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Nucleo Elicotteri Trentino, Consigliere Cia: “Omissioni e occultamenti”, Degasperi: “Imparare dai vicini” ma Governatore Rossi replica: “Inaccettabile non rispettare chi rischia la vita”

Elisoccorso trentino ancora nella bufera: due incidenti lo scorso anno, poi i cambi al vertice. Ora il consigliere provinciale Claudio Cia denuncia irregolarità e inadempienze ma il governatore Rossi replica: “Né omissioni, né occultamenti, è inaccettabile che non si rispetti chi rischia la propria vita”

Nella foto l’incidente del Monte Nambino, a Campiglio, il 5 marzo 2017. Sette mesi dopo, il 7 ottobre 2017, il secondo incidente meno grave a Pietramurata

 

Trento – “Sono state salvate delle vite. Non dimentichiamolo e non facciamo confusione. Durante le operazioni di recupero di due persone travolte da una slavina il nucleo elicotteri con il suo equipaggio ha cercato di fare il massimo, come sempre fanno, per salvare delle persone. Proprio durante questa missione si è verificato l’incidente in merito al quale è stata aperta un’inchiesta da parte degli organismi preposti a ricostruire le cause dell’accaduto, ossia ENAC e ANSV.

In relazione a ciò, il nucleo elicotteri ed il Servizio antincendi si sono dichiarati fin da subito a disposizione delle autorità preposte ed alle quali compete l’eventuale coinvolgimento dell’autorità giudiziaria”. Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi risponde così al consigliere Claudio Cia, che ha diffuso un documento sull’evento. “Non è certo sbirciando dal buco della serratura – dice il presidente Rossi – che si ottengono risultati migliori di quanto enti certificati e procedure collaudate sappiano fare”.

In caso di incidenti aerei – spiega in una nota la Provincia – ci sono delle regole definite da ENAC che sono state puntualmente rispettate, a cominciare da un piano di emergenza interno che prevede l’attivazione di un team per la gestione della crisi, coordinato dall’accountable manager Ivo Erler. Ed è proprio questo che si è verificato in occasione dell’evento che ha interessato l’AW139 del Nucleo elicotteri sul Monte Nambino, a Madonna di Campiglio, il 5 marzo del 2017.

Contestualmente, nel rispetto dei tempi previsti dalle normative, è stata data comunicazione dell’incidente ad ENAC ed a ANSV (agenzia nazionale sicurezza di volo). Ma non solo. Dopo l’incidente, tra l’altro, una commissione interna al Nucleo elicotteri, in aggiunta a quanto previsto dalle norme, ha redatto un accurato rapporto sulle cause del sinistro. Il documento è stato trasmesso ad ENAC, che lo ha utilizzato per una propria indagine nell’accertamento delle cause e delle eventuali responsabilità, compito cui l’Ente è chiamato.

Per quanto concerne invece le procedure di soccorso successive all’incidente – eseguite da personale idoneo e coordinate da funzionari a ciò preposti- è bene ricordare che sono andate a buon fine malgrado il tempo avverso e va detto con forza che, come sempre, anche questa volta si è assistito ad una eccezionale disponibilità anche del personale a terra che, munito di tutte le autorizzazioni e grazie ad una profonda conoscenza del luogo dell’incidente, ha garantito assieme al resto delle squadre l’esito positivo della missione, minimizzando i danni.

“È mio dovere – aggiunge il presidente – tutelare la professionalità ma anche la disponibilità, l’impegno e la generosità di tutte queste persone che pur operando in un contesto oggettivamente d’emergenza hanno assicurato il buon esito delle operazioni di soccorso”.

Il servizio TGR

“È inaccettabile che non si rispetti chi rischia ogni giorno la propria vita per salvarne altre, parlando espressamente di omissioni e occultamenti. Proprio per tutelare il buon nome di questi professionisti – aggiunge Ugo Rossi – chiediamo al consigliere Cia di specificare a chi sono realmente indirizzati i suoi quesiti proprio in relazione all’omissione o all’occultamento, perché la polemica politica non dovrebbe mai mettere a repentaglio un patrimonio inestimabile, che ci viene invidiato in tutta Italia.

I trentini, ne siamo certi, sono vicini al Nucleo elicotteri e sono riconoscenti – dichiara Rossi – per quello che è stato fatto in passato, con la precedente organizzazione e per quello che sarà fatto in futuro con la nuova organizzazione.

Sono persone che ogni giorno affrontano il pericolo per salvare vite umane e devono quindi venire rispettate. La politica si può fare in altri modi e non è accettabile che si diffondano informazioni di questa natura contenenti nomi di persone che, nella fattispecie, sono pure risultate decisive”.

“E’ la prima volta che accade un incidente di questo genere”. Così commentava Ivo Erler, accountable manager dell’elisoccorso trentino, l’incidente del Monte Nambino, Campiglio. Era il 5 marzo 2017.

Sette mesi dopo, il 7 ottobre 2017, il secondo incidente meno grave, all’elisoccorso, questa volta a Pietramurata. Ecco l’intervista a Ivo Erler il 5 marzo 2017 raccolta da Massimiliano Chiavarone

La conferenza del Consigliere Cia

Guarda il servizio di Rttr Tv

Degasperi (M5S): “Imparare dai vicini”

Nella polemica legata al Nucleo Elicotteri, interviene con una nota anche il consigliere provinciale del Movimento 5 Stelle, Filippo Degasperi, precisando: “La recente riorganizzazione del nucleo elicotteri, che parrebbe conseguenza dei diktat di Enac, offre un utile spunto per sottolineare come questo settore appaia da sempre di difficile comprensione. Abbiamo più volte cercato, senza riuscirci, di dissolvere la nebbia che avvolge il Nucleo.

Difficile risalire ai costi, difficile individuare le responsabilità, difficile comprendere le ragioni di molte scelte, anche operative. Di fatto le decine di milioni destinate all’elisoccorso hanno avuto come conseguenza l’azzeramento per lungo tempo degli investimenti nel soccorso su gomma. Si è provveduto a sostituire i responsabili, ma non è abbastanza: ci aspettiamo che qualcuno si assuma la responsabilità politica di fare piena luce su questa vicenda.

Nessuno dei nostri vicini agisce come il Trentino. Altrove l’elisoccorso è garantito dal noleggio dei mezzi, con vantaggi enormi dal punto di vista dei costi e dell’efficienza. Basti pensare al tema dei visori notturni al fosforo (sconosciuti in Trentino) che in Alto Adige, senza la necessità di realizzare costose piazzole, consentono all’elicottero di operare h24 direttamente sul luogo dell’evento.

Per sostituire le autosanitarie, il Trentino (con le sue macchine volanti da decine di milioni) è dovuto ricorrere al prestito dalla Lombardia (che gli elicotteri li noleggia). Spontaneo chiedersi chi ha fatto la scelta migliore. Di certo – conclude Degasperi – , se quanto riportano le cronache rappresenta la realtà trentina, toccherà prendere atto che, se non in grado di gestire e mantenere efficiente una flotta propria, è il caso di passare al sistema dei nostri vicini”.

Redazione:
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