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No Valdastico, I portavoce del M5S di Rovereto aderiscono alla petizione popolare

Alex Marini, Alessandro Dal Bosco, Michele Setti e Massimo Pittui confermano la loro contrarietà in una nota

Rovereto – “Nei giorni scorsi i portavoce roveretani del M5S si sono consultati con gli attivisti del Meet-Up locale – spiega in una nota il consigliere provinciale Alex Marini – e dopo aver completato le opportune valutazioni hanno deciso di aderire alla petizione popolare con cui si chiede all’amministrazione comunale di Rovereto di schierarsi apertamente contro la realizzazione del collegamento autostradale comunemente noto come “Valdastico”.

Questa posizione non è nuova. Infatti i portavoce l’hanno già resa nota in molteplici altre occasioni. A titolo di esempio si ricordano le iniziative portate avanti da Michele Setti a livello circoscrizionale, dove già lo scorso febbraio egli si era pubblicamente espresso “contro qualsiasi ipotesi progettuale rispetto alla Valdastico nord nei confronti dell’abitato di Marco e del resto del territorio del Comune di Rovereto”. A tal riguardo anche la circoscrizione di Marco aveva espresso parere negativo al progetto per le sue implicazioni ambientali. Per dire della tanto decantata “utilità” connessa alla Valdastico, sempre il portavoce Setti aveva chiesto all’amministrazione comunale se ci fossero richieste da parte delle categorie economiche rispetto ad un’uscita dell’A31 a Rovereto Sud, ricevendo come risposta che non ne risultava alcuna.

Il punto in definitiva è proprio questo – continua il comunicato – collegamento con la Valdastico non serve a nessuno se non ai soliti ben introdotti che puntano a fare megaguadagni con gli investimenti pubblici. A queste persone e ai loro sodali politici non importa nulla dei benefici per la collettività che enunciano solo a titolo propagandistico e nemmeno si curano delle esternalità connesse alla realizzazione delle opere oggetto dei loro desiderata. Il prolungamento dell’A31 prevede un costo di 2 miliardi e di 10 milioni annui per la gestione, oltre ad essere vetusto (fu pensato negli anni ’70 ai tempi della DC di Piccoli, Rumor e Bisaglia) non garantisce affatto i millantati benefici e se realizzato comporterebbe anche danni ambientali certi connessi allo scavo di 60 km di tunnel che minaccerebbero le sorgenti d’acqua di Spino e quelle al servizio delle Valli del Leno,oltre all’incremento delle polveri sottili e dell’inquinamento acustico per il prevedibile aumento del traffico su gomma.

In termini di utilità pubblica il prolungamento della Valdastico non serve a Rovereto, non serve al Trentino, non serve, punto. Per questo la contrarietà dei portavoce del M5S di Rovereto alla sua realizzazione va oltre i confini della città della quercia e fin da ora ribadiscono la loro volontà è di opporsi a quest’opera inutile e dannosa partecipando ad ogni iniziativa utile in questo senso anche di respiro provinciale. In considerazione dei tempi richiesti – concludono i rappresentanti di M5S – ad organizzare i presidi informativi e di raccolta firme i portavoce del M5S di Rovereto metteranno in stand-by tutte le altre iniziative di indirizzo politico sul tema Valdastico in modo da evitare il rischio di effettuare controproducenti salti in avanti rispetto all’azione collettiva che si vuole conseguire tramite la petizione popolare. I portavoce esortano tutte le altre componenti che si riconoscono nel NO alla Valdastico a fare lo stesso”.

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