Queste le proposte della consulta al termine della convention di tre giorni

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Venezia – Una piattaforma web per scambi, relazioni economiche e culturali e la mobilità dei giovani, percorsi e sostegni per il rientro dei ‘cervelli’ emigrati all’estero, nuovi ‘ponti’ per intensificare i rapporti tra veneti e ‘veneti fuori dal Veneto’, valorizzando i canali di comunicazione ‘social’: sono le principali proposte del documento finale approvato dalla Consulta dei veneti nel mondo e dal Coordinamento dei giovani veneti oriundi, al termine dei tre giorni di ‘convention’ organizzati dalla Regione Veneto.

Da giovedì a sabato i rappresentanti delle associazioni venete e delle federazioni e dei comitati dei veneti all’estero (presenti in una ventina di Paesi di 5 continenti) e i rappresentanti del coordinamento dei giovani oriundi hanno incontrato il presidente della Giunta regionale, gli assessori ai flussi migratori, all’agricoltura e alla formazione, il presidente del Consiglio regionale, il presidente della commissione Attività produttive e i capigruppo consiliari, hanno analizzato il piano triennale e il programma annuale degli interventi regionali per i veneti nel mondo e si sono confrontati con i rappresentanti del mondo economico veneto, mettendo in comune esperienze, testimonianze, libri e film sull’emigrazione veneta. “Questi tre giorni di confronto hanno dato voce all’’altro Veneto’, quello che vive all’estero – sottolinea l’assessore ai Flussi migratori – e che in termini demografici ‘pesa’ tanto quanto i residenti nella regione. Ci siamo confrontati con la quinta generazione degli emigranti, i giovani. E da loro accogliamo con interesse e favore la proposta di creare una piattaforma web per mettere in dialogo scambi culturali, esperienze imprenditoriali e culturali, proposte di mobilità e di formazione internazionale, iniziative di ‘andata’ e di ‘ritorno’ dei cosiddetti ‘cervelli’. La rete dell’associazionismo dei veneti nel mondo, come hanno sottolineato gli stessi rappresentanti delle categorie economiche, rappresenta una eccezionale opportunità per la formazione, il turismo, le imprese, i giovani, ma anche per progetti sociali, la cittadinanza attiva, il volontariato”.

“Raccogliamo l’invito delle associazioni e delle federazioni, alle prese con il ricambio generazionale – prosegue l’assessore ai flussi, che ha affiancato i componenti della Consulta e i giovani del Meeting per l’intera durata della conferenza – ad aggiornare la legge regionale 2 del 2013 dedicata ai veneti nel mondo, in modo da valorizzare le esperienze e le esigenze di cui queste comunità sono portatrici, comprese le ‘nuove migrazioni’ e il rientro dei giovani di origine veneta che all’estero si sono costruiti un profilo di alta formazione e alta qualificazione professionale”.

Nel documento finale Consulta e giovani ribadiscono l’attenzione a conservare e promuovere la conoscenza della lingua e della cultura veneta nel mondo, propongono di istituire ‘pacchetti esperienziali’ (come gli smart box) per far conoscere tradizioni, sapori, luoghi ed esperienze della cultura veneta e dei paesi di ‘approdo’ degli emigranti veneti, e suggeriscono di valorizzare la ‘mappa’ delle comunità venete anche a servizio della mobilità universitaria, facendo ricorso anche alla leva potenziale dei finanziamenti europei.

Infine, Consulta e Coordinamento dei giovani all’estero, insieme alla Regione Veneto, hanno testimoniato solidarietà e vicinanza alla popolazione del Venezuela, paese attraversato da una grave crisi economica e istituzionale che sta colpendo anche i veneti e i loro discendenti emigrati nel paese latino-americano.

Il prossimo appuntamento per Consulta e coordinamento dei giovani veneti nel mondo è stato previsto per il 2017 nello stato brasiliano di Santa Catarina, in concomitanza con l’anniversario dei 140 anni dall’arrivo dei primi emigranti veneti.