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Veneto, produzione 2019 rallenta (+1,3%)

Indagine Unioncamere, ‘si galleggia attorno a stagnazione’

 

NordEst – La produzione industriale nel Veneto ha fatto marcare un aumento dell’1,3% nel 2019, in contrazione rispetto al +3,2% dell’anno precedente e del +4% del 2017, con un incremento nel quarto trimestre di 0,3 punti sullo stesso periodo del 2018.

E’ uno dei dati contenuti nell’analisi congiunturale di Unioncamere Veneto, illustrata oggi a Treviso dal presidente, Mario Pozza, e dal presidente dell’Osservatorio economico di Treviso e Belluno, Domenico Dal Bo.

“Nell’ultima parte dell’anno – ha rilevato Pozza – la produzione è rallentata al punto di galleggiare attorno alla stagnazione, fenomeno che riguarda in prima battuta le realtà medio-grandi, che sono le più esposte alle flessioni dell’economia globale (-0,4% la produzione e -0,8% il fatturato). Tiene invece la piccola impresa, più capace di adattamenti ai contesti mutevoli (+1,9% e +2%)”.

A zavorrare l’andamento degli indicatori regionali, secondo l’indagine, è soprattutto la contrazione della domanda estera, con ordini che nel 2019 sono cresciuti appena di un punto contro il 2,7% rilevato a fine 2018, mentre il fatturato non va oltre il +0,9% che si confronta con i +4,4 punti di dodici mesi prima.

 

In breve

Prosecco, stop a nuove piantumazioni. Il presidente del Veneto, Luca Zaia, dice stop a nuove piantumazioni di prosecco: i consorzi devono programmare a tutela di redditività e sostenibilità dei vigneti. Il boom del prosecco, per Zaia, “ora va accompagnato con qualche sforzo in più”. La tutela del nome e del prodotto passa, secondo Zaia,per lo stop a nuove piantumazioni di glera (non firmerò mai nessun decreto per autorizzare nuove superfici alla produzione di Prosecco, casomai si potranno recuperare piantumazioni di glera preesistenti”), per la valorizzazione Unesco dei 9.700 ettari dell’area tra Conegliano e Valdobbiadene ‘cuore’ dell’area Prosecco, e per un’agricoltura ‘a chimica zero’. “Non è vero – rileva – che non si può coltivare senza glifosate e senza presidi. Non posso accettare che i produttori del Prosecco siano sul banco degli imputati: produrre in modo sostenibile si può. Spetta ai Consorzi di tutela utilizzare bene gli strumenti giuridici della programmazione per governare l’ offerta e tutelare il reddito dei viticoltori”.

Benji Fede si separano, 3 maggio ultimo concerto. Inattesa separazione tra Benji & Fede. Il 3 maggio all’Arena di Verona – annunciano i due artisti in un comunicato – sarà per il momento l’ultima volta in cui si esibiranno insieme. Sarà un concerto evento che ripercorrerà la loro carriera dagli esordi fino all’ultimo album Good Vibes (il loro quinto numero uno in classifica) e che sarà anche l’occasione di festeggiare un’incredibile storia di musica e amicizia. E proprio per raccontare questa storia e per raccontarne anche i lati più inediti e delicati, Benji & Fede hanno deciso di raccogliere i loro pensieri nel libro Naked, in uscita il 17 marzo. “Non è stata una scelta facile, Vi vogliamo bene” – scrivono ai fan.

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