Un ipotetico miracolo di Papa Luciani annunciato in diretta televisiva da Canale d'Agordo. E' accaduto domenica, durante la trasmissione ''A sua Immagine'', nel cui contesto e' andata in onda la celebrazione della Messa su Rai Uno nel trentesimo anniversario dell'elezione a pontefice di Albino Luciani e nel 50° della sua ordinazione episcopale, da parte di Giovanni XXIII.
La signora Daniela si e' presentata davanti alle telecamere, ha riferito di essere un'infermiera strumentista di sala chirurgica ed ha raccontato di aver avuto un tumore.
''La sera prima dell'operazione ho fissato un'immagine di Papa Lucani che avevo in stanza e l'ho pregato di farmi guarire. Io all'epoca non credevo, tanto meno pregavo. Ma in quelle condizioni l'ho fatto. Dopo qualche momento ho avvertito la presenza di una mano che si posava sul mio corpo ed ho sentito sciogliersi quasi d'incanto il nodo che avevo in corpo''.
La signora ha detto di essersi convinta che la guarigione sia stata miracolosa e che da allora ha ricercato e recuperato la fede. Di testimonianze simili a questa o comunque di presunte grazie ne sono descritte numerose nei 40 volumi di firme, preghiere, richiesta appunto di grazie e di ringraziamenti che sono stati esposti nella chiesa arcipretale di Canale d'Agordo e, una volta completati, vengono conservati in appositi archivi. Ufficialmente, pero', sta per concludersi il processo diocesano ad Altamura per la presunta guarigione di un settantenne che 14 anni fa guari', inspiegabilmente sul piano scientifico, da un tumore maligno dopo aver pregato intensamente davanti ad un'immagine di Luciani.
E' probabile che la documentazione sia recapitata alla Congregazione epr le cause dei santi nel prossimo mesi di settembre. Mons. Giorgio Lise, vicepostulatore, si dice convinto che si sia trattato di una guarigione dal carattere ''straordinario'', ma che prudenza vuole che si aspetti il pronunciamento della commissione medica della Congregazione.
Le celebrazioni per il trentennale
A Canale d'Agordo, intanto, sono iniziate le celebrazioni in occasione del trentennale, che cade martedì e che vedra' presenti ai piedi del monte Civetta il patriarca di Venezia Angelo Scola e dei vescovi del Triveneto.
Domenica, il vescovo di Belluno-Feltre mons. Andrich ha celebrato la messa trasmessa da Rai Uno. Il vescovo, fra l'altro, ha ricordato le parole di mons. Albino Lucani quando celebro' la Messa a Canale, subito dopo l'ordinazione episcopale nel 1958. ''In questa chiesa ho fatto la prima comunione, sono venuto a confessare le mie birichinate e i miei poveri peccati. Chi l'avrebbe mai detto – disse allora papa Luciani – che oggi sarei comparso con queste insegne. Il Signore – aggiunse – attua il suo vecchio sistema: certe cose non le vuol scrivere ne' sul bronzo, ne' sul marmo, ma addirittura nella polvere, affinche', se la scrittura resta, sia ben chiaro che e' tutto merito del solo Signore''.
''Quanto il signore ha scritto, nella semplicita' di Albino Luciani – ha sottolineato Andrich – veramente rimane, nella stima di molti cristiani e di quanti, qui, hanno avuto il privilegio di conoscerlo''. ''Qui in questa chiesa – sono ancora le parole di Giovanni Paolo I ricordate da Andrich – ho avuto la prima, vaga intuizione, poi certezza, che la chiesa cattolica fa grande anche i piccoli e i poveri, onorandoli e innalzandoli. Per questo e' qualcosa di grande''.