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San Martino di Castrozza, dopo l’incendio rinasce la nuova Malga Fratazza (VIDEO)

Via libera al progetto definitivo, da parte del Consiglio comunale di Primiero San Martino di Castrozza, contrarie le minoranze

Anteprima della nuova malga Fratazza a San Martino di Catrozza

 

Primiero San Martino di Castrozza (Trento) –  Approvato nei giorni scorsi il progetto definitivo della nuova malga Fratazza a San Martino di Castrozza.  La presentazione della nuova struttura, è avvenuta durante il Consiglio comunale di Primiero San Martino di Castrozza, da parte dei tecnici incaricati: Arianna Guadagnin, Anita Longo, Maurizio Longo e Diego De Carli. Lo stabile era andato distrutto nel 2020, in segito ad un furioso incendio. Per il rifacimento, su un nuovo sedime vicino, è prevista una spesa complessiva di 1.497.000,00 euro (1.175.000 euro per opere e 322.000 euro somme a disposizione), con via libera ai lavori nel 2023.

Il confronto sull’opera

Il Sindaco Daniele Depaoli, sottolinea come si tratti di una struttura: “Molto semplice, con una linea contemporanea e composta da materiali tradizionali. Ciò che lo sciatore cerca realmente oggi. Interventi di restauro/risanamento conservativo – precisa Depaoli – vengono già realizzati su tante malghe del nostro territorio: Venegiota, Pala, Fossetta ma anche Doch. In questo caso, optando per lo spostamento di sedime per questioni di accessibilità dalla pista 1 e dalle 3 Tognola e di visibilità dall’impianto, ci sembrava un ‘falso’ riproporre la stessa malga incendiata. Proprio per questo abbiamo scelto, solo in questo caso – vista l’assenza da tempo, di una vera malga – di realizzare questa arichitettura più contemporanea, come avviene anche nelle vicine aree sci di Bellamonte, Obereggen, ma anche in Val di Fassa”.

L’assessore competente Paolo Secco, ha ricordato che il progetto nasce dalla volontà dell’Amministrazione comunale di ripristinare una nuova malga Fratazza, per rivalutare quell’area che oggi è rimasta vuota e senza alcuna attività, per farla divenire un punto di riferimento per l’accoglienza turistica in ogni stagione con un pubblico esercizio di livello medio/alto, sia da un punto di vista funzionale che progettuale. “Sono state date delle indicazioni iniziali ai progettisti – ha aggiunto Secco – ma successivamente il Comune ha richiesto alcuni importanti adattamenti di ordine pratico, dalle cucine ai bagni, fino all’accessibilità, senza dimenticare il risparmio idrico ed energetico”.

Più critici invece sull’opera, i consiglieri di Minoranza, Bruno Simion e in particolare Lorenzo Gubert che ha replicato durante il Consiglio comunale (video in basso ndr): “Non sono un tecnico, ma posso dire che questa nuova struttura è figlia della modernità, ma non della storia. Ben venga lo spostamento, migliora certamente la logistica, ma non rappresenta per noi la montagna”. 

Il furioso rogo nel 2020 ha distrutto completamente la malga

Lo spostamento

“Analizzando le criticità del luogo in cui sorgeva il vecchio edificio – spiegano i tecnici nella loro relazione -, si è deciso di individuare in prossimità dello stesso,  un sedime più idoneo al nuovo fabbricato, affinché potesse essere: immediatamente fruibile, non solo da un punto di vista pedonale / carrabile per la stagione estiva, ma che presenti anche un collegamento veloce e diretto dalle piste per gli avventori con gli sci; maggiormente visibile dall’impianto Alpe Tognola; inserito in modo coerente e rispettoso nel paesaggio, godendo al massimo della vista meravigliosa delle cime circostanti”.

Il parcheggio della vecchia struttura, servirà invece per gli avventori del nuovo edificio, che potranno raggiungerlo attraverso un percorso pedonale. In futuro potrebbe essere studiato e sviluppato un ulteriore percorso pedonale didattico verso sud, che conduca alla nuova malga passando vicino alle strutture rimanenti della vecchia stalla.

La nuova ‘Malga Fratazza’

“L’idea compositiva per gli esterni – hanno precisato i progettisti – è il richiamo in chiave contemporanea – perseguendo la strada della semplificazione formale – dei fabbricati della tradizione, riproponendo una sagoma più compatta e pulita, adottando la pietra (il porfido) sulla parte basamentale dell’edificio e il legno come materiale di rivestimento per il piano superiore. Il manto di copertura sarà rivestito in assi di legno grigio, in continuità con i prospetti e non presenterà sporti; il sistema di grondaie e discendenti verrà studiato affinché non sia a vista ma inserito nel sistema parete. La copertura in legno sarà a doppia falda..

Le aperture sono progettate di grandi dimensioni, mentre gli infissi avranno una struttura sottile, saranno in legno e alluminio, altamente performanti dal punto di vista energetico. Il plateatico esterno presenterà una pavimentazione in legno di larice naturale e sarà protetto da un sistema di parapetti in vetro e metallo. Da qui si potrà raggiungere il piano sottostante scendendo una comoda scala esterna con scalini in porfido”.


La presentazione in Consiglio comunale

Nel video, la sintesi degli interventi in Consiglio Comunale dell’assessore Paolo Secco, dei tecnici incaricati, dei consiglieri di minoranza Lorenzo Gubert, Bruno Simion e in chiusura l’assessore Giacobbe Zortea


Il progetto di ricostruzione


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Redazione:

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  • Che dispiacere vedere l’orrendo progetto della nuova malga Fratazza! Ho così tanti ricordi bellissimi della vecchia malga. E nessuno ci può ribaltare la frittata parlando dell’uso di materiali tradizionale e bla bla bla. Non sono contraria a sperimentare nuove soluzioni, ma quella proposta è orrenda e non rispetta l’ambiente in cui sarebbe costruita. Perché, visto che sarà pagata coi soldi di tutti, non si rispetta l’opinione del ‘popolo’ che non è sicuramente contrario alla nuova costruzione perché contrario alle novità, ma semplicemente alle brutte, anzi irride novità. Neanche a mio marito piace quella ‘novità ‘ che assomiglia a centinaia altri depositi di materiali o di gatti della neve. Ascoltateci!!!! Vi prego

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