municipale si apprende che tutta la cripta è stata sommersa.
Black out e disagi per la neve sulle Dolomiti
In Alto Adige nella notte sono caduti tra i 40 e i 50 centimetri di neve. La zona maggiormente interessata è quella compresa tra Fleres, Ridanna e Riva di Tures, Braies e Sesto di Pusteria fino a Nova Ponente. In giornata sono attesi altri dieci centimetri. Altre nevicate abbondanti sono previste per venerdì. La neve bagnata ha fatto crollare numerosi alberi, perché il terreno non è ancora gelato e le radici non hanno retto il peso.
A causa dei guasti sia alle linee in alta tensione di Terna, che alla rete del gestore Edyna, in Alto Adige sono circa 39.000 gli utenti complessivamente colpiti da disservizi. La caduta di alberi, oltre ad arrecare gravi danni alla rete elettrica, ha ripercussioni anche sulla viabilità, al punto che diverse zone risultano irraggiungibili ostacolando gli interventi di ripristino della rete. La società di distribuzione Edyna sta lavorando ininterrottamente al ripristino della rete. La disalimentazione riguarda l’area dolomitica, in particolare la Val Pusteria, la Val Badia, la Valle Isarco e una piccola zona della Val d’Ega. Particolarmente critica è stata la situazione la scorsa notte, tanto che alle 3.20 è stato dichiarato lo stato d’emergenza in considerazione dell’elevato numero di linee elettriche in media tensione coinvolte. Anche le linee in alta tensione hanno subito delle interruzioni. Edyna ha tentato di sopperire con le proprie linee elettriche in modo da rialimentare gli utenti.
“Venerdì sono attese altre precipitazioni intense con 40-60 centimetri di neve fresca. I fiocchi potranno scendere fino a valle”. Lo dice il meteorologo provinciale Dieter Peterlin. Dopo quello della scorsa notte e quello di venerdì, domenica un terzo fronte di perturbazioni dovrebbe raggiungere l’Alto Adige. In Alto Adige e in Tirolo il pericolo valanghe è in netto aumento. Slavine possono essere distaccate già da un singolo sciatore, e arrivare a dimensioni grandi nelle regioni con tanta neve fresca.
Autostrada del Brennero spa, d’intesa con la Polizia stradale, ha deciso di posare in carreggiata nord, tra le stazioni autostradali di San Michele-Mezzocorona e di Egna Ora, una deviazione che filtrerà il traffico su una sola corsia, quella di norma destinata al sorpasso. La decisione – informa una nota della società di via Berlino – è stata presa al fine di tutelare la sicurezza dell’utenza ed impedire una possibile grave turbativa della circolazione autostradale causata da mezzi pesanti in panne. Con la medesima logica, alla barriera del Brennero a Vipiteno, i mezzi pesanti provenienti da nord saranno deviati verso il vicino autoporto Sadobre contingentandone il numero in transito. Si raccomanda agli utenti che intendessero transitare a nord di Bolzano di non mettersi in viaggio se non dotati di penumatici invernali, o se sprovvisti di catene da neve a bordo.