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IL DIBATTITO/L’emendamento Simoni su Passo Rolle divide il territorio

Dopo il via libera dal Consiglio regionale all’emendamento del Consigliere Marino Simoni che impedisce il distacco di frazioni da Comuni, nei due anni successivi alla costituzione di una nuova Amministrazione, continua il dibattito sul futuro del passo

 Trento – Passo Rolle resta nel Comune di Primiero San Martino di Castrozza. Con il via libera all’emendamento del consigliere di Progetto Trentino,  Marino Simoni, le poche possibilità per passo Rolle di passare alla Val di Fiemme, per ora svaniscono.

Almeno per i prossimi due anni. Il Consiglio regionale ha infatti approvato nella seduta del 18 maggio 2016 – durante l’approvazione del disegno di legge relativo al referendum in Valsugana –  un emendamento che modifica la legge regionale 21 ottobre 1963, n. 29 e s.m. che inserisce dopo il comma 2 dell’articolo 7 il seguente testo:

“ 2-bis. Non si fa luogo al distacco di frazioni o parte di territori nei due anni successivi alla costituzione di un nuovo Comune a seguito di fusione”.

Viene così inserita nella Legge regionale la possibilità per la nuova amministrazione del Comune di Primiero San Martino di Castrozza di adottare, con dei tempi dilazionati, la soluzione per impedire che la frazione di passo Rolle venga separata dal territorio comunale, a seguito della richiesta dei residenti di tale frazione che ha creato notevoli polemiche da parte dell’intero territorio di Primiero.

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Redazione:

View Comments (14)

  • HO LAVORATO A ROLLE (1946) A RIFARE I TETTI DELLE SCUOLE DI FINANZA,BRUCIATE NEL 1945. IL DATORE DI LAVORO ERA IL SIGNOR SEGAT.
    Da piu di 60 anni vivo in Francia, ma i confini di primiero non li ho mai scordati.
    DAL PONTET AL VALLES E DAL CAURIOL AL PIZ DE SAGRON SEMPRE PRIMIERO.
    A TRENTO HANNO EMANATO DELLE LEGGI (i nostri rapresentanti cosa hanno fatto??si svegliano ora?viviamo un mondo a rovescio,tutti hanno ragione (L'ITALIA EMANA LEGGI, TRENTO LO STESsO!!ancora l'Europa !!!tutti hano studiato molto, ora la crisi ci interpella non solo a Primiero, IL MONDO E' AMMALATO E NOI ANCHE.(troppa sapienza) ma poca volonta del bene comune (augoro molta pazienza).

    Guglielmo Orler

  • Credo sia evidente che la vera questione sia il rilancio dell'immagine turistica di Rolle e S.Martino che di conseguenza si trascinerebbe tutta la valle, tutte le questioni sui confini esistono solo perchè la situazione é quella che tutti conosciamo.

  • per Paolo e Luciano,
    ma vogliamo capire che il problema non sono i confini ma il da farsi...Non mi sembra molto difficile da capire.
    I confini e i limiti sono nella nostra testa.

  • @Luciano Scalet:
    1.Per la modifica del territorio comunale serve comunque un referendum tra i due Comuni, questo è pacifico.
    2.Frazione è inteso come definizione generica e non richiamato allo statuto del comune, questo non risulta da nessuna parte.
    3.Se tu avessi ragione, chi decide dove mettere i nuovi confini comunali? Sopra San Martino? E la Val Venegia in che Comune la mettiamo? E i laghetti di Colbricon? La Segantini? Chi decide, sempre Rolle e Predazzo? Mah...

  • Forse il buon Simoni, come dice Andrea nel post, doveva svegliarsi qualche anno fa. Ma forse Simoni ha la memoria corta come molti politici che gli assomigliano. Si sveglia dal letargo intellettuale solo ora facendo inserire un cavillo legale in una legge provinciale. Nessuna proposta fattiva, nessun progetto, ma i Primierotti, a differenza di quelli che hanno inviato a Trento, non hanno la memoria corta. Politici di questa specie si sa che purtroppo hanno affossato la Valle, meno male che la loro stagione sta per volgere al termine cosi forse si potrà fare qualcosa per la Valle di Primiero e per Passo Rolle.

  • % Caro Paolo,
    Per completare quello già scritto, mi preme chiarire:
    I due articoli di legge ( Art. 6e7 L.R. 21/10/1963, n. 29 pubblicati sul Bollettino Ufficiale)non parlano di parti del territorio, località o quant'altro, ti invito a rileggili, ma bensì solo ed esclusivamente di "FRAZIONI"e di residenti nelle stesse.
    Le tre caratteristiche salienti sono legate al fatto che, chi decide tale passo debba sottostare ad alcuni vincoli:
    1)Essere iscritto nelle liste elettorali del Comune di appartenenza.( Primiero)
    2) essere residente nella Frazione che chiede il distacco.(Rolle)
    3) Che tutti gli elettori del Comune al quale viene fatta richiesta di aggregazione siano d'accordo.(Predazzo)
    4) Che il Comune di appartenenza non venga a trovarsi, se il distacco avviene, nell'impossibilità di provvedere alle proprie esigenze.
    Quali sono secondo te i residenti di una "parte di territorio", se questa parte non è ben definita? Nel nostro caso Rolle è stata individuata come "frazione" ed ha i suoi limiti territoriali. In sostanza non saremo sicuramente ne io ne te a decidere...Certo che ai residenti di Rolle la modifica alla legge non farà sicuramente piacere, ma sarà certamente di stimolo alla nuova amministrazione che come ho già detto dovrà super-attivarsi in questi prossimi due anni .Se i residenti del Passo hanno prospettato tale soluzione credo che sia perchè hanno letto ponderato e considerato tale Legge.

  • Mi preme ricordare come era la legge precedente:

    Legge Regionale del 21 ottobre 1963 n. 29
    sull' Ordinamento dei Comuni:

    Art.6:
    Le frazioni che……….., e che per le condizioni dei luoghi e per altre caratteristiche economiche e sociali, abbiano interessi distinti da quelli del Comune al quale appartengono, possono essere costituite in Comuni Autonomi……………. A tal fine è necessario che sia. fatta domanda dalla maggioranza degli elettori iscritti nelle liste elettorali del Comune e residenti nella Frazione.

    Art. 7:
    Una frazione può essere distaccata dal Comune cui appartiene ed essere aggregata ad altro
    Comune contermine, quando la domanda sia fatta dagli elettori (a norma del primo comma
    dell'Art. Precedente-Art.6 e cioè: che “a tal fine è necessario che sia fatta domanda dalla
    maggioranza degli elettori iscritti nelle liste elettorali del Comune e residenti nella
    Frazione” e concorra il voto favorevole del Consiglio del Comune al quale la frazione intende aggregarsi.

  • Mi sento di aggiungere che adesso con il nuovo comune ha lo strumento per delineare e gettare le fondamenta per un unione non solo di confini ma ritrovi l' identità perduta.
    Certo è che non c'è solo Passo Rolle che è in grave difficoltà economica Turistica ma l'intera valle.
    Diamo la possibilità al Nuovo Comune Primiero San Martino di Castrozza di darci una Piacevole smentita cioè che l'Unione fa la forza aggiungendo che Comune Passo Rolle e Primierotti facciano tutti un passo avanti per venire incontro a tutti...Aspettare che arrivi qualcuno non porta da nessuna parte.

  • Questa strenua difesa dell'Indifendibile è ammirevole e fa quasi tenerezza... Ricordo che il consigliere provinciale è stato presidente del comprensorio tra metà degli anni ottanta e metà dei novanta, sindaco del Comune più grosso della valle per oltre 13 anni, ancora assessore in comprensorio, vice e presidente del Consorzio dei Comuni Trentini e del Consiglio delle Autonomie, vicepresidente di Informatica Trentina... Quindi pensiamoci bene.
    Stendiamo un velo pietoso sulla disinformazione che c'è sul distacco della frazione di Rolle: la legge parla di frazioni o parte di territori, non c'entra un fico secco se nello statuto questo mucchio di case si chiami frazione, località, borgata, quartiere o altro! Inoltre questa è solo la procedura per arrivare ad indire un referendum: se la maggioranza dei residenti del Comune di Primiero San Martino di Castrozza voterà NO, Rolle non passerà mai ad altro Comune. Quindi inutile discutere sulla validità di questo emendamento Simoni in riferimento al Rolle: non ha nessun valore o riferimento reale, ma almeno, rispetto ad altre iniziative, diciamo che non fa danni.
    Questo per fare chiarezza, sarebbe meglio informarsi!

  • Un commento alle affermazioni di “Andrea Primiero”

    Sembra strano sentir parlare di “farsi rubare il Rolle” non essendo il Rolle una proprietà di Simoni ma di tutti noi, mi stupisce molto invece, il fatto che si possa giudicare un Consigliere ( oltretutto di minoranza ) che si interessa di problemi di una Valle dimenticata, ed in sostanza fa, come dovrebbe, il proprio dovere!!
    Ti inviterei però a cercare chi, con la fusione dei comuni ha creato la Frazione di Rolle non sotto la semplice forma di “ Località “ come era giusto fare, senza sapere che da anni la legge Regionale prevede la possibilità di aggregazione delle “ Frazioni “ ad un altro Comune limitrofo….. Ignoranza?
    O forse fa parte di un progetto? Magari quello che ha già fatto togliere, da Paneveggio in poi, le segnalazioni che il territorio fa parte del comprensorio di Primiero dalla Val Ceremana al Valles?
    E mi chiedo, chi finora ha detenuto cariche pubbliche ( anche di rilievo, con poteri che sicuramente Simoni ora non ha! ), dove era negli anni passati, quegli anni buoni e non tanto lontani, dei quali facciamo spesso ricordo?
    La bella figura mi sembra che Simoni l'abbia raggiunta, alla grande e come non tanti nella storia si è meritato la fiducia di un gruppo di maggioranza al punto che la sua mozione viene approvata.
    Forse non si vuole ammettere il lato positivo di questa iniziativa che per me è di notevole rilievo, spesso ciechi si vuole essere…. Perciò, caro anonimo Andrea spero che tu abbia il coraggio di ammettere e soprattutto vedere e capire chi ha ancora qualche interesse per la Valle.
    Oltre ai nostri boschi e territori, stiamo perdendo la nostra identità, si può fare qualsiasi manovra destinata al cosiddetto “miglioramento”, ma rinnegare la propria storia è rinnegare se tessi!
    Sono curioso di sapere come sarebbe andata a finire senza l'approvazione di questa mozione…e soprattutto sono curioso di vedere come la Valle reagirà in questi due anni che verranno, per far si che i residenti della “ Frazione di Rolle” si convincano a rimanere con l'amministrazione del nuovo comune di Primiero!!

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