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Turra (PD) chiede più gioco di squadra

Quali priorità per la politica primierotta?

Primiero (Trento)  – Nulla sarà come prima”: queste le ultime parole dell’ex assessore Maurizio Gaio in riferimento alla sua rinuncia da assessore e da consigliere. Il Pd di zona – scrive in una nota Enrico Turra (nella foto) – nell’estate 2010 si fece promotore a costruire insieme a buona parte della società civile una lista, che col nome di Via Nova, aveva tra i suoi punti qualificanti la revisione dell’architettura istituzionale del Primiero.

Sono passati due anni e mezzo dalla vittoria della coalizione di centrosinistra che sancì la vittoria del Presidente Cristiano Trotter. Non solo, la Provincia con la nascita delle Comunità avrebbe dovuto lasciare proprie competenze al nuovo ente e non invece toglierle, obbligando i Comuni ad una privazione. E quindi è nato un cortocircuito tra comuni e comunità che non ha senso di esistere. Il colpevole di tutto ciò è una provincia accentratrice, che non crede realmente all’autonomia dei territori, ma che vuole tenersi le decisioni più particolari in capo a se stessa; e di una legge istituzionale vittima del tatticismo personale e di partito dell’assessore Mauro Gilmozzi.

Ma nel mentre molte interferenze e problemi si sono succeduti nel governo di questo territorio. Problemi politici, di mancanza della presenza della Comunità sui vari temi e problemi espressi da una cittadinanza che chiede fatti non chiacchiere. E arriviamo ad oggi con le dimissioni di Maurizio Gaio e con una questione aperta non facile per taluni da risolvere. La visione del Primiero è sempre stata messa in dubbio da personalismi, che si sono rilevati col tempo distruttivi, e dalla mancanza di unità di intenti, che ci ha visti e ci vede vittime di promesse elettorali.

Come affrontare ora questo percorso? Da più amministrazioni e dalla cittadinanza ci è arrivato il conforto e l’auspicio di poterci ancora essere al governo di questa comunità perchè caratterizzanti di un centro-sinistra autonomista. Ma le questioni da risolvere sono molto più complesse di quello che appaiono.

L’impegno della Via Nova e di chi scrive, vogliono un chiaro cambio di passo dell’attuale presidenza Trotter. Una serie di priorità ad azione veloce con le altre voci che vivono il nostro territorio per definire assieme le situazioni più complesse da sbrogliare; un momento di discussione il più ampio possibile sul futuro della nostra terra.

Non ultimo un segnale provinciale che le cose non stanno funzionando, come dovrebbero; molti altri amministratori del Pd stanno pensando se veramente ne valga la pena a fare politica in questo marasma nel quale non si sa bene chi faccia questo o quello.

Vogliamo continuare a far rivivere vecchie logiche campanilistiche dove ognuno a casa sua fa quello che vuole e non ci si interessa del vicino? La situazione di crisi, sono convinto debba far lavorare di più assieme e cercare di ascoltare molto di più i cittadini, perchè fino ad ora una minoranza, che blocca il Trentino e il nostro territorio, fa politica solo nei salotti bene e finalizza il suo impegno solo a pochi designati.

Vale la pena pensare che se razionalizziamo le nostre amministrazioni, non eliminandole ma adattandole ai tempi, risparmieremo molti proventi pubblici che potrebbero essere utilizzati per dare maggiori risposte ai nostri cittadini ma mantenere lo standard dei servizi.

Credo che l’amministrare si completi nel dare risposte e ricevere un messaggio positivo di ritorno da parte della popolazione, altrimenti si riduce ad una amministrazione quotidiana che non riesce ad uscire dai palazzi e non si integra con le aspettative del nostro popolo.

Chiedo più ascolto, chiedo più lavoro e soprattutto più gioco di squadra anche nei confronti dei comuni. Sognare è un delitto, lavorare per dare una speranza è un dovere”.

Enrico Turra

Segretario e dirigente Pd

Consigliere Comunità di valle

Categories: Primiero Vanoi
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