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Velivolo precipita sulle Dolomiti, Muore l’ex vicesindaco: aperta inchiesta

PORDENONE – BOLZANO/Due morti in volo – L’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) ha avviato indagini sui due incidenti ad altrettanti velivoli avvenuti sabato in Toscana e in Alto Adige. In particolare, l’Ansv rende noto di aver aperto un’inchiesta tecnica.
L’ultraleggero, partito sabato mattina dal Friuli, e’ precipitato nella zona di Cima Tre Scarperi, a oltre 2.000 metri di quota. Sul posto sono intervenuti un elicottero dell’Aiut Alpin Dolomites e uno dei carabinieri. La localizzazione del velivolo e il recupero delle salme sono stati molto difficoltosi. A distanza di poche ore, due aerei sono precipitati sabato causando in tutto tre vittime. Sulle Dolomiti di Sesto, in Alto Adige, hanno perso la vita: Claudio Rosset, 50 anni, e la sua compagna Michela Marconi, 42 anni di Pordenone.

Rosset Si salvò nel 2001  – 
Era rimasto coinvolto in un altro incidente aereo, dal quale era uscito miracolosamente vivo, l’architetto Claudio Rosset, di 50 anni, morto sabato nell’incidente avvenuto nella zona di Cima Tre Scarperi, nelle Dolomiti di Sesto, in Alto Adige. Il primo maggio 2001, Rosset, alla guida di un aereo biposto monomotore a elica decollato dall’aeobase di Compoformido (Udine) che, per cause imprecisate, precipito’ sulla piazza davanti alla chiesetta di San Lorenzo, nel quartiere di Rorai Grande, a Pordenone. Nella caduta, il piccolo velivolo fini’ in un olmo secolare la cui folta chioma attuti’ la caduta. Oltre a Rosset, che all’epoca era assessore comunale a Pordenone, eletto in una lista civica che sosteneva il sindaco Alfredo Pasini della Lega Nord, sull’aereo c’era l’ex vicesindaco leghista della citta’, Massimo Lionello. Entrambi rimasero feriti. Per quell’ incidente, il 12 giugno 2003, Rosset ha patteggiato davanti al Gup di Pordenone, otto mesi di reclusione (pena sospesa) per il reato di disastro aereo colposo e 100 euro di multa per non aver rispettato i limiti di sorvolo dei centri abitati.

L’aereo caduto era intitolato a Bossi – Era ‘intitolato’ al leader della Lega Nord, Umberto Bossi, l’aereo caduto oggi nella zona di San Candido (Bolzano). L’aereo – un P92JS – aveva come marche ‘I-UMBE’ e faceva parte di un gruppo di velivoli della flotta dell’Areroclub Italia che il presidente dello stesso Aeroclub, Giuseppe Leoni, senatore della Lega, nello scorso luglio ha deciso di ‘dedicare’ a politici e ministri italiani. Dopo la ‘I’ che e’ stata mantenuta come identificazione nazionale, al posto delle lettere che di solito richiamano le marche dei velivoli, sono state poste quelle di Roberto Maroni (I-RMAR), Roberto Calderoli (I-CALD), Giuseppe Cossiga (I-COSG), Giulio Tremonti (I-GTRE), dello stesso Leoni (I-NOEL, scritto al contrario) e, appunto, Umberto Bossi (I-UMBE). Altri tre arei, nello scorso agosto, sono stati ‘intitolati’ a Giorgio Napolitano (I-NAGI), a Silvio Berlusconi (I-VLIS) e a Vittorio Feltri (I-RTLF). ‘Ero stufo – aveva spiegato Leoni – di vedere sugli aeroplani quelle lettere, ‘acer’, ‘nacc’, ‘aecc’… e allora ho fatto diversamente. Almeno abbiamo usato i nomi di quelli che i soldi per la flotta ce li hanno dati’. L’aereo ‘intitolato’ a Bossi e’ stato destinato dall’Aeroculb Italia all’Aeroclub ‘La Comina’ di Pordenone circa un mese fa, si e’ saputo dal suo vicepresidente, Riccardo Furlan. Era nuovissimo e – ha riferito Furlan – aveva solo 32 ore di volo. Oltre a quello caduto oggi e agli aerei dei soci, la ‘La Comina’ ha a disposizione un Tampico TB9, che e’ a Pordenone da circa 20 anni, tre ultraleggeri e un aliante.

ll secondo incidente aereo nello stesso giorno –
Nella zona di Panzano in Chianti, nel Comune di Greve, in provincia di Firenze. A bordo di un velivolo si trovava solo il pilota, Riccardo Galardi, 57 anni, che è deceduto.

  • Altre in breve dal NordEst:
  • BOLZANO/Muore contadino – Un contadino e’ stato travolto e ucciso da un albero mentre lavorava in un bosco in val Sarentina, vicino Bolzano. L’incidente e’ avvenuto verso le ore 14 di sabato nei pressi del maso doerfl. Sul posto sono intervenuti il soccorso alpino, i carabinieri e un elicottero del 118, ma per
    l’uomo non c’era piu’ nulla da fare. Una settimana fa, in val Pusteria, due vigili del fuoco volontari erano morti sotto un albero, mentre stavano abbattendo un abete da posizionare nella piazza del paese per una festa tradizionale. .
  • VICENZA/Dolore nel mondo del ciclismo – Gli esami effettuati su Thomas Casarotto ‘hanno evidenziato alcuni gravi danni a livello cerebrale e l’equipe medica, di concerto con i genitori del ragazzo, ha deciso per il momento di non intervenire con alcuna operazione chirurgica’: lo rende noto la squadra Uc Arcobaleno Generali, per cui corre il giovane ciclista. La Procura della Repubblica di Tolmezzo (Udine) ha indagato l’autista del Suv con il quale si e’ scontrato Thomas Casarotto, 19 anni, il giovane ciclista di Schio (Vicenza) in gravissime condizioni per un incidente avvenuto venerdì durante il Giro del Friuli Venezia Giulia. L’iscrizione nel registro degli indagati – da quanto si e’ saputo – e’ stata decisa dal sostituto Procuratore della Repubblica di Tolmezzo, Luca Olivotto, quale atto dovuto ed e’ stata fatta al momento per l’ipotesi di reato di lesioni personali colpose. Si è trasformata in tragedia la terza tappa del giro ciclistico del Friuli Venezia Giulia, nella categoria Under 23. Thomas Casarotto, di Schio (Vicenza), vent’anni il prossimo dicembre, in fin di vita da venerdì sera all’ospedale di Udine dove era stato trasportato in elicottero, nel pomeriggio per le ferite riportate alla testa cadendo in un tratto in discesa, dopo aver urtato un suv, sembra parcheggiato lungo la strada. L’incidente è accaduto a Pesariis (Udine) e la notizia è stata resa nota dal presidente dell’Uc Arcobaleno Generali di Mestre, Mauro Flora, per la quale correva Casarotto. Secondo una prima ricostruzione il giovane avrebbe urtato lo specchietto retrovisore della macchina ferma a lato della strada, rimanendo ferito alla testa e perdendo il controllo della bici. Casarotto era ritenuto una delle ‘promesse’ del ciclismo italiano e da circa due stagioni era passato al settore dilettanti. Aveva iniziato all’età di 14 anni, in forza alla Utensilnord Palladio Schio, e attualmente correva per l’UC Arcobaleno Generali di Mestre. Nel 2010 stava disputando il suo secondo anno tra i dilettanti, dopo aver vinto moltissimo a livello juniores e nelle categorie giovanili inferiori.

    TRENTO/Caso nazionale la bimba adottabile –
    La presidente della commissione parlamentare per l’Infanzia e l’adolescenza, Alessandra Mussolini , chiederà un’audizione per il giudice del Tribunale dei Minori di Trento. Ma non è la sola ad aver preso posizione sul caso della mamma trentina cui è stata tolta la bimba di pochi mesi con sentenza di primo grado.
  • Altri approfondimenti sul caso:

Mamma Trento:tribunale,bimba adottabile

ANSA.it – ‎09/set/2010‎
(ANSA) – TRENTO, 9 SET – E’ adottabile, secondo i giudici del Tribunale dei minori, la bambina sottratta alla giovane madre subito dopo il parto a Trento.

Trento, Movimento per la vita: inspiegabile decisione tribunale

Virgilio – ‎10/set/2010‎
La decisione del Tribunale di Trento che ha allontanato, giudicandola adottabile, una bimba dalla propria madre perchè troppo povera è "inspiegabile",
 

Madre troppo povera: neonata sottratta e subito adottabile

Libero-News.it – ‎09/set/2010‎
a deciso di non abortire e far nascere la bimba che aveva in grembo nonostante le difficoltà economiche. Ma 500 euro al mese non bastano per mantenere una
 

TRENTO: BERTOLINI, CHIARIRE DUBBI SU SENTENZA TRIBUNALE 

Agenzia di Stampa Asca – ‎10/set/2010‎
‘Se confermata negli aspetti e nei dettagli emersi dalla stampa – afferma -, la sentenza del Tribunale dei Minori di Trento, che ha dichiarato adottabile
 

Trento, Roccella: aspettiamo di leggere sentenza tribunale minori

Virgilio – ‎10/set/2010‎
Allontanare una bimba appena nata dalla madre è una "decisione così grave" che non può essere stata presa a "cuor leggero" dalle autorità giudiziarie.
Categories: NordEst
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